COMISO - IL VUSSIA ( COMITATO DI DIFESA DEI PASSEGGERI DELL´AEROPORTO ) CHIEDE UN AUDIT SULLA GESTIONE DI SOACO: " L´AEROPORTO VALE 30 MILIONI DI FATTURATO E 350 MILIONI L´ANNO PER IL TERRITORIO ".
Vussia: audit imparziale sulla gestione di Soaco per salvare l´aeroporto.
Secondo il Vussia l´aeroporto di Comiso vale un fatturato di trenta milioni e un beneficio per il territorio di almeno trecentocinquanta milioni l´anno.
I vertici dell´aeroporto catanese, accompagnati dal Presidente della Super Camera di Commercio Pietro Agen, hanno, nei giorni scorsi, dato pubblica notizia che a decidere sull´aeroporto sarà esclusivamente SAC, la società di gestione aeroportuale catanese, a sua volta controllata dall´ente di interesse pubblico Camere di Commercio. I timori del Vussia, comitato dei viaggiatori del Sud Sicilia, sono pertanto aumentati.
Secondo il comitato di interesse, la gestione catanese ha portato prima alla ritardata apertura per cinque anni dell´aeroporto di Comiso, poi a perdere denaro senza mai porre freni, senza controlli, né interni né esterni, con modalità tutte da chiarire.
"L´aeroporto di Comiso non può essere ridotto a un centro commerciale, come già paventato dal rappresentante della Confcommercio prestato al sistema camerale. Questa strategia è, dal nostro punto di vista, immorale."
Vussia ha quindi chiesto al sindaco di Comiso un incontro per definire una strategia comune tra enti locali e cittadini del Sud Sicilia.
"Crediamo che si debba agire con celerità e chiedere un immediato audit sul bilancio della Soaco – ha dichiarato Claudio Melchiorre-, per capire come sia stato possibile sperperare quindici milioni in cinque anni di gestione e addirittura due milioni e mezzo nel solo 2018. Evidentemente qualcuno vuole che si arrivi velocemente a consumare il capitale sociale pensando di potere scippare ai cittadini siciliani i settantacinque milioni spesi per realizzare l´aeroporto che Catania vede come un concorrente."
Secondo il comitato, la buona gestione di Comiso vale almeno trenta milioni l´anno di introiti diretti e un fatturato sul territorio, tra indotto e benefici infrastrutturali, di trecentocinquanta milioni. "Lasciarlo in mano a chi lo boicotta e non lo valorizza equivale a commettere un grave danno erariale che per quel che ci riguarda non permetteremo."
Secondo il Vussia l´aeroporto di Comiso vale un fatturato di trenta milioni e un beneficio per il territorio di almeno trecentocinquanta milioni l´anno.
I vertici dell´aeroporto catanese, accompagnati dal Presidente della Super Camera di Commercio Pietro Agen, hanno, nei giorni scorsi, dato pubblica notizia che a decidere sull´aeroporto sarà esclusivamente SAC, la società di gestione aeroportuale catanese, a sua volta controllata dall´ente di interesse pubblico Camere di Commercio. I timori del Vussia, comitato dei viaggiatori del Sud Sicilia, sono pertanto aumentati.
Secondo il comitato di interesse, la gestione catanese ha portato prima alla ritardata apertura per cinque anni dell´aeroporto di Comiso, poi a perdere denaro senza mai porre freni, senza controlli, né interni né esterni, con modalità tutte da chiarire.
"L´aeroporto di Comiso non può essere ridotto a un centro commerciale, come già paventato dal rappresentante della Confcommercio prestato al sistema camerale. Questa strategia è, dal nostro punto di vista, immorale."
Vussia ha quindi chiesto al sindaco di Comiso un incontro per definire una strategia comune tra enti locali e cittadini del Sud Sicilia.
"Crediamo che si debba agire con celerità e chiedere un immediato audit sul bilancio della Soaco – ha dichiarato Claudio Melchiorre-, per capire come sia stato possibile sperperare quindici milioni in cinque anni di gestione e addirittura due milioni e mezzo nel solo 2018. Evidentemente qualcuno vuole che si arrivi velocemente a consumare il capitale sociale pensando di potere scippare ai cittadini siciliani i settantacinque milioni spesi per realizzare l´aeroporto che Catania vede come un concorrente."
Secondo il comitato, la buona gestione di Comiso vale almeno trenta milioni l´anno di introiti diretti e un fatturato sul territorio, tra indotto e benefici infrastrutturali, di trecentocinquanta milioni. "Lasciarlo in mano a chi lo boicotta e non lo valorizza equivale a commettere un grave danno erariale che per quel che ci riguarda non permetteremo."