LA RUBRICA DI KAIROS - " BEN ESSERE IN FAMIGLIA " ( PARTE III) DELLA DOTT/SSA STELLA MORANA
BEN - ESSERE IN FAMIGLIA
PARTE III
Ed eccoci giunti alla terza ed ultima parte dell´argomento "benessere e famiglia".
Partiamo subito da un dato di fatto: in ogni famiglia, esistono ruoli, regole, confini e gerarchie che disciplinano i rappori tra i membri della famiglia; ruoli, regole, confini e gerarchie che vanno stabiliti in modo chiaro e in modo altrettanto chiaro vanno rispettati. Ogni struttura familiare, inoltre, è costituita da tre sottosistemi, definiti in base alla loro funzione: marito e moglie formano il "sottosistema coniugale" che riguarda loro come coppia, la loro intimità, i loro spazi che prescindono dai figli. Ad esso si sovrappone – ma comunque rimane distinto - il sottosistema genitoriale, vale a dire mamma e papà che insieme si occupano delle questioni che riguardano l´educazione, la guida e la disciplina dei figli; questi ultimi da parte loro formano il sottosistema dei figli- fratelli.
Ognuno di questi sottosistemi ha dei confini, ovverosia delle norme che regolano sia il rapporto di ciascun sottosistema con gli altri, sia le relazioni dentro il sottosistema stesso. Immaginate un po´ la funzione dei nostri muri di cinta, i cosiddetti "muri a ssiccu"; la loro funzione è quella di delimitare un territorio: "al di la di quella recinzione il terreno è mio". Queste regole sono fondamentali per disciplinare la vita di tutti i giorni; pensate ad esempio se uno sconosciuto - o anche un vostro parente o amico – venisse a casa vostra e decidesse di ridipingere la cucina di rosso fuoco o verde acceso senza che voi possiate impedirlo.
Si creerebbe il delirio. Il caos.
I confini – in questo senso - ci permettono di proteggere il proprio spazio; ci tutelano dall´invadenza altrui e ci permettono di interagire con gli altri, salvaguardando così il proprio spazio vitale. Esempi di confini sono le regole che diamo ai bambini di non prendere parte alle discussioni tra coniugi, o ai genitori di bussare alla porta di un adolescente prima di entrare. Proprio come succede per la membrana di una cellula, i confini devono essere abbastanza saldi da proteggere il sano sviluppo del sottosistema e, quindi, la crescita individuale. D´altra parte, è anche vero che confini eccessivamente rigidi o impermeabili ostacolerebbero il buon funzionamento della famiglia, nonché la sua vitalità. Infatti, se il confine intorno ai coniugi è troppo rigido mettendo in primo piano le virtù dell´indipendenza e della privacy, il sistema familiare può essere messo in tensione dal loro isolamento.
I confini, dunque, devono essere abbastanza saldi per proteggere il sano sviluppo della famiglia, per assicurare protezione e sostegno intra familiare; allo stesso tempo devono consentire ai fatti esterni, alle "cose extrafamiliari" di poter entrare dentro la famiglia aiutandola ad evolvere (pur tuttavia senza sconvolgerla) e di consentire anche ai figli – che man mano crescono - di sperimentare il mondo e di sperimentarsi nel mondo a piccole dosi, che via via si faranno sempre più importanti, fino all´uscita definitiva dalla famiglia.
Tra questi sottosistemi esiste una precisa gerarchia: il sottosistema dei genitori sta qualche gradino più su del sottosistema figli; deve essere così per un corretto funzionamento della famiglia. I figli devono poter fare "solamente" i figli, non tocca a loro assumere ruoli genitoriali e responsabilità che spettano invece agli adulti. I bambini hanno tempo per essere grandi e per fare cose da grandi. Assicuriamogli il diritto ad essere bambini.
Le dinamiche relazionali all´interno di una famiglia sono dunque molteplici e complesse; non si riesce a descrivere la loro complessità in uno, due o tre articoli. Tuttavia, mi preme sottolineare un aspetto: i membri che formano la famiglia - genitori, figli, nonni - sono prima di tutto persone. Si tratta di adulti, bambini, ragazzi, anziani, ciascuno dei quali ha comportamenti ed esigenze emotive diverse, dettate da fattori come l´età, il ruolo sociale che rivestono e le esperienze che hanno vissuto. Ecco allora che la famiglia non è "semplicemente famiglia" ma è molto di più. Essa è sostanzialmente un´ammortizzatore sociale", costantemente impegnata in una sorta di mediazione tra i singoli membri e il contesto sociale. Il suo benessere è fondamentale sia per i singoli membri sia per la società nella sua complessità e per questo bisognerebbe prendersene cura un po´ di più. Come diceva Michel de Montaigne "governare una famiglia è poco meno difficile che governare un regno".
Al prossimo articolo!
dott/ssa Stella Morana
PARTE III
Ed eccoci giunti alla terza ed ultima parte dell´argomento "benessere e famiglia".
Partiamo subito da un dato di fatto: in ogni famiglia, esistono ruoli, regole, confini e gerarchie che disciplinano i rappori tra i membri della famiglia; ruoli, regole, confini e gerarchie che vanno stabiliti in modo chiaro e in modo altrettanto chiaro vanno rispettati. Ogni struttura familiare, inoltre, è costituita da tre sottosistemi, definiti in base alla loro funzione: marito e moglie formano il "sottosistema coniugale" che riguarda loro come coppia, la loro intimità, i loro spazi che prescindono dai figli. Ad esso si sovrappone – ma comunque rimane distinto - il sottosistema genitoriale, vale a dire mamma e papà che insieme si occupano delle questioni che riguardano l´educazione, la guida e la disciplina dei figli; questi ultimi da parte loro formano il sottosistema dei figli- fratelli.
Ognuno di questi sottosistemi ha dei confini, ovverosia delle norme che regolano sia il rapporto di ciascun sottosistema con gli altri, sia le relazioni dentro il sottosistema stesso. Immaginate un po´ la funzione dei nostri muri di cinta, i cosiddetti "muri a ssiccu"; la loro funzione è quella di delimitare un territorio: "al di la di quella recinzione il terreno è mio". Queste regole sono fondamentali per disciplinare la vita di tutti i giorni; pensate ad esempio se uno sconosciuto - o anche un vostro parente o amico – venisse a casa vostra e decidesse di ridipingere la cucina di rosso fuoco o verde acceso senza che voi possiate impedirlo.
Si creerebbe il delirio. Il caos.
I confini – in questo senso - ci permettono di proteggere il proprio spazio; ci tutelano dall´invadenza altrui e ci permettono di interagire con gli altri, salvaguardando così il proprio spazio vitale. Esempi di confini sono le regole che diamo ai bambini di non prendere parte alle discussioni tra coniugi, o ai genitori di bussare alla porta di un adolescente prima di entrare. Proprio come succede per la membrana di una cellula, i confini devono essere abbastanza saldi da proteggere il sano sviluppo del sottosistema e, quindi, la crescita individuale. D´altra parte, è anche vero che confini eccessivamente rigidi o impermeabili ostacolerebbero il buon funzionamento della famiglia, nonché la sua vitalità. Infatti, se il confine intorno ai coniugi è troppo rigido mettendo in primo piano le virtù dell´indipendenza e della privacy, il sistema familiare può essere messo in tensione dal loro isolamento.
I confini, dunque, devono essere abbastanza saldi per proteggere il sano sviluppo della famiglia, per assicurare protezione e sostegno intra familiare; allo stesso tempo devono consentire ai fatti esterni, alle "cose extrafamiliari" di poter entrare dentro la famiglia aiutandola ad evolvere (pur tuttavia senza sconvolgerla) e di consentire anche ai figli – che man mano crescono - di sperimentare il mondo e di sperimentarsi nel mondo a piccole dosi, che via via si faranno sempre più importanti, fino all´uscita definitiva dalla famiglia.
Tra questi sottosistemi esiste una precisa gerarchia: il sottosistema dei genitori sta qualche gradino più su del sottosistema figli; deve essere così per un corretto funzionamento della famiglia. I figli devono poter fare "solamente" i figli, non tocca a loro assumere ruoli genitoriali e responsabilità che spettano invece agli adulti. I bambini hanno tempo per essere grandi e per fare cose da grandi. Assicuriamogli il diritto ad essere bambini.
Le dinamiche relazionali all´interno di una famiglia sono dunque molteplici e complesse; non si riesce a descrivere la loro complessità in uno, due o tre articoli. Tuttavia, mi preme sottolineare un aspetto: i membri che formano la famiglia - genitori, figli, nonni - sono prima di tutto persone. Si tratta di adulti, bambini, ragazzi, anziani, ciascuno dei quali ha comportamenti ed esigenze emotive diverse, dettate da fattori come l´età, il ruolo sociale che rivestono e le esperienze che hanno vissuto. Ecco allora che la famiglia non è "semplicemente famiglia" ma è molto di più. Essa è sostanzialmente un´ammortizzatore sociale", costantemente impegnata in una sorta di mediazione tra i singoli membri e il contesto sociale. Il suo benessere è fondamentale sia per i singoli membri sia per la società nella sua complessità e per questo bisognerebbe prendersene cura un po´ di più. Come diceva Michel de Montaigne "governare una famiglia è poco meno difficile che governare un regno".
Al prossimo articolo!
dott/ssa Stella Morana