MODICA - LA "SICILIA DEI DIALETTI" E LA POESIA DI GIUSEPPE PAPPALARDO NEL II APPUNTAMENTO DEL CAFFE´ QUASIMODO.




Una serata vivace, ricca di spunti di riflessione sulla poesia dialettale siciliana ed animata da bellissimi intermezzi musicali del Gruppo Muorika mia, è stata quella dello scorso sabato al Caffè Letterario Quasimodo di Modica. Ospite del circolo modicano il poeta palermitano Giuseppe Pappalardo, autore di una recente silloge poetica dal titolo "Contraventu", che è stata illustrata con una esegesi puntuale e di profondo respiro critico dalla poetessa nonché entnoantropologa del Gruppo Quasimodo, Grazia Dormiente.
Brillante nelle sue letture l´attrice Giovanna Drago, regista del Gruppo teatrale "I Caturru" di Scicli, che ha letto diverse poesie tratte dal volume.
Nella seconda parte della serata, che è stata coordinata da Franca Cavallo, il Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana, si è intrattenuto con Pappalardo in una conversazione seguita con interesse dal pubblico presente, dalla quale sono emersi il cammino umano e poetico dell´autore, la sua passione per lo studio del dialetto, le problematiche sulla scrittura dialettale con accenno al dibattito che sull´argomento si sta sviluppando in Sicilia. Si sono anche avuti interventi del pubblico e sono altresì venute fuori, a partire dalla riflessione della Dormiente, proposte in ordine all´auspicio di porre in essere seminari e convegni che possono tenere desta l´attenzione sulla letteratura siciliana.
Giuseppe Pappalardo da anni coltiva un forte interesse per il dialetto siciliano, lingua che ha approfondito su testi pubblicati dal Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani e dell´Atlante Linguistico della Sicilia (Università di Palermo). Ha pubblicato due raccolte di poesie dialettali: "Occhi ´i pueta (2012); "Di mia a tia" (2013); "Scriviri-Una guida al dialetto siciliano" (2014) ed è promotore di iniziative culturali volte a risvegliare l´interesse per il dialetto siciliano e la sua letteratura.
Brillante nelle sue letture l´attrice Giovanna Drago, regista del Gruppo teatrale "I Caturru" di Scicli, che ha letto diverse poesie tratte dal volume.
Nella seconda parte della serata, che è stata coordinata da Franca Cavallo, il Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana, si è intrattenuto con Pappalardo in una conversazione seguita con interesse dal pubblico presente, dalla quale sono emersi il cammino umano e poetico dell´autore, la sua passione per lo studio del dialetto, le problematiche sulla scrittura dialettale con accenno al dibattito che sull´argomento si sta sviluppando in Sicilia. Si sono anche avuti interventi del pubblico e sono altresì venute fuori, a partire dalla riflessione della Dormiente, proposte in ordine all´auspicio di porre in essere seminari e convegni che possono tenere desta l´attenzione sulla letteratura siciliana.
Giuseppe Pappalardo da anni coltiva un forte interesse per il dialetto siciliano, lingua che ha approfondito su testi pubblicati dal Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani e dell´Atlante Linguistico della Sicilia (Università di Palermo). Ha pubblicato due raccolte di poesie dialettali: "Occhi ´i pueta (2012); "Di mia a tia" (2013); "Scriviri-Una guida al dialetto siciliano" (2014) ed è promotore di iniziative culturali volte a risvegliare l´interesse per il dialetto siciliano e la sua letteratura.