MODICA - INTERROGAZIONE DI IVANA CASTELLO ( PD ) AL SINDACO SUI DEBITI ENEL
Al Sindaco
P.c. Al Presidente del Consiglio
Oggetto: Debiti Enel e avanzo di amministrazione: interrogazione
Gentile Sindaco,
la sua Amministrazione ha approvato, ad oggi, tre consuntivi: quelli degli esercizi 2013, 2014 e 2015. Mi accingo ad esaminare alcune manovre della spesa per consumi di elettricità compiute negli ultimi due anni. Non tratterò del 2013 perché i relativi oneri furono, a suo tempo, per la maggior parte, transatti. Farò riferimento ai consumi annui previsti dal responsabile di settore sulla base della spesa registrata nell´anno precedente. Potrebbe obiettarmi che avrei dovuto fare riferimento alla spesa effettiva come risulta dalle fatture, ma da un fugace sguardo alle numerose carte mi sono resa conto che si tratta di un limite a suo favore, perché gli importi di cui parlo sono più bassi di quelli fatturati. Ad ogni buon conto avrà modo di contestare sui documenti ogni mia affermazione. Per qualunque eventualità le prometto che analizzerò le fatture in una prossima interrogazione.
Il Comune si dota di energia elettrica attraverso tre fornitori:
- l´Enel Energia SpA;
- l´Eni SpA, divisione gas & power;
- l´Enel Sole srl, per piccole forniture.
Considerata la modesta entità delle forniture di Enel Sole, terrò conto solo dei consumi in capo alle prime due fornitrici. Le fasi attraverso cui si articola il processo di spesa partono dalla segnalazione del responsabile dell´XI settore e si concludono col pagamento. Nel 2014 abbiamo avuto, relativamente ai consumi Enel, a fronte di una spesa effettiva di 3.605.412,25 euro, una previsione di 2.000.000,00, un impegno di 1.998.644,53 e un pagamento di soli 11.752,39 euro. La differenza tra la spesa effettivamente sostenuta e quella impegnata (3.605.412,25 - 1.998.644,53) 1.606.767,72, costituisce «debito fuori bilancio».
Relativamente alla fornitura Eni, sempre nel 2014, l´importo dell´energia consumata è stato di 1.092.398,88 euro. In bilancio, però, ad arte è stato previsto un consumo di 800.000,00 euro, accompagnato da un impegno di pari importo. A fine esercizio l´Eni non ha ricevuto un centesimo. Anche in questo caso, la differenza tra la somma impegnata e il costo effettivo (1.092.398,88 – 800.000,00), 292.398,88 euro, è divenuto «debito fuori bilancio».
Attraverso la manovra della sola spesa per energia elettrica, in conclusione, la sua Amministrazione ha determinato, in un anno, un debito fuori bilancio di (1.606.767,72 + 292.398,88) 1.899.166,60 euro. Da esso è scaturito un «avanzo fittizio di amministrazione» dello stesso importo. Se consideriamo, infine, che il 2014 si è chiuso con un avanzo di 4.534.051,24 euro, non può non osservarsi come quasi metà del suo importo sia nato da una furbata compiuta manovrando la spesa per energia elettrica.
Lo stesso tipo di manovra ha permesso, all´ente, di rispettare il patto di stabilità che, altrimenti, sarebbe stato, anche formalmente, disatteso. Basta, infatti, sommare alla voce «impegni titolo primo», nella tabella di verifica del Patto, la quota del debito fuori bilancio, per dimostrare l´inadempimento dell´ente. La relazione del collegio dei revisori (prot. 51771 del 6 novembre 2015, pag. 22) le è stata, involontariamente, di supporto.
Esaminiamo il 2015, la cui logica contabile è identica.
Il costo delle forniture di Enel Energia SpA è identico a quello degli anni precedenti: 3.605.412,25 euro. Anche in questo caso ha avuto luogo il solito trucco. Si è previsto un costo di 1.532.537,71 euro anziché quello reale di 3.605.412,25; si è impegnato a consuntivo 1.432.537,71 e si è costituito un debito fuori bilancio di (3.605.412,25 - 1.431.071,71) 2.172.874,54 euro. Anche in questo caso la somma pagata per l´intero anno rispetto al costo sostenuto è stata, a dir poco, ridicola: 1.464,00 euro.
Esaminiamo, infine, il debito contratto, nello stesso 2015, verso Eni SpA. Assumiamo il consumo effettivo pari a quello dell´anno precedente: 1.092.398,88 euro. Sul piano previsionale è stata posta una cifra irrisoria: 46.764,08; la stessa somma è stata impegnata. A fine anno è stato pagato un acconto di 20.628,30 euro. Il debito fuori bilancio, per tanto, si è attestato intorno ad (1.092.398,88 - 46.764,08) 1.045.634,80 euro.
Complessivamente l´avanzo fittizio delle due sole poste energetiche, nel 2015, è stato pari a (2.172.874,54 + 1.045.634,80) 3.218.509,34 euro. Anche in questo caso l´operazione ha consentito di rispettare l´obiettivo del patto di stabilità che, altrimenti, sarebbe stato disatteso. E´ sufficiente, infatti, sommare alla voce «spese finali», nella tabella di verifica del Patto, la quota del debito fuori bilancio, per dimostrare il mancato raggiungimento dell´obiettivo. Anche su questo versante la relazione del collegio dei revisori (prot. 68369 del 30 dicembre 2016, pag. 15) è stata di supporto.
Riassumiamo. Nei due anni i consumi energetici ammontano, complessivamente, a 9.395.622,26 euro. Di essi sono stati pagati 33.846,69 euro e sono rimasti, formalmente, a pagare 4.277.839,5 euro. Ciò ha determinato: 1) la formazione di 5.117.675,94 euro di debiti fuori bilancio; 2) il raggiungimento di due avanzi fittizi di amministrazione: 4.534.051,24 nel 2014 e 6.580.001,14 nel 2015. Tali avanzi si contrarrebbero a 2.634.884,42 e a 3.361.491,80 se si tenesse conto dei due debiti fuori bilancio; 3) il rispetto del patto di stabilità.
Consumi, previsioni, impegni, importi pagati, residui da pagare e debiti fuori bilancio negli anni 2914 e 2015
Previsioni e risultati d´esercizio
Fornitore
2014
Tot. 2014
2015
Tot. 2015
Tot. biennio
(2014-2015)
a
Spesa effettiva
Enel
3.605.412,25
4.697.811,13
3.605.412,25
4.697.811,13
9.395.622,26
Eni
1.092.398,88
1.092.398,88
b
Previsione
Enel
2.000.00900000,00
2.800.000,00
1.532.537,71
1.579.301,79
4.379.301,79
Eni
800.000,00
46.764,08
c
Impegno
Enel
1.998.644,53
2.798.644,53
1.432.537,71
1.479.301,79
4.277.9456,32
Eni
800.000,00
46.764,08
d
Importo pagato
Enel
11.752,39
11.752,39
1.464,00
22.092,30
33.844,69
Eni
0,00
20.628,30
a-d
Residuo da pagare
4.686.058,74
4.675.718,83
9.361.777,57
a-c
Debito fuori
bilancio
1.899.166,60
3.218.509,34
5.117.675,94
A questo punto qualche quesito è inevitabile:
- perché un sindaco ha necessità di creare un avanzo fittizio di amministrazione? Ritiene che compia un servizio o un danno alla collettività cittadina?
- se l´avanzo di amministrazione esisteva effettivamente, perché non ha pagato i debiti verso l´Enel?
- i debiti fuori bilancio che le ho indicato, sono stati mai riconosciuti dal Consiglio comunale? E se no, perché?
- le sembra onesto anteporre le sue ambizioni personali al governo della città?
- ha letto l´articolo 31, comma 31, della legge 12 novembre 2011, n. 183, secondo cui qualora le Sezioni Giurisdizionali della Corte dei conti accertino che:
«il rispetto del patto di stabilità interno è stato artificiosamente conseguito mediante una non corretta imputazione delle entrate o delle uscite ai pertinenti capitoli di bilancio o altre forme elusive, le stesse irrogano, agli amministratori che hanno posto in essere atti elusivi delle regole del patto di stabilità interno, la condanna ad una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di dieci volte l´indennità di carica percepita al momento di commissione dell´elusione e, al responsabile del servizio economico-finanziario, una sanzione pecuniaria fino a tre mensilità del trattamento retributivo, al netto degli oneri fiscali e previdenziali. » ?
Risponda al primo Consiglio utile.
Ivana Castello
Capogruppo consiliare del P. D.
Modica, 29 aprile 2017