L´ANGOLO DEGLI ANIMALI - " LA TOXOPLASMOSI NELL´UOMO: FACCIAMO CHIAREZZA " DELLA DOTT/SSA ALESSANDRA STATELLI

La toxoplasmosi è un´infezione protozoaria cosmopolita trasmessa da Toxoplasma gondii.
L´ospite definitivo, quindi capace di eliminare la forma che diventerà infettante è il gatto ( o i felidi selvatici). Il complesso ciclo biologico è costituito da una fase evolutiva sessuata, che si svolge solo nelle cellule intestinali dell´ospite definitivo (gatti o felidi selvatici) e porta alla formazione di oocisti, e da una fase invasiva asessuata, che si svolge sia nell´ospite definitivo sia in quello intermedio (uomo,altri mammiferi, volatili) e dà luogo alla formazione di tachizoiti e bradizoiti. Il gatto si infesta ingerendo le oocisti dal terreno, o i tachizoiti o i bradizoiti dagli ospiti intermedi ( soprattutto piccoli roditori). E´ importante sapere che il gatto elimina le oocisti una sola volta nella vita e queste diventano infette in un periodo variabile da 2 a 5 giorni in base alla Temperatura.
Nell´uomo la maggior parte delle infezioni è di origine alimentare e l´evoluzione verso forme più o meno gravi di malattia è strettamente correlata a fattori individuali come ad esempio condizioni di immunodepressione, gravidanza e alla virulenza del ceppo. L´infezione congenita ( ossia trasmessa dalla madre al feto durante la gestazione) rappresenta di fatto una possibile complicanza della toxoplasmosi contratta in gravidanza ed è, senza dubbio, l´aspetto di maggiore interesse pubblico della patologia ma è bene fare chiarezza al riguardo in quanto poca è la conoscenza, da parte della popolazione, sull´argomento e numerosi i falsi allarmismi circolanti, che spesso portano a decisioni inutili e non sicuramente precauzionali, quali l´allontanamento dei gatti dalla propria abitazione.
Chi sono i soggetti più a rischio?
Soggetti immunodepressi
La toxoplasmosi è considerata una delle infezioni opportunistiche più diffuse nei pazienti immunocompromessi (la malattia si sviluppa nel 30-40% dei malati di AIDS, soprattutto in seguito alla riattivazione del toxoplasma presente in forma latente nell´organismo).
Donne gravide
L´infezione della gravida è il più delle volte asintomatica. Il pericolo maggiore consiste nella trasmissione del parassita per via verticale al feto, con danni che possono manifestarsi alla nascita o anche dopo alcuni anni..La probabilità di toxoplasmosi congenita varia, in funzione dell´epoca della gestazione in cui la madre ha contratto l´infezione: quanto più precoce è il contagio materno, tanto più bassa è la probabilità di trasmissione al feto. Al contrario, la gravità dei danni riportati dal feto è tanto maggiore quanto più precoce è il contagio.
PREVENZIONE E CONTROLLO: EVITARE PAURE INGIUSTIFICATE.
Consigli per prevenire la toxoplasmosi in gravidanza
Alimenti
– Lavarsi sempre bene le mani prima di mangiare o toccare alimenti.
– Non mangiare carne cruda o poco cotta, pâté di carne freschi e non inscatolati, salumi e insaccati (sono consentiti prosciutto cotto e mortadella perché appunto cotti),latte e formaggio non pastorizzati, pesce affumicato (a meno che non sia inscatolato e a lunga conservazione).
– Dopo aver manipolato carne cruda o verdure evitare di toccarsi gli occhi ,il naso e la bocca con le mani non lavate; non mettere a contatto cibi cotti con carne cruda o verdure non lavate.
– Lavare bene le posate e i piatti che sono stati a contatto con carne o verdure crude.
– Lavare accuratamente più volte la frutta e la verdura prima di mangiarla, sbucciare la frutta.
– Congelare la carne (compresi gli insaccati) a una temperatura inferiore a -12,5 °C (la carne congelata è sicura).
– Consuma i prodotti deperibili in tempi brevi.
In giardino
– Indossare sempre i guanti,perché la terra potrebbe essere stata contaminata da feci di gatto (le oocisti resistono nel terreno anche mesi).
Rapporti con i gatti
– Evitare che i gatti entrino in contatto con la sabbia usata dai bambini per giocare.
-Se si ha un gatto in casa RICORDARSI che non è pericoloso il gatto, ma i suoi escrementi .
– È inutile, a scopo preventivo, accertare se il gatto abbia la toxoplasmosi.
– Svuotare la lettiera del gatto ogni giorno usando i guanti così la forma infettante non avrà il tempo di maturare.
– Per evitare che il gatto si cibi di topi,uccelli o altri piccoli animali che possano contagiarlo, evitare di farlo uscire
– Alimentazione solo con cibi secchi o ben cotti.
Seguendo queste semplici regole il contagio con il parassita diventerà un evento remoto; quindi non abbandonate i Vostri gatti a causa di paure immotivate generate da scarsa informazione non supportata da evidenze scientifiche valide.
Dott.ssa Alessandra Statelli, Medico Veterinario
Specializzanda in Malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria
L´ospite definitivo, quindi capace di eliminare la forma che diventerà infettante è il gatto ( o i felidi selvatici). Il complesso ciclo biologico è costituito da una fase evolutiva sessuata, che si svolge solo nelle cellule intestinali dell´ospite definitivo (gatti o felidi selvatici) e porta alla formazione di oocisti, e da una fase invasiva asessuata, che si svolge sia nell´ospite definitivo sia in quello intermedio (uomo,altri mammiferi, volatili) e dà luogo alla formazione di tachizoiti e bradizoiti. Il gatto si infesta ingerendo le oocisti dal terreno, o i tachizoiti o i bradizoiti dagli ospiti intermedi ( soprattutto piccoli roditori). E´ importante sapere che il gatto elimina le oocisti una sola volta nella vita e queste diventano infette in un periodo variabile da 2 a 5 giorni in base alla Temperatura.
Nell´uomo la maggior parte delle infezioni è di origine alimentare e l´evoluzione verso forme più o meno gravi di malattia è strettamente correlata a fattori individuali come ad esempio condizioni di immunodepressione, gravidanza e alla virulenza del ceppo. L´infezione congenita ( ossia trasmessa dalla madre al feto durante la gestazione) rappresenta di fatto una possibile complicanza della toxoplasmosi contratta in gravidanza ed è, senza dubbio, l´aspetto di maggiore interesse pubblico della patologia ma è bene fare chiarezza al riguardo in quanto poca è la conoscenza, da parte della popolazione, sull´argomento e numerosi i falsi allarmismi circolanti, che spesso portano a decisioni inutili e non sicuramente precauzionali, quali l´allontanamento dei gatti dalla propria abitazione.
Chi sono i soggetti più a rischio?
Soggetti immunodepressi
La toxoplasmosi è considerata una delle infezioni opportunistiche più diffuse nei pazienti immunocompromessi (la malattia si sviluppa nel 30-40% dei malati di AIDS, soprattutto in seguito alla riattivazione del toxoplasma presente in forma latente nell´organismo).
Donne gravide
L´infezione della gravida è il più delle volte asintomatica. Il pericolo maggiore consiste nella trasmissione del parassita per via verticale al feto, con danni che possono manifestarsi alla nascita o anche dopo alcuni anni..La probabilità di toxoplasmosi congenita varia, in funzione dell´epoca della gestazione in cui la madre ha contratto l´infezione: quanto più precoce è il contagio materno, tanto più bassa è la probabilità di trasmissione al feto. Al contrario, la gravità dei danni riportati dal feto è tanto maggiore quanto più precoce è il contagio.
PREVENZIONE E CONTROLLO: EVITARE PAURE INGIUSTIFICATE.
Consigli per prevenire la toxoplasmosi in gravidanza
Alimenti
– Lavarsi sempre bene le mani prima di mangiare o toccare alimenti.
– Non mangiare carne cruda o poco cotta, pâté di carne freschi e non inscatolati, salumi e insaccati (sono consentiti prosciutto cotto e mortadella perché appunto cotti),latte e formaggio non pastorizzati, pesce affumicato (a meno che non sia inscatolato e a lunga conservazione).
– Dopo aver manipolato carne cruda o verdure evitare di toccarsi gli occhi ,il naso e la bocca con le mani non lavate; non mettere a contatto cibi cotti con carne cruda o verdure non lavate.
– Lavare bene le posate e i piatti che sono stati a contatto con carne o verdure crude.
– Lavare accuratamente più volte la frutta e la verdura prima di mangiarla, sbucciare la frutta.
– Congelare la carne (compresi gli insaccati) a una temperatura inferiore a -12,5 °C (la carne congelata è sicura).
– Consuma i prodotti deperibili in tempi brevi.
In giardino
– Indossare sempre i guanti,perché la terra potrebbe essere stata contaminata da feci di gatto (le oocisti resistono nel terreno anche mesi).
Rapporti con i gatti
– Evitare che i gatti entrino in contatto con la sabbia usata dai bambini per giocare.
-Se si ha un gatto in casa RICORDARSI che non è pericoloso il gatto, ma i suoi escrementi .
– È inutile, a scopo preventivo, accertare se il gatto abbia la toxoplasmosi.
– Svuotare la lettiera del gatto ogni giorno usando i guanti così la forma infettante non avrà il tempo di maturare.
– Per evitare che il gatto si cibi di topi,uccelli o altri piccoli animali che possano contagiarlo, evitare di farlo uscire
– Alimentazione solo con cibi secchi o ben cotti.
Seguendo queste semplici regole il contagio con il parassita diventerà un evento remoto; quindi non abbandonate i Vostri gatti a causa di paure immotivate generate da scarsa informazione non supportata da evidenze scientifiche valide.
Dott.ssa Alessandra Statelli, Medico Veterinario
Specializzanda in Malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria