Siamo alle solite: cambiano le amministrazioni, gli schieramenti politici si alternano alla guida della nostra città, ma i problemi rimangono, se non si aggravano addirittura.
Adesso, sono abbondantemente trascorsi 100 giorni da quando si è insediata, come sindaco, la prof/ssa Maria Rita Schembari con una coalizione, nella quale il perno è rappresentato dalla lista che fa capo al presidente della Regione Sicilia, on. Nello Musumeci, " Diventerà bellissima ".
La città, " ictu oculi ", è sempre più sporca, le strade sono invase da cartacce e da spazzatura varia, l'area della villa comunale ( in viale della Resistenza ) sta lentamente scivolando nel completo degrado e nell'abbandono, come dimostrano le foto, che un cittadino ha postato sul social " Cittadini di Comiso e Pedalino ", relativamente ai servizi igienici di quella struttura.
Per quanto riguarda l'aeroporto, siamo in attesa di conoscere i contenuti delle due buste, con le rotte che due compagnie aeree sarebbero disposte a coprire. Intanto la tratta più importante, la Comiso/ Roma, è interdetta ai viaggiatori, che devono sottostare ai diktat di Sac e ai voli da Catania.
Se continua così, la situazione diventa allarmante e rischia di andare fuori controllo. Amministrare non è cosa facile e - ci sia permessa l' osservazione - i ruoli di sindaco e di assessore vanno svolti a tempo pieno. Non si può essere, come Arlecchino, servo di due padroni: lo testimoniano le vicende della vicina Scicli, dove ormai si parla di " un'amministrazione che non c'è ".
L'aspetto inquietante, inoltre, è dato da un'opposizione, che rischia di diventare irrilevante. Le funzioni di controllo e di stimolo solo in parte devono essere svolte dall'informazione e dall'opinione pubblica: isitituzionalmente sono stati eletti dei consiglieri di opposizione, a cui spetta, " in primis " , la funzione di tenere gli occhi bene aperti sull' operato delle amministrazioni ( locali e non ), informando opportunamente i cittadini.
Orbene, a parte qualche iniziale fuoco d'artificio, non certo del calibro a cui noi comisani siamo abituati con le festività principali della Santa Pasqua e dell'Addolorata, per il resto è come se l'opposizione si fosse dileguata. Non abbiamo alcuna notizia di alcuni consiglieri: non sappiamo manco se vivono ancora in città. Che fine ha fatto, ad esempio, l'architetto Patrizia Bellassai, consigliere eletto nel Movimento 5 Stelle, formazione solitamente attiva e combattiva, mentre a Comiso appare totalmente cloroformizzata ?
Grazie alle regole democratiche, una buona amministrazione si regge sul buon governo di sindaco e giunta, ma anche sul vivace controllo delle opposizioni.
Svegliatevi: ognuno svolga bene il proprio ruolo!
Girolamo Piparo