COMISO - PARTECIPATA MANIFESTAZIONE DEGLI STUDENTI PER IL 25 APRILE, ALLA PRESENZA DEL SINDACO, DI ASSESSORI E DELLE D.S. SARA COSTANZO E DANIELA MERCANTE.

Partecipata manifestazione per celebrare il 72°anniversario della festa della liberazione. Un caleidoscopio di colori e idee, in nome dei valori di libertà e democrazia, conquistati con le eroiche gesta dei partigiani.
«Arrendersi o perire!». La parola d´ordine intimata dai partigiani riecheggiò un po´ ovunque nel Nord Italia lungo tutta la giornata (e poi anche nei giorni successivi) del 25 aprile 1945. Alle 8 di quel mattino, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani – proclamò così l´insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti.
"Le forza partigiane si erano organizzate un anno e mezzo prima – ha spiegato il Presidente del Consiglio Comunale Gigi Bellassai - nell´ora cioè della disfatta, quando alcune migliaia di italiani decisero di resistere all´occupazione straniera (poche migliaia, va detto, che però furono molte per un Paese schiacciato da vent´anni di regime poliziesco). E in quel momento, mentre gli Alleati risalivano la Penisola, i partigiani attaccavano i presìdi fascisti e tedeschi del Nord Italia imponendo la resa. Il 25 aprile è la festa della Liberazione, di tutti gli uomini e di tutte le donne che parteciparono a quello straordinario risultato. E´ questo il senso e il profondo significato morale della grande manifestazione degli studenti e di tutte le scuole di Comiso e Pedalino, organizzata dal Comune e curata dalla presidenza del Consiglio Comunale e dal Baby Consiglio, per rendere visibile quel coraggio e portare avanti quei valori che resero l´Italia libera e democratica."
Davanti un migliaio di studenti alla villa comunale di fronte al Monumento alla Resistenza, sono intervenuti oltre alle istituzioni comunali, anche il sindaco dei Ragazzi, Martina Romano, alcuni baby consiglieri e le dirigenti scolastiche Daniela Marcante e Sara Costanzo. A seguire l´esibizione di tutte le scuole, con l´orchestra della Verga e della Pirandello, due coreografie delle classi V della De Amicis, alcune accorate letture e poesie degli alunni del Senia e della Bufalino di Pedalino, una coreografia della Pirandello curata da Orazia Tribastone e in conclusione una profonda riflessione di Francesco Strada alunno del Liceo Carducci. Presenti anche gli assessori Fabio Fianchino, Gaetano Gaglio e Vittorio Ragusa oltre al comandate dei vigili urbani Anna Dibennardo.
E´ davvero importante non dimenticare le nostre radici – ha detto il sindaco Filippo Filippo Spataro nel suo intervento – il patimento e gli ideali dei partigiani che seppero fare, in un tempo così difficile, scelte radicali e dolorose unendosi nel comune obiettivo di riscattare la nostra nazione. Se oggi possiamo decidere del nostro futuro e fare liberamente le nostre scelte, ciò deriva dal sacrificio di quelle donne e di quegli uomini. Sarebbe davvero importante ricordare il loro esempio nella nostra quotidianità e tutte le volte nelle quali teniamo più in considerazioni le ragioni che ci dividono rispetto a quelle che ci uniscono".
Ufficio di presidenza
«Arrendersi o perire!». La parola d´ordine intimata dai partigiani riecheggiò un po´ ovunque nel Nord Italia lungo tutta la giornata (e poi anche nei giorni successivi) del 25 aprile 1945. Alle 8 di quel mattino, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani – proclamò così l´insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti.
"Le forza partigiane si erano organizzate un anno e mezzo prima – ha spiegato il Presidente del Consiglio Comunale Gigi Bellassai - nell´ora cioè della disfatta, quando alcune migliaia di italiani decisero di resistere all´occupazione straniera (poche migliaia, va detto, che però furono molte per un Paese schiacciato da vent´anni di regime poliziesco). E in quel momento, mentre gli Alleati risalivano la Penisola, i partigiani attaccavano i presìdi fascisti e tedeschi del Nord Italia imponendo la resa. Il 25 aprile è la festa della Liberazione, di tutti gli uomini e di tutte le donne che parteciparono a quello straordinario risultato. E´ questo il senso e il profondo significato morale della grande manifestazione degli studenti e di tutte le scuole di Comiso e Pedalino, organizzata dal Comune e curata dalla presidenza del Consiglio Comunale e dal Baby Consiglio, per rendere visibile quel coraggio e portare avanti quei valori che resero l´Italia libera e democratica."
Davanti un migliaio di studenti alla villa comunale di fronte al Monumento alla Resistenza, sono intervenuti oltre alle istituzioni comunali, anche il sindaco dei Ragazzi, Martina Romano, alcuni baby consiglieri e le dirigenti scolastiche Daniela Marcante e Sara Costanzo. A seguire l´esibizione di tutte le scuole, con l´orchestra della Verga e della Pirandello, due coreografie delle classi V della De Amicis, alcune accorate letture e poesie degli alunni del Senia e della Bufalino di Pedalino, una coreografia della Pirandello curata da Orazia Tribastone e in conclusione una profonda riflessione di Francesco Strada alunno del Liceo Carducci. Presenti anche gli assessori Fabio Fianchino, Gaetano Gaglio e Vittorio Ragusa oltre al comandate dei vigili urbani Anna Dibennardo.
E´ davvero importante non dimenticare le nostre radici – ha detto il sindaco Filippo Filippo Spataro nel suo intervento – il patimento e gli ideali dei partigiani che seppero fare, in un tempo così difficile, scelte radicali e dolorose unendosi nel comune obiettivo di riscattare la nostra nazione. Se oggi possiamo decidere del nostro futuro e fare liberamente le nostre scelte, ciò deriva dal sacrificio di quelle donne e di quegli uomini. Sarebbe davvero importante ricordare il loro esempio nella nostra quotidianità e tutte le volte nelle quali teniamo più in considerazioni le ragioni che ci dividono rispetto a quelle che ci uniscono".
Ufficio di presidenza