LA RUBRICA DI " KAIROS " - " LO SVILUPPO PSICOMOTORIO: IL CORPO PERCEPITO " DELLA DOTT/SSA MELODY BELVEDERE.
Il "corpo percepito": questa è la tappa psicomotoria successiva a quella del "corpo vissuto", di cui abbiamo largamente parlato nello scorso articolo.
Se fino ai 3 anni il bambino vive esperienze esplorative di tipo senso motorio effettuandole per prove ed errori, da quell´età fino ai 6 anni affronterà le esperienze tramite un lavoro di sensazione e percezione. Per percezione non intendiamo il semplice "sentire" dei sensi, ma piuttosto un processo di discriminazione degli stimoli ricevuti sia a livello propriocettivo (rispetto alla propria persona) sia a livello esterocettivo (rispetto all´ambiente). Le fase sarà quindi definita come percettivo motoria.
Grazie alle basi create durante il periodo del corpo vissuto, alla capacità di controllo tonico muscolare acquisita e dalla crescente capacità di percezione, le esperienze saranno vissute da ora in poi non più come impulsive (per prove ed errori), ma in maniera sempre più controllata.
A livello motorio il bambino svolgerà esperienze sempre più consapevoli e positive (salvo difficoltà psicomotorie) rispetto al rilassamento attivo (far finta di dormire, ecc.), rispetto a giochi di equilibrio e di coordinazione motoria (afferrare la palla se lanciata, lanciare la palla in un punto preciso, saltare liberamente e con consegna precisa, effettuare esperienze di dissociazione di movimenti, ecc.).
In questo periodo si sviluppa sempre più la motricità fine, essenziale per la buona riuscita delle esperienze grafiche. Il bambino afferrerà oggetti più o meno piccoli, manipolerà il cibo (mescolare, tagliare, versare) in modo abbastanza corretto, modellerà in modo sempre più preciso materiali morbidi e arriverà ad utilizzare le forbici finalizzandone l´utilizzo a ritagliare lungo linee precise (dopo i 4 anni). La prensione risulterà sempre più corretta e il bambino manipolerà penne, matite e colori di diverse dimensioni (partendo dalle più grosse alle più sottili) per scrivere su spazi man mano più piccoli.
A livello percettivo il bambino accresce in questo periodo in maniera esponenziale le proprie capacità: batte e riproduce un tempo (percezione temporale), riconosce lo spazio non più come privo di forme ma come ricco di particolari: sopra, sotto, fuori, dentro, vicino, lontano ed ancora, riuscirà a classificare (dopo i 4 anni) forme geometriche semplici (percezione spaziale), riconosce giorno e notte, mattina pomeriggio e sera, ieri oggi e domani, pian piano i giorni della settimana, mesi e anni. Riconosce le parti del corpo su di sé e su gli altri e riesce a rappresentarle (in rapporto all´età).
Per quanto concerne il linguaggio: individua l´oggetto e riesce a rappresentarlo mentalmente, costruisce le prime frasi grammaticalmente corrette (2-4 anni), si passa dall´esperienza concreta fatta con l´oggetto alla verbalizzazione delle qualità che appartengono all´oggetto.
Il pensiero è più costruito: i bambini dai 3 anni in poi lavorano mentalmente per associazioni semplici, raccontano storie e le inventano, cominciano i giochi di ruolo ( "facciamo finta che..", "giochiamo al...", ecc.), ricorda a memoria canzoncine e filastrocche.
La capacità di percezione di orientamento spaziale, di orientamento temporale e spazio-temporale, quelle motorie di controllo tonico, di coordinazione oculo-manuale, di motricità fine e l´ampliarsi della capacità di associazione e del vocabolario sono alla base delle attività scolastiche, soprattutto quelle di letto-scrittura.
In questo senso la psicomotricità funzionale lavora sia a livello preventivo che a livello abilitativo per le difficoltà di apprendimento nonché a livello del potenziamento di tali capacità.
Come detto precedentemente, le tappe non sono fisse e il range di età è variabile da bambino a bambino. Un ritardo o una lieve difficoltà non necessariamente sono sintomo di una patologia propriamente detta.
Il prossimo articolo sarà dedicato alla fase successiva, quella del " corpo rappresentato ".
Dott.ssa Melody Belvedere
Se fino ai 3 anni il bambino vive esperienze esplorative di tipo senso motorio effettuandole per prove ed errori, da quell´età fino ai 6 anni affronterà le esperienze tramite un lavoro di sensazione e percezione. Per percezione non intendiamo il semplice "sentire" dei sensi, ma piuttosto un processo di discriminazione degli stimoli ricevuti sia a livello propriocettivo (rispetto alla propria persona) sia a livello esterocettivo (rispetto all´ambiente). Le fase sarà quindi definita come percettivo motoria.
Grazie alle basi create durante il periodo del corpo vissuto, alla capacità di controllo tonico muscolare acquisita e dalla crescente capacità di percezione, le esperienze saranno vissute da ora in poi non più come impulsive (per prove ed errori), ma in maniera sempre più controllata.
A livello motorio il bambino svolgerà esperienze sempre più consapevoli e positive (salvo difficoltà psicomotorie) rispetto al rilassamento attivo (far finta di dormire, ecc.), rispetto a giochi di equilibrio e di coordinazione motoria (afferrare la palla se lanciata, lanciare la palla in un punto preciso, saltare liberamente e con consegna precisa, effettuare esperienze di dissociazione di movimenti, ecc.).
In questo periodo si sviluppa sempre più la motricità fine, essenziale per la buona riuscita delle esperienze grafiche. Il bambino afferrerà oggetti più o meno piccoli, manipolerà il cibo (mescolare, tagliare, versare) in modo abbastanza corretto, modellerà in modo sempre più preciso materiali morbidi e arriverà ad utilizzare le forbici finalizzandone l´utilizzo a ritagliare lungo linee precise (dopo i 4 anni). La prensione risulterà sempre più corretta e il bambino manipolerà penne, matite e colori di diverse dimensioni (partendo dalle più grosse alle più sottili) per scrivere su spazi man mano più piccoli.
A livello percettivo il bambino accresce in questo periodo in maniera esponenziale le proprie capacità: batte e riproduce un tempo (percezione temporale), riconosce lo spazio non più come privo di forme ma come ricco di particolari: sopra, sotto, fuori, dentro, vicino, lontano ed ancora, riuscirà a classificare (dopo i 4 anni) forme geometriche semplici (percezione spaziale), riconosce giorno e notte, mattina pomeriggio e sera, ieri oggi e domani, pian piano i giorni della settimana, mesi e anni. Riconosce le parti del corpo su di sé e su gli altri e riesce a rappresentarle (in rapporto all´età).
Per quanto concerne il linguaggio: individua l´oggetto e riesce a rappresentarlo mentalmente, costruisce le prime frasi grammaticalmente corrette (2-4 anni), si passa dall´esperienza concreta fatta con l´oggetto alla verbalizzazione delle qualità che appartengono all´oggetto.
Il pensiero è più costruito: i bambini dai 3 anni in poi lavorano mentalmente per associazioni semplici, raccontano storie e le inventano, cominciano i giochi di ruolo ( "facciamo finta che..", "giochiamo al...", ecc.), ricorda a memoria canzoncine e filastrocche.
La capacità di percezione di orientamento spaziale, di orientamento temporale e spazio-temporale, quelle motorie di controllo tonico, di coordinazione oculo-manuale, di motricità fine e l´ampliarsi della capacità di associazione e del vocabolario sono alla base delle attività scolastiche, soprattutto quelle di letto-scrittura.
In questo senso la psicomotricità funzionale lavora sia a livello preventivo che a livello abilitativo per le difficoltà di apprendimento nonché a livello del potenziamento di tali capacità.
Come detto precedentemente, le tappe non sono fisse e il range di età è variabile da bambino a bambino. Un ritardo o una lieve difficoltà non necessariamente sono sintomo di una patologia propriamente detta.
Il prossimo articolo sarà dedicato alla fase successiva, quella del " corpo rappresentato ".
Dott.ssa Melody Belvedere