MODICA - SI INAUGURA IL 26 DICEMBRE A PALAZZO DE LEVA LA PERSONALE DI FRANCESCA CARPENTIERI
Si inaugura lunedì 26 alle 18.30 la prima personale di Francesca Carpentieri. La mostra, allestita nelle prestigiose sale di Palazzo De Leva (Via De Leva, 14) con il patrocinio del Centro Studi sulla Contea di Modica, propone un gruppo di opere suddivisibile in due serie: "Paesaggi" e "Autoritratti e figure umane", realizzate ora con tecnica mista, ora sperimentando oli ed acrilici.
Nel cenacolo degli artisti presenti sul territorio ibleo, Francesca Carpentieri è una giovane esordiente, la cui opera è in attesa di essere adeguatamente valutata e letta.
La sua pittura intende relazionarsi con il soggetto dando pieno sfogo alla propria libertà espressiva, che escluda una rappresentazione del reale puramente mimetica. Se il paesaggio si fa così veicolo dell´emotività umana, il ricorso al genere ritrattistico è atto a delineare - tramite una pennellata, ora pastosa, ora più tersa - quel senso di esasperata alienazione che domina la produzione dell´artista.
Dalle serie affiora un dialogo costante e fecondo con i maestri Colombo, Guccione, Polizzi e Sarnari, reso possibile dall´appartenenza ad un medesimo ambiente culturale. Emerge altresì l´influenza di pittori di statura europea come Kiefer, la cui opera ha fortemente impressionato l´immaginario di Francesca.
Scrive Pier Luigi Berto, introducendone il catalogo: «Per Francesca, la realtà e la vita (paesaggi, autoritratti e figure umane) sono certamente alla base del suo lavoro. Ma quale realtà, quale vita è da chiarire, da scoprire. [...] Francesca vuole dirci con le sue opere che il suo rapporto di artista con la realtà, con il mondo, è in un´emozione». Sarà possibile visitare la mostra sino all´1 gennaio, dalle 16.30 alle 20.30.
Modica 23 Dicembre 2015 Il presidente
Eugenia Calvaruso
Nel cenacolo degli artisti presenti sul territorio ibleo, Francesca Carpentieri è una giovane esordiente, la cui opera è in attesa di essere adeguatamente valutata e letta.
La sua pittura intende relazionarsi con il soggetto dando pieno sfogo alla propria libertà espressiva, che escluda una rappresentazione del reale puramente mimetica. Se il paesaggio si fa così veicolo dell´emotività umana, il ricorso al genere ritrattistico è atto a delineare - tramite una pennellata, ora pastosa, ora più tersa - quel senso di esasperata alienazione che domina la produzione dell´artista.
Dalle serie affiora un dialogo costante e fecondo con i maestri Colombo, Guccione, Polizzi e Sarnari, reso possibile dall´appartenenza ad un medesimo ambiente culturale. Emerge altresì l´influenza di pittori di statura europea come Kiefer, la cui opera ha fortemente impressionato l´immaginario di Francesca.
Scrive Pier Luigi Berto, introducendone il catalogo: «Per Francesca, la realtà e la vita (paesaggi, autoritratti e figure umane) sono certamente alla base del suo lavoro. Ma quale realtà, quale vita è da chiarire, da scoprire. [...] Francesca vuole dirci con le sue opere che il suo rapporto di artista con la realtà, con il mondo, è in un´emozione». Sarà possibile visitare la mostra sino all´1 gennaio, dalle 16.30 alle 20.30.
Modica 23 Dicembre 2015 Il presidente
Eugenia Calvaruso