MODICA - IL COLLEGIO DEI REVISORI FA RILEVARE AL SINDACO ABBATE DIVERSE CONTESTAZIONI

Dal Collegio dei revisori dei conti
TRE CONTESTAZIONI
ALL´AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il Collegio dei revisori dei conti, il 6 maggio scorso, ha contestato alcune violazioni contabili all´Amministrazione comunale di Modica. La contestazione è avvenuta mediante tre lettere dirette al Segretario Generale, all´Assessore al bilancio, al Responsabile del settore finanziario, al Presidente del Consiglio e al Sindaco. A queste violazioni si connette un probabile danno erariale che dovrà, in qualche modo, essere precisato.
Le tre lettere sono state protocollate ai numeri 19, 20 e 21, del 6 maggio 2015.
La prima di esse, la n. 19, riguarda l´acquisto di un´auto di cui l´opposizione si è occupata due o tre settimane fa. Fu la consigliera Ivana Castello del Pd ad allertare il Collegio dei revisori e la Segretaria generale. Si tratta di una lancia delta vecchia di quattro anni, destinata a trasportare, così si disse formalmente, persone disabili. Il prezzo pagato fu di 10.000 €. L´auto, però, si vede spesso in giro, ma di disabili non c´è nemmeno l´ombra. Probabilmente serve per gli spostamenti degli assessori e del sindaco. Il ragionamento dei revisori è sintetizzabile in tre battute:
1°. l´Amministrazione comunale, non avendo approvato il bilancio di previsione 2015, è in esercizio provvisorio;
2°. in esercizio provvisorio si può agire in dodicesimi: il che significa che l´auto non potrebbe comprarsi se si dovesse imputare ai capitoli interessati per legge;
3°. l´importo è stato imputato ad un capitolo (di spesa corrente) errato.
Ravvisano, per ciò, una irregolarità contabile con probabile danno erariale, violazione di legge e responsabilità personale del dirigente (o facente funzioni). A carico di costui scatterebbe anche l´illecito disciplinare.
La seconda lettera è dello stesso tenore. L´Amministrazione ha deliberato di attribuire ad alcune televisioni locali la somma di 20.000 € per diffondere notizie e comunicati sull´attività comunale. I revisori ritengono che erogare tale somma costituisca un illecito per quattro ragioni:
- perché gravata sul capitolo delle spese postali, stampati e varie, che nulla ha a che fare con la comunicazione istituzionale (in altre parole perché il capitolo di imputazione della spesa è errato);
- perché l´importo supera i dodicesimi ammessi per legge;
- perché per le comunicazioni istituzionali esistono i giornalisti assunti e pagati dal Comune;
- perché ai sensi dell´articolo 6, comma 8, del D.L. n. 78/2010 il Comune avrebbe potuto spendere non più del 20% della spesa sostenuta nel 2009.
Anche in questo caso il Collegio ravvisa la violazione di legge, l´irregolarità contabile, l´illecito disciplinare, la responsabilità per danno erariale. Potrebbe ravvisarsi, secondo la consigliera Ivana Castello, anche l´eccesso di potere.
La terza lettera, infine, riguarda alcune spese d´importo sensibile compiute dal Sindaco per la partecipazione all´Expo di Milano. Si tratta di 183.000 € che non potevano essere impegnate perché:
1°. in esubero rispetto ai dodicesimi impegnabili per legge;
2°. imputati ad un capitolo errato. Avrebbero dovuto essere gravati sul capitolo «Spese per fiere, mostre e mercati - Expo 2015» in dodicesimi dell´importo 2014, che era di 30.000 €, e sono stati, invece, imputati su un capitolo affatto diverso;
3°. anche ad ammettere che una tale spesa possa rientrare tra quelle effettuabili, il suo importo supera abbondantemente il massimo ammesso ai sensi dell´articolo 163, comma 5, del Tuel.
Di tale andazzo amministrativo alcuni consiglieri si sono lamentati, ma la materia è specialistica e può essere aggredita solo da pochi. La Castello, che ne è specialista, è la più indignata. Si domanda quale sia la formazione di questo sindaco che amministra il Comune senza tener conto delle leggi. Chi sono, si chiede, i responsabili dei servizi che si prestano a queste operazioni? Il sindaco, ha scritto la Castello, si rende conto che la gente versa in stato di abbandono, preda di una crisi determinata dal suo stesso modo di far politica? Si rende conto che un Comune ´delicato´ come Modica va governato nel rispetto delle leggi di contabilità, perché solo le leggi (e nemmeno tutte) possono costituire un baluardo contro la crisi e l´incoscienza dell´ultimo arrivato? L´amministratore di un Comune, ma qualunque amministratore del bene pubblico, deve governare rispettando le leggi e senza mai cedere alla tentazione di poter fare tutto. Risponda, oggi, egli, il sindaco, a questa domanda, incalza la Castello: ritiene che sia nella legalità colui che omette, deliberatamente, di rispettare le leggi? Ritiene che sia degno di governare colui che induce gli impiegati, magari con un filo di prepotenza, o intimidendoli attraverso l´uso dell´autorità, ad eludere norme imperative? #