" LO SVILUPPO PSICOMOTORIO : IL CORPO RAPPRESENTATO " DELLA DOTT/ SSA MELODY BELVEDERE.
Nel corso dei precedenti articoli abbiamo argomentato due delle tappe dello sviluppo psicomotorio della persona: "corpo vissuto" e "corpo percepito".
Il compimento di queste fasi fa da substrato all´ultima: "il corpo rappresentato".
Orientativamente questa fase ha inizio intorno ai 6 anni e fine verso i 12.
Il bambino che, in questo periodo della propria vita, compie le esperienze in modo più cosciente, le discrimina e che ormai controlla il proprio aggiustamento rispetto ad esse, acquista la capacità di "Rappresentazione Mentale".
Rappresentare mentalmente un´esperienza, un´azione, vuol dire riprodurla nella propria mente pur non svolgendola "fisicamente": vuol dire interiorizzarla.
È facile dedurre come essa sia una competenza che può essere acquisita solo dopo un percorso psicomotorio che fino ad allora è stato funzionale. Poniamo un semplice esempio: se un bambino nota per la prima volta la pentola sul fuoco, prima di rappresentare mentalmente che se la tocca si brucia, deve dapprima sperimentarlo (corpo vissuto) e poi riprovare per discriminare la sensazione (corpo percepito). Solo a quel punto interiorizzerà e potrà rappresentare mentalmente che toccare una pentola bollente brucia.
In questa fase il bambino acquisisce quella che tra tutte le funzioni operative caratterizza il fare adulto: l´aggiustamento cognitivo. Ogni azione non sarà più svolta per prove ed errori, ma verrà programmata mentalmente.
L´acquisizione della rappresentazione mentale permetterà per esempio al bambino di interiorizzare il simbolo grafico corrispondente ad una lettera o ad un numero, il corrispondente grafema (simbolo grafico) ad un dato fonema (suono corrispondente alla lettera), per esempio nei casi in cui di deve scrivere sotto dettatura, e viceversa.
Il bambino intorno ai 6 anni comincerà a interiorizzare la propria dominanza (destra e sinistra) e acquisirà capacità di lateralizzazione (riconoscere la propria destra e la sinistra), di gestione dello spazio orientato (la destra e la sinistra rispetto agli altri) e la gestione dello spazio rispetto al tempo.
Sarà in grado di riprodurre graficamente o attraverso movimenti del corpo (battito di mani per esempio) le strutture ritmiche di una musica (pulsazione, sdoppiamento e cellula ritmica) dopo averla ascoltata. Questa capacità sarà fondamentale per tenere il tempo durante la lettura di un testo.
Il bambino imparerà a leggere e a scrivere e queste azioni diventeranno man mano un automatismo.
Ed ancora, gli sport (in realtà le azioni in genere) verranno svolti in maniera diversa. Le azioni oramai automatiche verranno programmate, studiate ed effettuate nei tempi, negli spazi e nei modi che il bambino crede più funzionali, grazie all´acquisizione del cosiddetto spazio proiettivo (ovvero immaginare da un altro punto di vista). Ciò è possibile perché anche la percezione del proprio corpo e dei segmenti che lo strutturano è più cosciente.
Avere una migliore coscienza di ciò getterà le basi per la fase adolescenziale che comincerà dopo 12 anni. In questa fase le funzioni biologiche sessuali modificheranno in qualche modo quelle che sono le funzioni mentali e le funzione di relazione cambiando la percezione visiva e sensoriale di sé.
In questo senso la psicomotricità funzionale lavora sia a livello preventivo che a livello abilitativo, ponendosi come un valido supporto per la strutturazione di questa delicatissima fase.
Come detto precedentemente, le tappe non sono fisse e il range di età è variabile da bambino a bambino. Un ritardo o una lieve difficoltà non necessariamente sono sintomo di una patologia propriamente detta.
Alla prossima lettura!
dott/ssa Melody Belvedere
Il compimento di queste fasi fa da substrato all´ultima: "il corpo rappresentato".
Orientativamente questa fase ha inizio intorno ai 6 anni e fine verso i 12.
Il bambino che, in questo periodo della propria vita, compie le esperienze in modo più cosciente, le discrimina e che ormai controlla il proprio aggiustamento rispetto ad esse, acquista la capacità di "Rappresentazione Mentale".
Rappresentare mentalmente un´esperienza, un´azione, vuol dire riprodurla nella propria mente pur non svolgendola "fisicamente": vuol dire interiorizzarla.
È facile dedurre come essa sia una competenza che può essere acquisita solo dopo un percorso psicomotorio che fino ad allora è stato funzionale. Poniamo un semplice esempio: se un bambino nota per la prima volta la pentola sul fuoco, prima di rappresentare mentalmente che se la tocca si brucia, deve dapprima sperimentarlo (corpo vissuto) e poi riprovare per discriminare la sensazione (corpo percepito). Solo a quel punto interiorizzerà e potrà rappresentare mentalmente che toccare una pentola bollente brucia.
In questa fase il bambino acquisisce quella che tra tutte le funzioni operative caratterizza il fare adulto: l´aggiustamento cognitivo. Ogni azione non sarà più svolta per prove ed errori, ma verrà programmata mentalmente.
L´acquisizione della rappresentazione mentale permetterà per esempio al bambino di interiorizzare il simbolo grafico corrispondente ad una lettera o ad un numero, il corrispondente grafema (simbolo grafico) ad un dato fonema (suono corrispondente alla lettera), per esempio nei casi in cui di deve scrivere sotto dettatura, e viceversa.
Il bambino intorno ai 6 anni comincerà a interiorizzare la propria dominanza (destra e sinistra) e acquisirà capacità di lateralizzazione (riconoscere la propria destra e la sinistra), di gestione dello spazio orientato (la destra e la sinistra rispetto agli altri) e la gestione dello spazio rispetto al tempo.
Sarà in grado di riprodurre graficamente o attraverso movimenti del corpo (battito di mani per esempio) le strutture ritmiche di una musica (pulsazione, sdoppiamento e cellula ritmica) dopo averla ascoltata. Questa capacità sarà fondamentale per tenere il tempo durante la lettura di un testo.
Il bambino imparerà a leggere e a scrivere e queste azioni diventeranno man mano un automatismo.
Ed ancora, gli sport (in realtà le azioni in genere) verranno svolti in maniera diversa. Le azioni oramai automatiche verranno programmate, studiate ed effettuate nei tempi, negli spazi e nei modi che il bambino crede più funzionali, grazie all´acquisizione del cosiddetto spazio proiettivo (ovvero immaginare da un altro punto di vista). Ciò è possibile perché anche la percezione del proprio corpo e dei segmenti che lo strutturano è più cosciente.
Avere una migliore coscienza di ciò getterà le basi per la fase adolescenziale che comincerà dopo 12 anni. In questa fase le funzioni biologiche sessuali modificheranno in qualche modo quelle che sono le funzioni mentali e le funzione di relazione cambiando la percezione visiva e sensoriale di sé.
In questo senso la psicomotricità funzionale lavora sia a livello preventivo che a livello abilitativo, ponendosi come un valido supporto per la strutturazione di questa delicatissima fase.
Come detto precedentemente, le tappe non sono fisse e il range di età è variabile da bambino a bambino. Un ritardo o una lieve difficoltà non necessariamente sono sintomo di una patologia propriamente detta.
Alla prossima lettura!
dott/ssa Melody Belvedere