COMISO - INIZIATO PRESSO LA PINACOTECA IL " FESTIVAL DELLE RELAZIONI "
Festival delle Relazioni:
migranti ringraziano l´Italia
È iniziato martedì 13 giugno, presso la Pinacoteca comunale di Comiso, il "Festival delle Relazioni 2017" promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista. "Viaggi interiori e viaggi di speranza" - questo il tema della serata - ha coinvolto più di 100 persone ed è stato caratterizzato da diversi momenti di particolare intensità emotiva.
Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Comiso, Dr. Filippo Spataro, che ha portato il saluto dell´Amministrazione Comunale e incentrato il suo intervento sul tema del viaggio e sulla speranza di rinascita: "Il nostro – ha detto - è un popolo di migranti, ed è un popolo che accoglie di natura".
Significativo poi l´intervento di Don Nello Dell´Agli, il quale ha proposto una riflessione su cosa succede nel cuore dell´uomo che accoglie e integra l´altro o che viceversa non riesce a farlo. Ha a tal fine commentato alcuni racconti biblici relativi alle figure di Caino, del buon Samaritano e del Padre dei due figli (figliol prodigo).
"È importante aver potuto riflettere sul viaggio, sia come metafora dell´esistenza e della ricerca interiore e dell´altro, sia come diritto a restare o partire – ha detto il Dr. Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – L´abbiamo fatto cercando di coniugare i verbi che Papa Francesco ha voluto consegnarci – accogliere, proteggere, promuovere e integrare - che segnano le fasi di una "buona ospitalità" che uno Stato civile, fondato sui principi che fondano la nostra Costituzione, ha il dovere di offrire".
L´intervento del Prof. Maurizio Cerruto, invece, si è incentrato sul contesto e sul metodo con cui è nata la Costituzione Italiana. Illustrandone alcuni contenuti più
specifici rispetto alla problematica dell´immigrazione, ha poi concluso che "la Carta costituente non è stata costruita sull´omologazione, ma sulla diversità, e che i Padri costituenti quella diversità hanno saputo ricondurre ad unità per la pace comune".
Suggestivo è stato poi il momento della consegna, da parte di un giovane migrante, Daouda Diaoguraga, di un omaggio floreale a S.E. il Prefetto, D.ssa Carmela Librizzi, con il quale egli ha voluto rappresentare, portando la sua testimonianza di profugo accolto, un grazie simbolico a tutta l´Italia. "Il nostro dovere è quello di accogliere", ha risposto la dott.ssa Librizzi, donando a sua volta una copia della Costituzione Italiana a ciascuno dei richiedenti asilo e agli operatori del Servizio Civile.
"La Costituzione contiene i principi su cui tutti noi, credenti, non credenti, diversamente credenti, possiamo ritrovarci – ha detto Solarino – sono principi universali che possono e devono essere raccontati, ricordandoci i diritti e doveri da custodire per vivere insieme in armonia. Sono ormai 5 milioni gli stranieri in Italia, per cui non si tratta di buonismo, ma dell´unico realismo possibile".
La seconda parte della serata ha visto l´inaugurazione ufficiale della mostra fotografica "Accoglienza Casmenea", curata da Antonio Bonifacio e dai rifugiati dello SPRAR e la suggestiva performance offerta dal laboratorio di Ombre Cinesi "Farsi Prossimo".
Tutto si è infine gioiosamente concluso con musiche e danze etniche a cura de "Les Tambours d´Harmattan".
Lo staff UCS
migranti ringraziano l´Italia
È iniziato martedì 13 giugno, presso la Pinacoteca comunale di Comiso, il "Festival delle Relazioni 2017" promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista. "Viaggi interiori e viaggi di speranza" - questo il tema della serata - ha coinvolto più di 100 persone ed è stato caratterizzato da diversi momenti di particolare intensità emotiva.
Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Comiso, Dr. Filippo Spataro, che ha portato il saluto dell´Amministrazione Comunale e incentrato il suo intervento sul tema del viaggio e sulla speranza di rinascita: "Il nostro – ha detto - è un popolo di migranti, ed è un popolo che accoglie di natura".
Significativo poi l´intervento di Don Nello Dell´Agli, il quale ha proposto una riflessione su cosa succede nel cuore dell´uomo che accoglie e integra l´altro o che viceversa non riesce a farlo. Ha a tal fine commentato alcuni racconti biblici relativi alle figure di Caino, del buon Samaritano e del Padre dei due figli (figliol prodigo).
"È importante aver potuto riflettere sul viaggio, sia come metafora dell´esistenza e della ricerca interiore e dell´altro, sia come diritto a restare o partire – ha detto il Dr. Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – L´abbiamo fatto cercando di coniugare i verbi che Papa Francesco ha voluto consegnarci – accogliere, proteggere, promuovere e integrare - che segnano le fasi di una "buona ospitalità" che uno Stato civile, fondato sui principi che fondano la nostra Costituzione, ha il dovere di offrire".
L´intervento del Prof. Maurizio Cerruto, invece, si è incentrato sul contesto e sul metodo con cui è nata la Costituzione Italiana. Illustrandone alcuni contenuti più
specifici rispetto alla problematica dell´immigrazione, ha poi concluso che "la Carta costituente non è stata costruita sull´omologazione, ma sulla diversità, e che i Padri costituenti quella diversità hanno saputo ricondurre ad unità per la pace comune".
Suggestivo è stato poi il momento della consegna, da parte di un giovane migrante, Daouda Diaoguraga, di un omaggio floreale a S.E. il Prefetto, D.ssa Carmela Librizzi, con il quale egli ha voluto rappresentare, portando la sua testimonianza di profugo accolto, un grazie simbolico a tutta l´Italia. "Il nostro dovere è quello di accogliere", ha risposto la dott.ssa Librizzi, donando a sua volta una copia della Costituzione Italiana a ciascuno dei richiedenti asilo e agli operatori del Servizio Civile.
"La Costituzione contiene i principi su cui tutti noi, credenti, non credenti, diversamente credenti, possiamo ritrovarci – ha detto Solarino – sono principi universali che possono e devono essere raccontati, ricordandoci i diritti e doveri da custodire per vivere insieme in armonia. Sono ormai 5 milioni gli stranieri in Italia, per cui non si tratta di buonismo, ma dell´unico realismo possibile".
La seconda parte della serata ha visto l´inaugurazione ufficiale della mostra fotografica "Accoglienza Casmenea", curata da Antonio Bonifacio e dai rifugiati dello SPRAR e la suggestiva performance offerta dal laboratorio di Ombre Cinesi "Farsi Prossimo".
Tutto si è infine gioiosamente concluso con musiche e danze etniche a cura de "Les Tambours d´Harmattan".
Lo staff UCS