POZZALLO - IL 5 E IL 6 MAGGIO VISITA DELLA DELEGAZIONE DELLA COSAC
5 e 6 maggio 2017, Visita della delegazione della Cosac a Ragusa e Pozzallo
Il senatore Mauro, vicepresidente della 14ª Commissione permanente delle politiche dell´Ue: «Denuncio pubblicamente l´Europa e i governi Gentiloni e Renzi del fallimento totale delle politiche sull´immigrazione»
«Denuncio pubblicamente i governi Gentiloni e Renzi del fallimento totale delle politiche sull´immigrazione. I due esecutivi vantano un triste primato e una chiara responsabilità morale: le migliaia di sbarchi sulle coste siciliane avvenuti senza il sostegno dell´Unione europea. È una situazione inaccettabile. Bisogna agire presto per invertire questa esecrabile tendenza. L´ignavia, che è un peccato capitale, in politica diventa un errore storico. Il cui peso, purtroppo, ricadrà sulle generazioni future».
Così il senatore Giovanni Mauro, vicepresidente della 14ª Commissione permanente delle Politiche dell´Unione europea, in occasione della visita della delegazione della Cosac a Ragusa e Pozzallo, in programma domani, venerdì 5 maggio e sabato 6 maggio 2017.
I delegati della Conferenza degli organi parlamentari specializzati negli affari dell´Unione dei parlamenti dell´Unione europea incontreranno nel Sud Est siciliano i rappresentanti istituzionali, della società civile e delle organizzazioni non governative presso la Prefettura di Ragusa e all´Hotspot di Pozzallo.
«In questi anni - afferma il senatore Mauro - l´Italia e la Grecia sono stati i paesi più esposti agli sbarchi. Purtroppo, l´Europa non si è occupata della gestione collegiale della questione dei migranti. Ma oggi non possiamo più agire da soli. Dobbiamo operare sotto l´egida dell´Unione europea. Il tema all´ordine del giorno è relativo alla ripartizione delle quote dei migranti. La prospettiva dell´Italia e dell´Europa è una prospettiva mediterranea. L´Italia rappresenta il Sud d´Europa e sicuramente il Nord dell´Africa. In tema di migranti, chiediamo da tempo al governo Gentiloni di far sentire all´Unione europea, in maniera forte e chiara, la propria voce. Purtroppo, oggi l´Europa ci appare lontana. Giorgio La Pira considerava il Mediterraneo un´estensione del Lago di Tiberiade. Sosteneva che il Mediterraneo rappresentasse una grande piazza dove potevano incontrarsi tutti i popoli dei paesi bagnati dal Mare Nostrum. Com´è noto, Giorgio La Pira è nato a Pozzallo, in una città che è diventata simbolo degli sbarchi dei migranti».
Per il senatore Mauro, «oggi si confrontano due continenti. Quello europeo con quello africano. Si tratta non solo di due aree geografiche. Ma dell´incontro di due paure. Da un lato, il terrore quotidiano vissuto dai migranti. Che fuggono dalla fame, dalla guerra e dalla persecuzione. D´altro canto, la porta dell´Europa: la Sicilia. Che da sola, con il sostegno disattento dello Stato e dell´Europa, affronta la tragedia quotidiana degli sbarchi.
Ma, a fronte di queste due paure, allora, non si può rimanere generici, non si possono semplicemente dare attestati di solidarietà, non si possono recitare poesie: bisogna agire. In primo luogo, occorre sicuramente rilevare l´elemento del bisogno umanitario che si sta consumando nel continente africano. In secondo luogo, bisogna intervenire nello scacchiere politico di quel continente. È arrivato il tempo di gestire la questione migranti a livello europeo. Non si può più intervenire come Stato italiano. Quella politica è risultata fallimentare. Inoltre, spiace sostenerlo, ma bisogna registrare, ancora una volta, l´atteggiamento ondivago di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell´Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Sul tema dei migranti, il ministro degli esteri comunitario non è riuscita ad assolutamente ad incidere. Infatti, purtroppo, abbiamo continuato a piangere i morti del Mediterraneo».
Il senatore Mauro sottolinea che «in Sicilia, e nella terra ragusana in particolare, operano uomini e donne che si svegliano durante la notte per soccorrere sulle spiagge i bambini che muoiono annegati. Essendo ragusano, parlo di questi drammi che conosco personalmente. Ma è finita la fase della mera indignazione. È arrivato il tempo della decisione. Occorre affrontare e risolvere il tema dei migranti. Non è possibile tollerare il fatto che migliaia di uomini, donne e bambini debbano essere costretti a lasciare la propria terra per andare incontro alla sofferenza e alla morte. Il buonismo di facciata e le operazioni emergenziali non possono risolvere il dramma dei flussi migratori».
«A conclusione della due giorni - sostiene il senatore Mauro - sarà redatto un documento che parte da Ragusa per giungere al tavolo del prossimo G7 di Taormina, in programma il 26 e 27 maggio prossimi».
Ragusa, 4 maggio 2017
Il senatore Mauro, vicepresidente della 14ª Commissione permanente delle politiche dell´Ue: «Denuncio pubblicamente l´Europa e i governi Gentiloni e Renzi del fallimento totale delle politiche sull´immigrazione»
«Denuncio pubblicamente i governi Gentiloni e Renzi del fallimento totale delle politiche sull´immigrazione. I due esecutivi vantano un triste primato e una chiara responsabilità morale: le migliaia di sbarchi sulle coste siciliane avvenuti senza il sostegno dell´Unione europea. È una situazione inaccettabile. Bisogna agire presto per invertire questa esecrabile tendenza. L´ignavia, che è un peccato capitale, in politica diventa un errore storico. Il cui peso, purtroppo, ricadrà sulle generazioni future».
Così il senatore Giovanni Mauro, vicepresidente della 14ª Commissione permanente delle Politiche dell´Unione europea, in occasione della visita della delegazione della Cosac a Ragusa e Pozzallo, in programma domani, venerdì 5 maggio e sabato 6 maggio 2017.
I delegati della Conferenza degli organi parlamentari specializzati negli affari dell´Unione dei parlamenti dell´Unione europea incontreranno nel Sud Est siciliano i rappresentanti istituzionali, della società civile e delle organizzazioni non governative presso la Prefettura di Ragusa e all´Hotspot di Pozzallo.
«In questi anni - afferma il senatore Mauro - l´Italia e la Grecia sono stati i paesi più esposti agli sbarchi. Purtroppo, l´Europa non si è occupata della gestione collegiale della questione dei migranti. Ma oggi non possiamo più agire da soli. Dobbiamo operare sotto l´egida dell´Unione europea. Il tema all´ordine del giorno è relativo alla ripartizione delle quote dei migranti. La prospettiva dell´Italia e dell´Europa è una prospettiva mediterranea. L´Italia rappresenta il Sud d´Europa e sicuramente il Nord dell´Africa. In tema di migranti, chiediamo da tempo al governo Gentiloni di far sentire all´Unione europea, in maniera forte e chiara, la propria voce. Purtroppo, oggi l´Europa ci appare lontana. Giorgio La Pira considerava il Mediterraneo un´estensione del Lago di Tiberiade. Sosteneva che il Mediterraneo rappresentasse una grande piazza dove potevano incontrarsi tutti i popoli dei paesi bagnati dal Mare Nostrum. Com´è noto, Giorgio La Pira è nato a Pozzallo, in una città che è diventata simbolo degli sbarchi dei migranti».
Per il senatore Mauro, «oggi si confrontano due continenti. Quello europeo con quello africano. Si tratta non solo di due aree geografiche. Ma dell´incontro di due paure. Da un lato, il terrore quotidiano vissuto dai migranti. Che fuggono dalla fame, dalla guerra e dalla persecuzione. D´altro canto, la porta dell´Europa: la Sicilia. Che da sola, con il sostegno disattento dello Stato e dell´Europa, affronta la tragedia quotidiana degli sbarchi.
Ma, a fronte di queste due paure, allora, non si può rimanere generici, non si possono semplicemente dare attestati di solidarietà, non si possono recitare poesie: bisogna agire. In primo luogo, occorre sicuramente rilevare l´elemento del bisogno umanitario che si sta consumando nel continente africano. In secondo luogo, bisogna intervenire nello scacchiere politico di quel continente. È arrivato il tempo di gestire la questione migranti a livello europeo. Non si può più intervenire come Stato italiano. Quella politica è risultata fallimentare. Inoltre, spiace sostenerlo, ma bisogna registrare, ancora una volta, l´atteggiamento ondivago di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell´Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Sul tema dei migranti, il ministro degli esteri comunitario non è riuscita ad assolutamente ad incidere. Infatti, purtroppo, abbiamo continuato a piangere i morti del Mediterraneo».
Il senatore Mauro sottolinea che «in Sicilia, e nella terra ragusana in particolare, operano uomini e donne che si svegliano durante la notte per soccorrere sulle spiagge i bambini che muoiono annegati. Essendo ragusano, parlo di questi drammi che conosco personalmente. Ma è finita la fase della mera indignazione. È arrivato il tempo della decisione. Occorre affrontare e risolvere il tema dei migranti. Non è possibile tollerare il fatto che migliaia di uomini, donne e bambini debbano essere costretti a lasciare la propria terra per andare incontro alla sofferenza e alla morte. Il buonismo di facciata e le operazioni emergenziali non possono risolvere il dramma dei flussi migratori».
«A conclusione della due giorni - sostiene il senatore Mauro - sarà redatto un documento che parte da Ragusa per giungere al tavolo del prossimo G7 di Taormina, in programma il 26 e 27 maggio prossimi».
Ragusa, 4 maggio 2017