COMISO - PRESENTATO IL RESTAURO DEL MONUMENTO FUNEBRE DI BALDASSARRE II NASELLI PRESSO IL SANTUARIO DELL´IMMACOLATA.

Giovanna Iurato, Giovanni Ardizzone , Giorgio Assenza e don Biagio Aprile davanti al monumento restaurato




E´ stato presentato ieri sera, presso il santuario dell´Immacolata a Comiso, il restauro conservativo del mausoleo marmoreo di Baldazzarre II Naselli, conte di Comiso: l´opera, risalente alla seconda metà del 1400, con ogni probabilità è da attribuire al grande scultore siciliano Antonello Gagini, che ha lasciato in provincia anche altre opere, come la " Cuna " della chiesa ragusana di Santa Maria delle Scale.
Il restauro, come ha sottolineato Tiziana Salvatrice Cilia, autrice dell´intervento insieme a Davide Rigaglia, ha ripulito e messo in sicurezza, con iniezioni di calce, le strutture absidali dove è allocato il monumento, strutture i cui affreschi erano stati fortemente aggrediti dall´umidità dei secoli. Una volta riportati all´antico splendore gli affreschi, dopo attenti esami ai raggi infrarossi, si è passati alla ripulitura del marmo del monumento funebre, rimettendo in evidenza motivi decorativi dell´orlo della lastra tombale e i ricami delle vesti del conte Naselli. Anche il marmo era stato aggredito dall´umidità.
L´intervento è stato realizzato grazie alla sinergia tra Assemblea Regionale Siciliana, il cui presidente Giovanni Ardizzone è stato interessato al problema dal deputato comisano Giorgio Assenza, e Ministero dell´Interno, rappresentato dalla dott/ssa S.E. Prefetto Giovanna Maria Iurato, della Direzione centrale per gli Affari dei Culti.
Alla manifestazione, oltre al padrone di casa, don Biagio Aprile, rettore del Santuario, erano presenti il giornalista Antonello Lauretta, che ha svolto le funzioni di moderatore, don Giuseppe Antoci, direttore dell´Ufficio diocesano per il Beni culturali, e l´on. Pippo Digiacomo.
Tutto il complesso, costituito dalla chiesa di San Francesco e dal Santuario,è nato probabilmente attorno alla cappella funebre del conte di Comiso, Baldassare II Naselli: il terremoto del 1693 ha distrutto la parte orientale della Chiesa, prontamente ricostruita.
Girolamo Piparo
Il restauro, come ha sottolineato Tiziana Salvatrice Cilia, autrice dell´intervento insieme a Davide Rigaglia, ha ripulito e messo in sicurezza, con iniezioni di calce, le strutture absidali dove è allocato il monumento, strutture i cui affreschi erano stati fortemente aggrediti dall´umidità dei secoli. Una volta riportati all´antico splendore gli affreschi, dopo attenti esami ai raggi infrarossi, si è passati alla ripulitura del marmo del monumento funebre, rimettendo in evidenza motivi decorativi dell´orlo della lastra tombale e i ricami delle vesti del conte Naselli. Anche il marmo era stato aggredito dall´umidità.
L´intervento è stato realizzato grazie alla sinergia tra Assemblea Regionale Siciliana, il cui presidente Giovanni Ardizzone è stato interessato al problema dal deputato comisano Giorgio Assenza, e Ministero dell´Interno, rappresentato dalla dott/ssa S.E. Prefetto Giovanna Maria Iurato, della Direzione centrale per gli Affari dei Culti.
Alla manifestazione, oltre al padrone di casa, don Biagio Aprile, rettore del Santuario, erano presenti il giornalista Antonello Lauretta, che ha svolto le funzioni di moderatore, don Giuseppe Antoci, direttore dell´Ufficio diocesano per il Beni culturali, e l´on. Pippo Digiacomo.
Tutto il complesso, costituito dalla chiesa di San Francesco e dal Santuario,è nato probabilmente attorno alla cappella funebre del conte di Comiso, Baldassare II Naselli: il terremoto del 1693 ha distrutto la parte orientale della Chiesa, prontamente ricostruita.
Girolamo Piparo