COMISO - INAUGURATA IERI SERA, PRESSO " SHIKKERIA ", LA MOSTRA DI KRISTO E GIADA ALBANI: RESTERA' APERTA FINO AL 20 APRILE.








VOLTI FEMMINILI E RITRATTI MASCHILI NELLE OPERE DI GIADA ALBANI E KRISTO NEZIRAY
C'è un sottile filo rosso, che accomuna le opere di Giada Albani ( pittrice iperrealista partita come autodidatta per finire con gli studi accademici, conclusi “ magna cum laude “) e Kristo Neziray, già studente del prestigioso ISA “ Fiume “ di Comiso.
Entrambi vittoriesi, hanno iniziato con esperienze diverse, come la scultura e la decorazione plastica di Kristo, per pervenire alle dense pennellate e alle larghe campiture, che riportano tanto alla “ Scuola di via Cavour “ quanto alla pittura “ tonale “.
In effetti in molti volti ritratti dai nostri due artisti puoi leggere la lezione di Antonietta Raphael e Mario Mafai, per non parlare di Giuseppe Capogrossi e di Fausto Pirandello. Non crediamo, infatti, di andare fuori luogo se, osservando le figure maschili e femminili ritratte da Giada e da Kristo, ci sembra quasi di imbatterci nei variegati effetti cromatici e nella luminosità abbacinante delle tele di Capogrossi.
Per di più, con “ Homeless “ di Giada o con “ Image 4 “ di Kristo, ci avviciniamo a forme di lirismo, esattamente lo stesso che dai “ Mangiatori di patate “ di Van Gogh si spinge fino a Egon Schiele, offrendoci il volto di una umanità pensierosa e dolente, con tinte fortemente espressionistiche.
Al di là e al di sopra di tutto nelle opere dei nostri due artisti cogli la sistematicità ordinata, in cui le esperienze formative, disordinate prima e legate agli studi accademici poi, si risolvono seguendo un loro percorso naturale: per dirla con Consolo assistiamo al volgersi “ del caos in logos “, nel senso che tutto si inquadra in gradevolissimi risultati, che colpiscono l' occhio dell'osservatore, anche di quello meno attento.
C'è un sottile filo rosso, che accomuna le opere di Giada Albani ( pittrice iperrealista partita come autodidatta per finire con gli studi accademici, conclusi “ magna cum laude “) e Kristo Neziray, già studente del prestigioso ISA “ Fiume “ di Comiso.
Entrambi vittoriesi, hanno iniziato con esperienze diverse, come la scultura e la decorazione plastica di Kristo, per pervenire alle dense pennellate e alle larghe campiture, che riportano tanto alla “ Scuola di via Cavour “ quanto alla pittura “ tonale “.
In effetti in molti volti ritratti dai nostri due artisti puoi leggere la lezione di Antonietta Raphael e Mario Mafai, per non parlare di Giuseppe Capogrossi e di Fausto Pirandello. Non crediamo, infatti, di andare fuori luogo se, osservando le figure maschili e femminili ritratte da Giada e da Kristo, ci sembra quasi di imbatterci nei variegati effetti cromatici e nella luminosità abbacinante delle tele di Capogrossi.
Per di più, con “ Homeless “ di Giada o con “ Image 4 “ di Kristo, ci avviciniamo a forme di lirismo, esattamente lo stesso che dai “ Mangiatori di patate “ di Van Gogh si spinge fino a Egon Schiele, offrendoci il volto di una umanità pensierosa e dolente, con tinte fortemente espressionistiche.
Al di là e al di sopra di tutto nelle opere dei nostri due artisti cogli la sistematicità ordinata, in cui le esperienze formative, disordinate prima e legate agli studi accademici poi, si risolvono seguendo un loro percorso naturale: per dirla con Consolo assistiamo al volgersi “ del caos in logos “, nel senso che tutto si inquadra in gradevolissimi risultati, che colpiscono l' occhio dell'osservatore, anche di quello meno attento.
Anzi, la vista dei volti femminili e dei ritratti maschili di Giada Albani e di Kristo Neziray suscita , nell'animo e negli occhi dello spettatore, lo stesso senso di refrigerio, che il “ meltemi “, il famoso vento greco, infonde nelle pianure della Tessaglia, infuocate dalla calura estiva.
La mostra resterà aperta fino al 20 aprile, presso " Shikkeria " di Andrea Occhipinti, sulla SS 115 al km 300,600 tra Comiso e Vittoria: l'apertura è prevista tutti i giorni, con orario continuativo, dalle 11 fino alle 22.
Le prime 5 opere sono di Giada Albani, mentre le ultime 4 sono di Kristo Neziray.