MODICA - IERI SERA AL " GARIBALDI " LA PRIMA GIORNATA DEL VI CERTAMEN MUTYCENSE
Il Teatro " Garibaldi " ha ospitato ieri sera il primo appuntamento pubblico del " Certamen mutycense ", giunto alla sesta edizione, dopo la sua istituzione a opera del preside Girolamo Piparo e dei docenti Vincenza Sigona e Michele Blandino nel 2011.
Il Certamen ha registrato la presenza, quest´anno, di 130 studenti, provenienti da licei classici di tutta Italia, dal " Massimo "di Roma al " Canova " di Treviso fino ad arrivare all´ " Umberto I " di Ragusa.
Nella mattinata di ieri si sono concluse le correzioni degli elaborati e oggi, 16 aprile, presso l´auditorium " Pietro Floridia " saranno proclamati i vincitori.
Il preside Carrubba ha ringraziato l´amministrazione comunale di Modica, che ha ospitato studenti e docenti in diverse strutture ricettive della città: in particolare il sindaco Abbate ha manifestato, con l´assessore alla Cultura, Orazio Digiacomo, piena disponibilità, anche per le prossime edizioni del Certamen.
La serata ha registrato i preziosi interventi di tre intellettuali di grande spessore, come il latinista Gian Biagio Conte, docente a Pisa, che ha fatto un excursus interessantissimo sulle biblioteche private e pubbliche nel tempo, da quella di Alessandria ( 700.000 volumi )a Cesare, che commissionò a Varrone una grande biblioteca, ad Asinio Pollione, che nel 39 a.c. istituì la prima biblioteca pubblica a Roma, esempio presto seguito da Augusto, con una biblioteca sul Palatino.Il prof. Conte si è ampiamente soffermato sul significato di " volumina " ( i rotoli di papiro ), di libri e di codici, introdotti dal Cristianesimo. I costi di queste opere erano elevatissimi: tanto per fare un esempio Francesco Petrarca preferì, come dono del padre, un codice miniato da Simone Martini e riguardante Virgilio al posto di un appartamento ad Avignone.
Eva Cantarella e Marco Formisano si sono soffermati sulle differenze, sottolineate da Umberto Eco, tra bibliofilo, blibliomane e bibliocasta, sugli esempi offerti da Catullo, Orazio e Marziale, nonchè sulla biblioteca ideale, suggerita sempre da Umberto Eco.
Il " Duo Akkorda " ( Francesca Guccione e Gianni Amore ) hanno allietato la serata con esecuzione di violino e fisarmonica, mentre il giovane vittoriese Gianluca Vindigni, vincitore di certamina a livello nazionale, è stato chiamato come testimone dell´amore e della dedizione alla lingua di Cicerone.
Il Certamen ha registrato la presenza, quest´anno, di 130 studenti, provenienti da licei classici di tutta Italia, dal " Massimo "di Roma al " Canova " di Treviso fino ad arrivare all´ " Umberto I " di Ragusa.
Nella mattinata di ieri si sono concluse le correzioni degli elaborati e oggi, 16 aprile, presso l´auditorium " Pietro Floridia " saranno proclamati i vincitori.
Il preside Carrubba ha ringraziato l´amministrazione comunale di Modica, che ha ospitato studenti e docenti in diverse strutture ricettive della città: in particolare il sindaco Abbate ha manifestato, con l´assessore alla Cultura, Orazio Digiacomo, piena disponibilità, anche per le prossime edizioni del Certamen.
La serata ha registrato i preziosi interventi di tre intellettuali di grande spessore, come il latinista Gian Biagio Conte, docente a Pisa, che ha fatto un excursus interessantissimo sulle biblioteche private e pubbliche nel tempo, da quella di Alessandria ( 700.000 volumi )a Cesare, che commissionò a Varrone una grande biblioteca, ad Asinio Pollione, che nel 39 a.c. istituì la prima biblioteca pubblica a Roma, esempio presto seguito da Augusto, con una biblioteca sul Palatino.Il prof. Conte si è ampiamente soffermato sul significato di " volumina " ( i rotoli di papiro ), di libri e di codici, introdotti dal Cristianesimo. I costi di queste opere erano elevatissimi: tanto per fare un esempio Francesco Petrarca preferì, come dono del padre, un codice miniato da Simone Martini e riguardante Virgilio al posto di un appartamento ad Avignone.
Eva Cantarella e Marco Formisano si sono soffermati sulle differenze, sottolineate da Umberto Eco, tra bibliofilo, blibliomane e bibliocasta, sugli esempi offerti da Catullo, Orazio e Marziale, nonchè sulla biblioteca ideale, suggerita sempre da Umberto Eco.
Il " Duo Akkorda " ( Francesca Guccione e Gianni Amore ) hanno allietato la serata con esecuzione di violino e fisarmonica, mentre il giovane vittoriese Gianluca Vindigni, vincitore di certamina a livello nazionale, è stato chiamato come testimone dell´amore e della dedizione alla lingua di Cicerone.