MODICA - IL PD INTERVIENE SUL TEMPO PIENO A RISCHIO A SCUOLA
Modica lì 03.05.19
Scuola: Tempo pieno a rischio
Con l’ultimo mese di scuola è arrivato il tempo dei bilanci.
L’amministrazione comunale è sempre stata attenta alle varie esigenze della scuola ma, a nostro modesto avviso, ha spesso peccato di presunzione accelerando processi che invece hanno bisogno d’idonei strumenti. Con il recente proclama del Sindaco sulle somme destinate dal bilancio comunale al mondo della scuola, l’anno scolastico si chiude con molte buone intenzioni che somigliano spesso a quelle dei bambini che attendono Babbo Natale: certi di garantire ogni buona azione a condizione che il regalo sarà spacchettato la sera di Natale. Ma caro Sindaco le sue promesse, se non supportate da azioni concrete, rischiano di restare solo buone intenzioni.
Una delle novità più importanti che attendono con trepidazione alunni e genitori è certamente il tempo pieno nella scuola primaria. Millantato, garantito e spinto dall’amministrazione, molti pensano che sia “cosa fatta”. Tuttavia i sogni spesso durano una sola notte e il rischio di risvegliarci a settembre con un nulla di fatto è probabile.
Pur convinti che il tempo pieno a scuola sia un’occasione irrinunciabile, riteniamo, infatti, che le azioni dell’amministrazione siano prive di supporto e fondamento.
Alcuni dubbi restano e li sottoponiamo alla pubblica attenzione.
L’enfatizzato “filo-diretto” tra il sig. Sindaco e l’assessore Lagalla è supportato da delibere regionali che garantiranno il tempo pieno nelle scuole Modicane? Fonti sindacali, e non le “terroristiche affermazioni di quelli del PD” (usando i termini del sindaco), ritengono che le assunzioni programmate non riusciranno a garantire neanche la sostituzione dei pensionamenti, altro che l’ampliamento del tempo scuola.
Nelle varie strutture scolastiche sono stati identificati locali idonei per essere adibiti a mensa scolastica? Oppure gli alunni dovranno utilizzare locali fatiscenti che non garantiscono idonee condizioni igienico-sanitarie?
Sono state ampliate le voci di bilancio che dovranno coprire i pasti degli alunni e quelli per la contrattazione integrativa decentrata del personale ATA che dovrà garantire la distribuzione dei pasti (diritti da garantire e non un “accontentare le loro richieste”) ma a parte scrivere numeri su un libro dei sogni, la necessaria liquidità per pagare ci sarà? E se c’è, perché allora tutti gli arretrati dei dipendenti delle cooperative e di tutto il mondo delle ditte fornitrici di servizi che gravita attorno alle asfittiche casse del Comune non sono stati ancora pagati?
E ancora, riteniamo opportuno ricordare che il DPR 89/2009 (art 9 c 7) stabilisce “ Le classi a tempo pieno sono attivate, a richiesta delle famiglie, in conformità a specifico progetto formativo integrato e delle disponibilità di organico assegnato all’istituto, nonché in presenza delle necessarie strutture e servizi”. L’azione propagandistica del Sindaco non supportata dagli organici (insegnanti e personale ATA) rischia di rimanere una bella favola o, peggio ancora, una “tegola a caduta libera” sulla testa dei dirigenti scolastici che dovranno tirare una coperta già troppo corta per realizzare il tempo pieno assicurato dal Sindaco.
Altra questione degna di nota è la consegna della sede scolastica di via Garibaldi. Da qualche tempo i lavori affidati alla “Protezione Civile” procedono a singhiozzo con rallentamenti e accelerazioni. A noi risulta che da marzo i locali sono stati consegnati al Comune per ultimare l’affidamento all’Istituzione scolastica. Ad oggi tutto sembra fermo all’ennesimo “pit stop”. Sorge il dubbio che dopo mesi di silenzio soporifero ci si risvegli nel caldo estivo costringendo l’istituzione scolastica a un “trasferimento lampo” che comporterà disagi e un’approssimata sistemazione col rischio di compromettere l’uso adeguato dei nuovi locali. Il trasferimento dovrà essere organizzato tempestivamente adeguando norme di sicurezza, accertamento delle utenze (tra cui linea telefonica e internet), istallazione di strumenti tecnologici e non (LIM, Lavagne, banchi, cattedre).
Caro Sindaco mostri buon senso: non si gioca a far campagna elettorale sulla pelle di alunni, genitori e insegnanti che incantati dalle sue promesse rischiano di svegliarsi da un sogno promesso e impossibile da realizzare. La scuola è un’istituzione seria e come tale va trattata. Le chiediamo di interessarsi con serietà e dedizione alla questione perché l’illusione svanisce, le lacrime e le ferite restano.
Partito Democratico di Modica