PALERMO - L´ON. GIORGIO ASSENZA INTERVIENE SULL´AUMENTO DEI CANONI DA PARTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA IBLEO
Consorzi di Bonifica. Canoni quadruplicati.
Assenza: "Come danneggiare le realtà produttive per mantenere enti inutili. L´ennesima beffa del governo regionale".
"Non bastavano le crisi di mercato, la concorrenza sleale, le carenze strutturali, i danni causati dal maltempo. Mancava solo il Consorzio di Bonifica di Ragusa che aumenta in maniera spropositata i canoni ai consorziati fino a quadruplicarli". La denuncia è dell´on. Giorgio Assenza, parlamentare regionale ibleo di opposizione che ieri ha partecipato a Pedalino a un´affollata assemblea di agricoltori ragusani, vittime dell´ennesima decisione cervellotica del governo regionale.
"Tutto nasce - continua Assenza - da una norma prevista dalla Legge di stabilità regionale, che prevede l´obiettivo per i Consorzi di Bonifica di conseguire, entro il 2020, l´equilibrio finanziario. A pagare però saranno i consorziati, ovvero le realtà produttive agricole, che dovranno versare i canoni partire dall´anno 2014, dunque in maniera illegittimamente retroattiva, sostenendo il peso dei debiti fuori bilancio dell´Ente. Tutto ciò è inaccettabile ed è reso particolarmente odioso dall´inefficienza di questi enti, da sempre carrozzoni al servizio delle varie clientele politiche, gravati da situazioni economiche paradossali, come a Ragusa, dove a causa di una vertenza ci sono lavorati pagati per starsene a casa".
"L´agricoltura siciliana - conclude Assenza - vive una delle peggiori crisi della sua storia. Questo aumento dei canoni è l´ennesimo scempio compiuto per risanare debiti accumulati da decenni di sprechi. È necessario intervenire con forza affinché si arrivi a una soluzione che non penalizzi gli agricoltori e riduca i canoni dell´acqua per uso irriguo, cercando altrove le risorse necessarie al raggiungimento dell´equilibrio finanziario di questi enti. Chiediamo la mobilitazione di tutti i rappresentanti istituzionali, in primis i sindaci della provincia, per evitare, ripeto, che si compia l´ennesimo scempio contro l´agricoltura iblea e siciliana".
Palermo, 31 ottobre, 2016
Assenza: "Come danneggiare le realtà produttive per mantenere enti inutili. L´ennesima beffa del governo regionale".
"Non bastavano le crisi di mercato, la concorrenza sleale, le carenze strutturali, i danni causati dal maltempo. Mancava solo il Consorzio di Bonifica di Ragusa che aumenta in maniera spropositata i canoni ai consorziati fino a quadruplicarli". La denuncia è dell´on. Giorgio Assenza, parlamentare regionale ibleo di opposizione che ieri ha partecipato a Pedalino a un´affollata assemblea di agricoltori ragusani, vittime dell´ennesima decisione cervellotica del governo regionale.
"Tutto nasce - continua Assenza - da una norma prevista dalla Legge di stabilità regionale, che prevede l´obiettivo per i Consorzi di Bonifica di conseguire, entro il 2020, l´equilibrio finanziario. A pagare però saranno i consorziati, ovvero le realtà produttive agricole, che dovranno versare i canoni partire dall´anno 2014, dunque in maniera illegittimamente retroattiva, sostenendo il peso dei debiti fuori bilancio dell´Ente. Tutto ciò è inaccettabile ed è reso particolarmente odioso dall´inefficienza di questi enti, da sempre carrozzoni al servizio delle varie clientele politiche, gravati da situazioni economiche paradossali, come a Ragusa, dove a causa di una vertenza ci sono lavorati pagati per starsene a casa".
"L´agricoltura siciliana - conclude Assenza - vive una delle peggiori crisi della sua storia. Questo aumento dei canoni è l´ennesimo scempio compiuto per risanare debiti accumulati da decenni di sprechi. È necessario intervenire con forza affinché si arrivi a una soluzione che non penalizzi gli agricoltori e riduca i canoni dell´acqua per uso irriguo, cercando altrove le risorse necessarie al raggiungimento dell´equilibrio finanziario di questi enti. Chiediamo la mobilitazione di tutti i rappresentanti istituzionali, in primis i sindaci della provincia, per evitare, ripeto, che si compia l´ennesimo scempio contro l´agricoltura iblea e siciliana".
Palermo, 31 ottobre, 2016