" IL PREMIO ALLA SCICLI CHE HA RESISTITO. E VINTO! " DEL PROF. GIUSEPPE PITROLO
Il 28 Gennaio nell´aula "P. Palazzo" di Comiso si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti di "Capitale iblea della Cultura" 2016 alla città di Scicli e a diversi esponenti della società civile e del mondo culturale sciclitani.
La giuria (presieduta dal presidente della Sac di Catania, prof/ssa Daniela Baglieri) ha assegnato il premio tenendo conto non solo delle pregevoli manifestazioni culturali organizzate, ma anche del vulnus inferto alla città col commissariamento a opera delle forze politiche (che si richiamano al ministro Alfano e al governo di centrosinistra) sonoramente battute nelle recenti comunali. L´eco della ferita ancora aperta è risuonato nelle parole, emotivamente coinvolgenti, del dott. Susino, Sindaco detronizzato violentemente dal ministro Alfano e vero protagonista morale della serata.
La serata è stata condotta dai proff. Maria Luisa Carrubba, Francesco Ereddia e Michele Blandino, che hanno presentato i premiati: Daniele Alfano (ass. "Patriarca"), Carmelo Candiano (il Gruppo di Scicli), Franco Causarano ("GdS"), il "disaster manager" Ignazio Fiorilla, Paola La Terra (libreria "Don Chisciotte"), Gianni Mania, Giuseppe Pitrolo ("Brancati"), Federica Schembri (ass. "Barocco eventi"), Franco Susino, già Sindaco di Scicli (consegna del premio da parte del sindaco di Comiso, Filippo Spataro ); Enzo Giannone, Sindaco di Scicli. Due premi speciali sono stati assegnati a Michele Molgg (azienda vitivinicola Armosa) e ad Andrea Occhipinti ("Shikkeria").
Riportiamo qui una sintesi dell´intervento di Pitrolo.
"Quando mi è stato comunicato che sarei stato premiato oggi, ho provato soddisfazione, certo, ma ho avuto contemporaneamente una certezza: il premio non veniva assegnato a me, ma a me in quanto esponente del ´Brancati´, movimento culturale operante dal 1980: quindi in questa sede devo fare dei ringraziamenti. Ora, voi tutti se pensate a una serata di premiazioni, pensate alla serata degli Oscar, nella quale i premiati si sentono in obbligo di ringraziare qualcuno: i produttori, il pubblico, i genitori,...; Fellini nel 1993 ringraziò la moglie (e poi "Giulietta, stop crying"); ma i ringraziamenti più originali furono quelli di Sorrentino, che nel 2014 ringraziò Maradona e i Talking Heads: io per analogia dovrei ringraziare – che so – Cannavaro e i Cugini di Campagna, ma, uscendo dallo scherzo, devo innanzitutto ringraziare tre persone, e per ciascuno di loro vorrei i vostri applausi: il Maestro Piero Guccione, il Maestro Franco Sarnari, il Professore Paolo Nifosì [applausi del pubblico, N. d. R.]. Nei 37 anni di vita del "Brancati" Guccione, Sarnari e Nifosì ci hanno insegnato la generosità, l´umiltà, l´operosità, la creatività, la bellezza. Ci hanno insegnato che l´unione fa la forza e che la vision deve unirsi alla praticità. In una Sicilia in cui splendide iniziative non riescono a superare la crisi del terzo anno, ci hanno insegnato la continuità, la costanza. Nel 1985 Paolo Nifosì pubblicò un volume – introdotto da Bufalino e Sciascia – il cui titolo era "Mastri e maestri nell´architettura iblea" e che rivelava che il barocco del Val di Noto non si doveva solo ai grandi architetti, ai Gagliardi e ai Sinatra, ma anche ai tanti mastri, scalpellini intagliatori stuccatori marmorari ebanisti argentieri etc... (Mormina Cultraro Iacitano Laganà Gianforma Catera etc...) che prima degli studi di Nifosì erano rimasti dimenticati per secoli fra la polvere degli archivi: ecco, i nostri antenati riscoperti da Paolo hanno creato la grande bellezza del Sud Est lavorando al grande cantiere della ricostruzione, per decenni, insieme: per un secolo alla cattedrale di Noto come a quelle di Ragusa, al S. Pietro di Modica come a Palazzo Beneventano di Scicli lavorarono gli stessi "maestri e mastri", scambiandosi esperienze tecniche progetti, intrecciando relazioni e rapporti. A Scicli in questi decenni abbiamo, nel nostro piccolo, replicato ciò: fra il "Giornale di Scicli", il "Brancati", il "Gruppo di Scicli" e le altre associazioni la collaborazione è stata continua e proficua. Ed è bello che ora si stia assistendo a una sorta di sinergica staffetta generazionale fra chi ha operato da decenni per il territorio e i giovani sciclitani.
Voglio ringraziare pure gli organizzatori del premio, ecodegliblei.it, perché questo premio culturale è in effetti un premio politico, politico nel senso più alto, aristotelico oserei dire, in quanto "l´uomo è animale politico" ("politikòn zôon": chissà a Modica come tradurrebbero...), che vive nella polis: con questo premio agli Sciclitani avete voluto risarcirci della ferita infertaci dai superficiali, dai cinici, dagli sciacalli.
Citando il Silone che in "Fontamara" raffigurava il Sud suddito e desolato degli anni Venti del secolo scorso
"In capo a tutti c´è Dio, padrone del cielo.
Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra.
Poi vengono le guardie del principe.
Poi, nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi vengono i cafoni.
E si può dire ch´è finito":
forse qualcuno pensava che anche ora quando lo Stato scioglie un consiglio comunale la realtà di quel comune sia simile a quella narrata da Silone 100 anni fa: "in capo il Boss, poi il Sindaco, quindi nulla, nulla, nulla; infine viene la ´ggente´; e si può dire che è finito". Forse sarà così a Platì, dove da 10 anni nessuno vuole candidarsi alle elezioni, o in quei comuni meridionali che vivono di invalidità, pensioni e rimesse, ma a Scicli siamo diversi, siamo fieri e fattivi. E l´abbiamo dimostrato pure nei 18 mesi del commissariamento: non l´assenza che caratterizza tante cittadine del Sud (anche non sciolte per mafia...) ma tantissime iniziative autogestite dai cittadini (musica, teatro, libri, cinema, sport, etc...); non la passività ma le iniziative politiche delle associazioni, dei movimenti e dei partiti non allineati col Palazzo: basti pensare solo all´opposizione (per la quale mi beccai una querela, poi ovviamente ritirata dal querelante) agli indiscriminati aumenti fiscali deliberati dai commissari; alle proteste contro la discarica provinciale a Truncafila e alle manifestazioni contro il mega impianto a Cuturi, avverso il quale il "Brancati" è stato uno dei firmatari del ricorso al TAR.
Avete voluto dare un premio alla Scicli "che resiste": e quindi grazie!
E viva Scicli! la Scicli commissariata a tradimento, la Scicli ferita dai politici e dal mega stabilimento. La Scicli con gli occhi asciutti nella notte scura. Viva la Scicli che non ha paura!
Viva Scicli, che ha resistito. E vinto!
P. S.
A questo punto mi è d´obbligo ringraziare pure il Principe, Francesco De Gregori: e che i Cugini di Campagna non si sentano offesi...
Giuseppe Pitrolo
La giuria (presieduta dal presidente della Sac di Catania, prof/ssa Daniela Baglieri) ha assegnato il premio tenendo conto non solo delle pregevoli manifestazioni culturali organizzate, ma anche del vulnus inferto alla città col commissariamento a opera delle forze politiche (che si richiamano al ministro Alfano e al governo di centrosinistra) sonoramente battute nelle recenti comunali. L´eco della ferita ancora aperta è risuonato nelle parole, emotivamente coinvolgenti, del dott. Susino, Sindaco detronizzato violentemente dal ministro Alfano e vero protagonista morale della serata.
La serata è stata condotta dai proff. Maria Luisa Carrubba, Francesco Ereddia e Michele Blandino, che hanno presentato i premiati: Daniele Alfano (ass. "Patriarca"), Carmelo Candiano (il Gruppo di Scicli), Franco Causarano ("GdS"), il "disaster manager" Ignazio Fiorilla, Paola La Terra (libreria "Don Chisciotte"), Gianni Mania, Giuseppe Pitrolo ("Brancati"), Federica Schembri (ass. "Barocco eventi"), Franco Susino, già Sindaco di Scicli (consegna del premio da parte del sindaco di Comiso, Filippo Spataro ); Enzo Giannone, Sindaco di Scicli. Due premi speciali sono stati assegnati a Michele Molgg (azienda vitivinicola Armosa) e ad Andrea Occhipinti ("Shikkeria").
Riportiamo qui una sintesi dell´intervento di Pitrolo.
"Quando mi è stato comunicato che sarei stato premiato oggi, ho provato soddisfazione, certo, ma ho avuto contemporaneamente una certezza: il premio non veniva assegnato a me, ma a me in quanto esponente del ´Brancati´, movimento culturale operante dal 1980: quindi in questa sede devo fare dei ringraziamenti. Ora, voi tutti se pensate a una serata di premiazioni, pensate alla serata degli Oscar, nella quale i premiati si sentono in obbligo di ringraziare qualcuno: i produttori, il pubblico, i genitori,...; Fellini nel 1993 ringraziò la moglie (e poi "Giulietta, stop crying"); ma i ringraziamenti più originali furono quelli di Sorrentino, che nel 2014 ringraziò Maradona e i Talking Heads: io per analogia dovrei ringraziare – che so – Cannavaro e i Cugini di Campagna, ma, uscendo dallo scherzo, devo innanzitutto ringraziare tre persone, e per ciascuno di loro vorrei i vostri applausi: il Maestro Piero Guccione, il Maestro Franco Sarnari, il Professore Paolo Nifosì [applausi del pubblico, N. d. R.]. Nei 37 anni di vita del "Brancati" Guccione, Sarnari e Nifosì ci hanno insegnato la generosità, l´umiltà, l´operosità, la creatività, la bellezza. Ci hanno insegnato che l´unione fa la forza e che la vision deve unirsi alla praticità. In una Sicilia in cui splendide iniziative non riescono a superare la crisi del terzo anno, ci hanno insegnato la continuità, la costanza. Nel 1985 Paolo Nifosì pubblicò un volume – introdotto da Bufalino e Sciascia – il cui titolo era "Mastri e maestri nell´architettura iblea" e che rivelava che il barocco del Val di Noto non si doveva solo ai grandi architetti, ai Gagliardi e ai Sinatra, ma anche ai tanti mastri, scalpellini intagliatori stuccatori marmorari ebanisti argentieri etc... (Mormina Cultraro Iacitano Laganà Gianforma Catera etc...) che prima degli studi di Nifosì erano rimasti dimenticati per secoli fra la polvere degli archivi: ecco, i nostri antenati riscoperti da Paolo hanno creato la grande bellezza del Sud Est lavorando al grande cantiere della ricostruzione, per decenni, insieme: per un secolo alla cattedrale di Noto come a quelle di Ragusa, al S. Pietro di Modica come a Palazzo Beneventano di Scicli lavorarono gli stessi "maestri e mastri", scambiandosi esperienze tecniche progetti, intrecciando relazioni e rapporti. A Scicli in questi decenni abbiamo, nel nostro piccolo, replicato ciò: fra il "Giornale di Scicli", il "Brancati", il "Gruppo di Scicli" e le altre associazioni la collaborazione è stata continua e proficua. Ed è bello che ora si stia assistendo a una sorta di sinergica staffetta generazionale fra chi ha operato da decenni per il territorio e i giovani sciclitani.
Voglio ringraziare pure gli organizzatori del premio, ecodegliblei.it, perché questo premio culturale è in effetti un premio politico, politico nel senso più alto, aristotelico oserei dire, in quanto "l´uomo è animale politico" ("politikòn zôon": chissà a Modica come tradurrebbero...), che vive nella polis: con questo premio agli Sciclitani avete voluto risarcirci della ferita infertaci dai superficiali, dai cinici, dagli sciacalli.
Citando il Silone che in "Fontamara" raffigurava il Sud suddito e desolato degli anni Venti del secolo scorso
"In capo a tutti c´è Dio, padrone del cielo.
Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra.
Poi vengono le guardie del principe.
Poi, nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi, ancora nulla.
Poi vengono i cafoni.
E si può dire ch´è finito":
forse qualcuno pensava che anche ora quando lo Stato scioglie un consiglio comunale la realtà di quel comune sia simile a quella narrata da Silone 100 anni fa: "in capo il Boss, poi il Sindaco, quindi nulla, nulla, nulla; infine viene la ´ggente´; e si può dire che è finito". Forse sarà così a Platì, dove da 10 anni nessuno vuole candidarsi alle elezioni, o in quei comuni meridionali che vivono di invalidità, pensioni e rimesse, ma a Scicli siamo diversi, siamo fieri e fattivi. E l´abbiamo dimostrato pure nei 18 mesi del commissariamento: non l´assenza che caratterizza tante cittadine del Sud (anche non sciolte per mafia...) ma tantissime iniziative autogestite dai cittadini (musica, teatro, libri, cinema, sport, etc...); non la passività ma le iniziative politiche delle associazioni, dei movimenti e dei partiti non allineati col Palazzo: basti pensare solo all´opposizione (per la quale mi beccai una querela, poi ovviamente ritirata dal querelante) agli indiscriminati aumenti fiscali deliberati dai commissari; alle proteste contro la discarica provinciale a Truncafila e alle manifestazioni contro il mega impianto a Cuturi, avverso il quale il "Brancati" è stato uno dei firmatari del ricorso al TAR.
Avete voluto dare un premio alla Scicli "che resiste": e quindi grazie!
E viva Scicli! la Scicli commissariata a tradimento, la Scicli ferita dai politici e dal mega stabilimento. La Scicli con gli occhi asciutti nella notte scura. Viva la Scicli che non ha paura!
Viva Scicli, che ha resistito. E vinto!
P. S.
A questo punto mi è d´obbligo ringraziare pure il Principe, Francesco De Gregori: e che i Cugini di Campagna non si sentano offesi...
Giuseppe Pitrolo