MODICA - RIUNIONE DEL COMITATO PER IL " NO "
Il Comitato di Modica per il NO al Referendum Costituzionale si è riunito in data 9 dicembre 2016, nei locali della CGIL, al fine di compiere una riflessione sull´esito della consultazione referendaria e sulle possibili iniziative da intraprendere.
Tutti i partecipanti all´incontro hanno espresso viva soddisfazione per la straordinaria partecipazione popolare al voto del 4 dicembre e per la schiacciante vittoria del NO.
Nel contesto nazionale il voto modicano – peraltro in linea con quello siciliano e meridionale - ha registrato un´affermazione ancora più netta del NO: 18.376 preferenze, quasi il 70%, a fronte degli 8212 voti del SI pari a poco più del 30%. Un risultato che ha premiato il lavoro volontario e capillare svolto nei luoghi di lavoro, nelle piazze e nei mercati da tanti aderenti al Comitato, a contatto diretto con i cittadini ai quali si è proposto un confronto di merito sulla riforma costituzionale.
Il Comitato di Modica per il NO ringrazia tutti i Modicani che hanno partecipato in massa alla consultazione referendaria e in particolare coloro che hanno condiviso le ragioni del NO.
Dall´analisi del voto e dal dibattito, che si è sviluppato nel corso dell´incontro, sono emersi alcuni dati di grande rilievo:
- la difesa, da parte dei cittadini, del diritto inviolabile di eleggere a suffragio universale e diretto i propri rappresentanti sia alla Camera che al Senato, respingendo il sistema delle nomine dall´alto, proposto dalle riforme istituzionali del governo Renzi;
- il ritorno sulla scena politica del principio di sovranità popolare, di un nuovo protagonismo dei cittadini, che potrebbe rappresentare un´inversione di tendenza rispetto al preoccupante fenomeno dell´astensionismo, a condizione che forze politiche, sociali, culturali e istituzionali cambino radicalmente il loro rapporto con i cittadini stessi;
- il contributo straordinario dato dalle nuove generazioni sia alla partecipazione al voto che alla vittoria del NO, smentendo la teoria renziana della rottamazione e del conflitto generazionale;
- il diritto per tutti i territori, con una specifica identità e configurazione storico-amministrativa come la provincia di Ragusa, di eleggere propri rappresentanti al Parlamento nazionale.
Nel voto referendario, che è stato anche un NO alle politiche economiche e sociali del governo Renzi, si legge nettamente il profondo disagio sociale, che colpisce in particolare la Sicilia e il Mezzogiorno, e che trae origine dai drammatici problemi della disoccupazione, della precarietà, della povertà, delle diseguaglianze sociali, degli squilibri territoriali, della crisi devastante che travolge decine di migliaia di piccole e medie aziende agricole, artigianali, commerciali e industriali. Un monito severo, per il futuro, ai governi nazionale e regionale, ai partiti, ai movimenti e alle forze sociali.
Il Comitato di Modica per il NO non chiude i battenti! Ha deciso, infatti, di continuare la propria attività in rapporto all´iter di approvazione della nuova legge elettorale, vigilando, insieme con tutte le forze disponibili, affinché venga pienamente rispettata la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini di eleggere, a suffragio universale e diretto, tutti i rappresentanti al Parlamento nazionale e affinché venga garantita alla provincia di Ragusa un´adeguata e proporzionale rappresentanza nei due rami del Parlamento, mediante una corretta geografia dei collegi elettorali sia alla Camera che al Senato.
Per farsi interprete e promotore di questa volontà popolare, il Comitato di Modica per il NO proporrà al Coordinamento Ibleo un appello specifico da rivolgere ai Presidenti di Camera e Senato e ai Presidenti di tutti i gruppi parlamentari.
Il Comitato di Modica per il NO ha deciso, infine, di convocare prossimamente un´Assemblea Cittadina per valutare la proposta emersa dal dibattito di trasformarsi in Comitato Permanente per la Sovranità Popolare, inteso come strumento di partecipazione diretta e dal basso di tutti i cittadini modicani che vogliono confrontarsi e impegnarsi attivamente sui temi nazionali e locali relativi alla sovranità, alla democrazia, ai diritti (lavoro, scuola, salute, cultura, biblioteca comunale, servizi sociali), all´ambiente, al modello di crescita sostenibile, alle identità territoriali.
Per il Comitato di Modica per il NO al Referendum Costituzionale
Concetto Scivoletto
Tutti i partecipanti all´incontro hanno espresso viva soddisfazione per la straordinaria partecipazione popolare al voto del 4 dicembre e per la schiacciante vittoria del NO.
Nel contesto nazionale il voto modicano – peraltro in linea con quello siciliano e meridionale - ha registrato un´affermazione ancora più netta del NO: 18.376 preferenze, quasi il 70%, a fronte degli 8212 voti del SI pari a poco più del 30%. Un risultato che ha premiato il lavoro volontario e capillare svolto nei luoghi di lavoro, nelle piazze e nei mercati da tanti aderenti al Comitato, a contatto diretto con i cittadini ai quali si è proposto un confronto di merito sulla riforma costituzionale.
Il Comitato di Modica per il NO ringrazia tutti i Modicani che hanno partecipato in massa alla consultazione referendaria e in particolare coloro che hanno condiviso le ragioni del NO.
Dall´analisi del voto e dal dibattito, che si è sviluppato nel corso dell´incontro, sono emersi alcuni dati di grande rilievo:
- la difesa, da parte dei cittadini, del diritto inviolabile di eleggere a suffragio universale e diretto i propri rappresentanti sia alla Camera che al Senato, respingendo il sistema delle nomine dall´alto, proposto dalle riforme istituzionali del governo Renzi;
- il ritorno sulla scena politica del principio di sovranità popolare, di un nuovo protagonismo dei cittadini, che potrebbe rappresentare un´inversione di tendenza rispetto al preoccupante fenomeno dell´astensionismo, a condizione che forze politiche, sociali, culturali e istituzionali cambino radicalmente il loro rapporto con i cittadini stessi;
- il contributo straordinario dato dalle nuove generazioni sia alla partecipazione al voto che alla vittoria del NO, smentendo la teoria renziana della rottamazione e del conflitto generazionale;
- il diritto per tutti i territori, con una specifica identità e configurazione storico-amministrativa come la provincia di Ragusa, di eleggere propri rappresentanti al Parlamento nazionale.
Nel voto referendario, che è stato anche un NO alle politiche economiche e sociali del governo Renzi, si legge nettamente il profondo disagio sociale, che colpisce in particolare la Sicilia e il Mezzogiorno, e che trae origine dai drammatici problemi della disoccupazione, della precarietà, della povertà, delle diseguaglianze sociali, degli squilibri territoriali, della crisi devastante che travolge decine di migliaia di piccole e medie aziende agricole, artigianali, commerciali e industriali. Un monito severo, per il futuro, ai governi nazionale e regionale, ai partiti, ai movimenti e alle forze sociali.
Il Comitato di Modica per il NO non chiude i battenti! Ha deciso, infatti, di continuare la propria attività in rapporto all´iter di approvazione della nuova legge elettorale, vigilando, insieme con tutte le forze disponibili, affinché venga pienamente rispettata la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini di eleggere, a suffragio universale e diretto, tutti i rappresentanti al Parlamento nazionale e affinché venga garantita alla provincia di Ragusa un´adeguata e proporzionale rappresentanza nei due rami del Parlamento, mediante una corretta geografia dei collegi elettorali sia alla Camera che al Senato.
Per farsi interprete e promotore di questa volontà popolare, il Comitato di Modica per il NO proporrà al Coordinamento Ibleo un appello specifico da rivolgere ai Presidenti di Camera e Senato e ai Presidenti di tutti i gruppi parlamentari.
Il Comitato di Modica per il NO ha deciso, infine, di convocare prossimamente un´Assemblea Cittadina per valutare la proposta emersa dal dibattito di trasformarsi in Comitato Permanente per la Sovranità Popolare, inteso come strumento di partecipazione diretta e dal basso di tutti i cittadini modicani che vogliono confrontarsi e impegnarsi attivamente sui temi nazionali e locali relativi alla sovranità, alla democrazia, ai diritti (lavoro, scuola, salute, cultura, biblioteca comunale, servizi sociali), all´ambiente, al modello di crescita sostenibile, alle identità territoriali.
Per il Comitato di Modica per il NO al Referendum Costituzionale
Concetto Scivoletto