POZZALLO - STATO DI AGITAZIONE DEI LAVORATORI DELL´ HOTSPOTS
La Uiltucs comunica lo stato di agitazione dei lavoratori impiegati presso I´HOTSPOTS di Pozzallo, alle dipendenze della Coop. Domus Caritatis, e chiede l´intervento della Prefettura.
Tale decisione si è resa necessaria per il comportamento, irrispettoso delle regole, della Coop. "Domus Caritatis" aggiudicataria dell´appalto riguardante la gestione di primo soccorso e assistenza dell´HOTSPOTS di Pozzallo (RG), la quale diserta gli incontri in direzione territoriale del lavoro per ben tre volte assumendo atteggiamenti antisindacali nei confronti della nostra organizzazione.
Gli incontri – scrive Angelo Gulizia- erano stati indetti per discutere in merito a «all´aumento delle ore settimanali del personale a tempo parziale (attualmente i lavoratori sono a 18 ore settimanali), alla verifica ore lavoro supplementare e/o straordinario (svolto oltre i limiti previsti dal CCNL e non regolarmente retribuito), al numero contratti di somministrazione lavoro (ex lavoro interinale) utilizzate ad oggi dalla Cooperativa che a nostro avviso vengono stipulati in difformità a quanto previsto delle vigenti leggi e dal CCNL, alla organizzazione del lavoro in particolar modo ai turni di lavoro (ad oggi i dipendenti sanno la domenica pomeriggio cosa debbono fare la sera stessa o dall´indomani), alla mancata rilevazione certa delle presenze (manca un Badge per timbrare in entrata e in uscita), alla mancata consegna ad oggi dei D.P.I. di sicurezza, ai ritardi della corresponsione retribuzioni (ad oggi i lavoratori debbono ancora percepire la retribuzione del mese di ottobre u.s.)».
Ecco perché chiediamo l´intervento della Prefettura.
Tale decisione si è resa necessaria per il comportamento, irrispettoso delle regole, della Coop. "Domus Caritatis" aggiudicataria dell´appalto riguardante la gestione di primo soccorso e assistenza dell´HOTSPOTS di Pozzallo (RG), la quale diserta gli incontri in direzione territoriale del lavoro per ben tre volte assumendo atteggiamenti antisindacali nei confronti della nostra organizzazione.
Gli incontri – scrive Angelo Gulizia- erano stati indetti per discutere in merito a «all´aumento delle ore settimanali del personale a tempo parziale (attualmente i lavoratori sono a 18 ore settimanali), alla verifica ore lavoro supplementare e/o straordinario (svolto oltre i limiti previsti dal CCNL e non regolarmente retribuito), al numero contratti di somministrazione lavoro (ex lavoro interinale) utilizzate ad oggi dalla Cooperativa che a nostro avviso vengono stipulati in difformità a quanto previsto delle vigenti leggi e dal CCNL, alla organizzazione del lavoro in particolar modo ai turni di lavoro (ad oggi i dipendenti sanno la domenica pomeriggio cosa debbono fare la sera stessa o dall´indomani), alla mancata rilevazione certa delle presenze (manca un Badge per timbrare in entrata e in uscita), alla mancata consegna ad oggi dei D.P.I. di sicurezza, ai ritardi della corresponsione retribuzioni (ad oggi i lavoratori debbono ancora percepire la retribuzione del mese di ottobre u.s.)».
Ecco perché chiediamo l´intervento della Prefettura.