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GELA - TURI VACCARO, UNO DEI PROTAGONISTI DEGLI ANNI DI COMISO, CONDANNATO A 7 MESI PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE.

Turi Vaccaro con il suo zufolo

Il Tribunale di Gela, attraverso il giudice Tiziana Landoni,ha condannato a 7 mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali Turi Vaccaro, noto pacifista sin dai tempi della lotta contro l´istallazione dei missili Cruise a Comiso.
Turi Vaccaro, originario di Marianopoli ( provincia di Caltanissetta ) è accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in quanto il 19 luglio 2013, in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario dello sbarco degli Alleati in Sicilia, aveva partecipato a Gela a una manifestazione pacifista, sfociata in forme di resistenza passiva.
Turi Vaccaro è un personaggio molto noto a Comiso: è arrivato nella cittadina iblea da Torino, dove aveva lavorato alla FIAT, azienda dalla quale era stato licenziato in quanto obiettore sul lavoro ( si era rifiutato di operare su componenti destinate all´industria bellica). A Comiso era stato uno dei protagonisti delle lotte pacifiste, attività che aveva continuato altrove, dopo lo smantellamento dei missili comisani. Si era recato all´interno di una base aerea militare tedesca e, con un martello fatto benedire da un vescovo, aveva sfasciato l´avionica di diversi cacciabombardieri. Aveva poi partecipato al movimento " NO TAV " e ultimamente al " NO MUOS ": addirittura di recente si era arrampicato sulla cima delle antenne della base di Niscemi e aveva preso a martellate le antenne stesse.
Il p.m. aveva chiesto 8 mesi: il giudice del Tribunale di Gela ha emesso la condanna a 7 mesi.
Turi Vaccaro, originario di Marianopoli ( provincia di Caltanissetta ) è accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in quanto il 19 luglio 2013, in occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario dello sbarco degli Alleati in Sicilia, aveva partecipato a Gela a una manifestazione pacifista, sfociata in forme di resistenza passiva.
Turi Vaccaro è un personaggio molto noto a Comiso: è arrivato nella cittadina iblea da Torino, dove aveva lavorato alla FIAT, azienda dalla quale era stato licenziato in quanto obiettore sul lavoro ( si era rifiutato di operare su componenti destinate all´industria bellica). A Comiso era stato uno dei protagonisti delle lotte pacifiste, attività che aveva continuato altrove, dopo lo smantellamento dei missili comisani. Si era recato all´interno di una base aerea militare tedesca e, con un martello fatto benedire da un vescovo, aveva sfasciato l´avionica di diversi cacciabombardieri. Aveva poi partecipato al movimento " NO TAV " e ultimamente al " NO MUOS ": addirittura di recente si era arrampicato sulla cima delle antenne della base di Niscemi e aveva preso a martellate le antenne stesse.
Il p.m. aveva chiesto 8 mesi: il giudice del Tribunale di Gela ha emesso la condanna a 7 mesi.