MARINA DI MODICA - SI E´ SPENTO PEPPE DRAGO, PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA, SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA PRIMA E AGLI ESTERI DOPO.
Peppe Drago è morto poche ore fa al Maggiore di Modica dopo una lunga malattia. Avrebbe compiuto 61 anni il 29 settembre prossimo. Nativo di Scicli, modicano di adozione, ha rivestito prestigiose cariche istituzionali e di partito, segnando un´epoca della storia recente locale e nazionale. Sindaco di Modica, consigliere provinciale, assessore regionale e Presidente della Regione siciliana, deputato nazionale e sottosegretario alla difesa nel primo governo Berlusconi e agli esteri nel terzo governo guidato dal Cavaliere. Socialista, aderisce al CCD di Pierferdinando Casini subito dopo la tempesta di Tangentopoli che cancellò il partito di Bettino Craxi. Arriverà ad occupare, nel 1999, la carica di vice segretario nazionale del partito centrista.
Ne uscirà nel 2010, dopo essere entrato in polemica con Casini, fondando il PID con Saverio Romano. La sua controversa uscita di scena avverrà con le dimissioni da Deputato nazionale il 9 novembre 2010, in seguito al noto procedimento giudiziario riguardante l´utilizzo senza rendiconto dei fondi riservati al Presidente della Regione e della relativa pena accessoria dell´interdizione temporanea dai pubblici uffici.
Un´uscita di scena che non avrebbe meritato, figlia di una "patologia eversiva" che ha caratterizzato gli ultimi decenni di storia italiana. La scomparsa di Peppe Drago è un´occasione di riflessione sull´enorme difficoltà in questo nostro Paese a tenere il conto dei torti e a conservare la memoria di chi, probabilmente, quei torti non meritava.
Rimane il ricordo del politico di razza, della sua meritoria e incessante azione che diede una decisiva spinta alla realizzazione del cosiddetto modello Ragusa e allo sviluppo del sud est siciliano in anni di grande crescita e benessere. Dell´uomo ricordiamo la tenacia e la forza dimostrate in ogni momento e in ogni aspetto della vita: dall´ascesa alla caduta, dalle gioie che ha conosciuto, ai dolori terribili che la vita gli ha riservato.
Alla famiglia Drago vanno le nostre sentite condoglianze.
Ernesto Girlando
Ne uscirà nel 2010, dopo essere entrato in polemica con Casini, fondando il PID con Saverio Romano. La sua controversa uscita di scena avverrà con le dimissioni da Deputato nazionale il 9 novembre 2010, in seguito al noto procedimento giudiziario riguardante l´utilizzo senza rendiconto dei fondi riservati al Presidente della Regione e della relativa pena accessoria dell´interdizione temporanea dai pubblici uffici.
Un´uscita di scena che non avrebbe meritato, figlia di una "patologia eversiva" che ha caratterizzato gli ultimi decenni di storia italiana. La scomparsa di Peppe Drago è un´occasione di riflessione sull´enorme difficoltà in questo nostro Paese a tenere il conto dei torti e a conservare la memoria di chi, probabilmente, quei torti non meritava.
Rimane il ricordo del politico di razza, della sua meritoria e incessante azione che diede una decisiva spinta alla realizzazione del cosiddetto modello Ragusa e allo sviluppo del sud est siciliano in anni di grande crescita e benessere. Dell´uomo ricordiamo la tenacia e la forza dimostrate in ogni momento e in ogni aspetto della vita: dall´ascesa alla caduta, dalle gioie che ha conosciuto, ai dolori terribili che la vita gli ha riservato.
Alla famiglia Drago vanno le nostre sentite condoglianze.
Ernesto Girlando