LA RUBRICA DI KAIROS - " IL BENESSERE TRA MENTE E CORPO " DELLA DOTT/SSA MARIA LUISA COLOMBO
La salute, in senso generale, è un bene essenziale per lo sviluppo sociale, economico e personale, ed è un aspetto fondamentale per la qualità di vita di ogni individuo.
Nella concezione classica salute e malattia sono agli opposti; nella visione scientifico-professionale contemporanea delle professioni sanitarie, e in special modo della psicologia, l´opposto di salute è malessere anche se i confini fra i due stati non sono più cosi netti e definiti ma si sviluppano lungo un continuum in cui possono anche coesistere.
Il concetto di benessere nel corso degli anni ha subito numerose modifiche, che hanno condotto ad una visione del termine più ampia e completa, non più incentrata sull´idea di assenza di patologie, ma come uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale.
Il benessere (ben – essere = "stare bene" o "esistere bene") è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell´essere umano e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona.
Comunemente il benessere viene percepito come una condizione di armonia tra uomo e ambiente, risultato di un processo di adattamento a molteplici fattori che incidono sullo stile di vita.
Il benessere psicologico è importante quanto quello fisico, tanto più che la mancanza del primo abbassa notevolmente le difese immunitarie rendendo l´individuo più esposto alle malattie e al Distress viceversa un fisico in salute può avere insita in sé una serenità spirituale in grado di incentivare le forze e di "favorire capacità di recupero" incredibili.
Il benessere psicologico migliora la qualità di vita e aiuta a prevenire possibili disagi nel rapporto con se stessi e con gli altri. La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza civile tra le persone esso permette di stare bene con se stessi e con gli altri, realizzare se stessi e raggiungere i propri obiettivi, prendere decisioni, risolvere difficoltà nelle relazioni e sapere affrontare gli eventi stressanti.
Il mese di ottobre è ormai da anni il mese del benessere psicologico che ha lo scopo di favorire appunto una visione del benessere non solo fisico del corpo ma anche della mente, della psiche proprio per promuovere il concetto "mens sana in corpore sano e viceversa corpore sano in mens sana"!
Detto questo però, non dobbiamo ricordarci del nostro benessere psicologico solo nel mese di ottobre ma ogni giorno è necessario ai fini del raggiungimento di un ottimale equilibrio psicofisico.
La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla, offrendo a tutti le stesse opportunità e risorse per conseguire il massimo potenziale di salute possibile.
Il concetto classico di prevenzione ha una sua ragione d´essere quando si parla di "non insorgenza", "non prosecuzione" o "eliminazione" della Malattia; tuttavia, di pari passo con l´evoluzione del concetto di Salute che va a ridefinirsi scientificamente, culturalmente e socialmente come un più ampio "stato di benessere personale e relazionale" (Organizzazione Mondiale della Sanità), s´introduce anche quello di promozione della Salute, del benessere e della qualità della vita, a livello personale e relazionale.
La prevenzione intesa nel senso classico funziona solo quando è possibile collegare in un rapporto di causa-effetto lineare ed univoco un comportamento ad un altro, cosa spesso non perseguibile nell´ambito dei comportamenti a rischio, che sono invece da ricondurre ad un complesso insieme di fattori psicosociali interagenti.
Oggi è possibile è possibile distinguere tre livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione primaria interviene sull´ "Incidenza", mira a evitare che la malattia insorga, dovrebbe operare anche in assenza di sintomi o disturbi conclamati, quindi sulle cause, sul fenomeno da prevenire, su famiglia, scuola, ambiente.
La prevenzione secondaria interviene sulla "prevalenza" e riguarda invece individui clinicamente sani che presentano alcune anomalie psichiche e/o comportamentali. Agisce precocemente, alla comparsa delle prime avvisaglie del malessere, quando compaiono piccole "screpolature" comportamentali. Lo strumento della prevenzione secondaria è la diagnosi precoce.
La prevenzione terziaria, agisce dopo che il male si è già conclamato, allora perché parliamo ancora di prevenzione? Perché interviene nel ridurre le "conseguenze" del disturbo, le recidive e la cronicizzazione. Si identifica con la riabilitazione e la prevenzione delle recidive, con la finalità del miglior reinserimento del malato nel contesto familiare e sociale.
dott/ssa Marialuisa Colombo
Nella concezione classica salute e malattia sono agli opposti; nella visione scientifico-professionale contemporanea delle professioni sanitarie, e in special modo della psicologia, l´opposto di salute è malessere anche se i confini fra i due stati non sono più cosi netti e definiti ma si sviluppano lungo un continuum in cui possono anche coesistere.
Il concetto di benessere nel corso degli anni ha subito numerose modifiche, che hanno condotto ad una visione del termine più ampia e completa, non più incentrata sull´idea di assenza di patologie, ma come uno stato complessivo di buona salute fisica, psichica e mentale.
Il benessere (ben – essere = "stare bene" o "esistere bene") è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell´essere umano e caratterizza la qualità della vita di ogni singola persona.
Comunemente il benessere viene percepito come una condizione di armonia tra uomo e ambiente, risultato di un processo di adattamento a molteplici fattori che incidono sullo stile di vita.
Il benessere psicologico è importante quanto quello fisico, tanto più che la mancanza del primo abbassa notevolmente le difese immunitarie rendendo l´individuo più esposto alle malattie e al Distress viceversa un fisico in salute può avere insita in sé una serenità spirituale in grado di incentivare le forze e di "favorire capacità di recupero" incredibili.
Il benessere psicologico migliora la qualità di vita e aiuta a prevenire possibili disagi nel rapporto con se stessi e con gli altri. La ricerca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza civile tra le persone esso permette di stare bene con se stessi e con gli altri, realizzare se stessi e raggiungere i propri obiettivi, prendere decisioni, risolvere difficoltà nelle relazioni e sapere affrontare gli eventi stressanti.
Il mese di ottobre è ormai da anni il mese del benessere psicologico che ha lo scopo di favorire appunto una visione del benessere non solo fisico del corpo ma anche della mente, della psiche proprio per promuovere il concetto "mens sana in corpore sano e viceversa corpore sano in mens sana"!
Detto questo però, non dobbiamo ricordarci del nostro benessere psicologico solo nel mese di ottobre ma ogni giorno è necessario ai fini del raggiungimento di un ottimale equilibrio psicofisico.
La promozione della salute è il processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla, offrendo a tutti le stesse opportunità e risorse per conseguire il massimo potenziale di salute possibile.
Il concetto classico di prevenzione ha una sua ragione d´essere quando si parla di "non insorgenza", "non prosecuzione" o "eliminazione" della Malattia; tuttavia, di pari passo con l´evoluzione del concetto di Salute che va a ridefinirsi scientificamente, culturalmente e socialmente come un più ampio "stato di benessere personale e relazionale" (Organizzazione Mondiale della Sanità), s´introduce anche quello di promozione della Salute, del benessere e della qualità della vita, a livello personale e relazionale.
La prevenzione intesa nel senso classico funziona solo quando è possibile collegare in un rapporto di causa-effetto lineare ed univoco un comportamento ad un altro, cosa spesso non perseguibile nell´ambito dei comportamenti a rischio, che sono invece da ricondurre ad un complesso insieme di fattori psicosociali interagenti.
Oggi è possibile è possibile distinguere tre livelli di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione primaria interviene sull´ "Incidenza", mira a evitare che la malattia insorga, dovrebbe operare anche in assenza di sintomi o disturbi conclamati, quindi sulle cause, sul fenomeno da prevenire, su famiglia, scuola, ambiente.
La prevenzione secondaria interviene sulla "prevalenza" e riguarda invece individui clinicamente sani che presentano alcune anomalie psichiche e/o comportamentali. Agisce precocemente, alla comparsa delle prime avvisaglie del malessere, quando compaiono piccole "screpolature" comportamentali. Lo strumento della prevenzione secondaria è la diagnosi precoce.
La prevenzione terziaria, agisce dopo che il male si è già conclamato, allora perché parliamo ancora di prevenzione? Perché interviene nel ridurre le "conseguenze" del disturbo, le recidive e la cronicizzazione. Si identifica con la riabilitazione e la prevenzione delle recidive, con la finalità del miglior reinserimento del malato nel contesto familiare e sociale.
dott/ssa Marialuisa Colombo