PUNTA SECCA - MONTALBANO, " IL DIARIO DEL '43 " E QUEL RICORDO DI MARCELLO PERRACCHIO.

Alberto Sironi, regista, cittadino onorario di Vittoria, vent’anni fa ha scelto la nostra provincia come " location " per gli episodi de Il commissario Montalbano di Andrea Camilleri.
Ed è così che noi, abitanti della provincia babba, abbiamo iniziato questa lunga e piacevole convivenza col set di Montalbano in giro per le nostre spiagge, per le nostre assolate strade rivestite di calcare, le nostre chiese barocche, i nostri cimiteri e le nostre campagne. Il merito va tutto ad Alberto Sironi, il regista che ha fatto conoscere questo lembo di Sicilia al mondo intero: sì, perchè " Il commissario Montalbano " viene visto in tutto il mondo e i dati dello share sono incredibili. Coadiuvato da Pasquale Spadola nelle scelte delle location, Sironi attira l’attenzione dello spettatore direttamente sul paesaggio quasi sempre privo di personaggi se non l’attore della scena. Per il resto, basole assolate, capitelli barocchi, spiagge sabbiose, tavole imbandite con piatti e vini che noi siciliani definiamo “nostri”, hanno fatto sì che gli itinerari turistici hanno coniato un nuovo termine e una nuova meta: " I luoghi di Montalbano ".
La stanza del commissario, ubicata nel municipio di Scicli, diventa meta di pellegrinaggio e, grazie alla lungimiranza di amministratori e funzionari comunali, lì nasce una sorta di museo dedicato alla fiction. Il porto di Scoglitti, le palme del " Gabbiano ", il promontorio di Kamarina, le dune di Randello, le nuotate di Salvo Montalbano sotto l’occhio attento del faro di Punta Secca sono ormai noti allo spettatore di tutto il mondo.
Sono centinaia gli attori, le comparse, i figuranti che nel corso di questi venti anni han preso parte alle riprese della serie, compagnie intere come quella della Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo di Vittoria, Già bene immateriale dell’Unesco, che grazie a Gianni Battaglia partecipa nell’ episodio " Il campo del Vasaio ", oppure la festa di san Giorgio a Ragusa, ripresa nel " Diario del ’43 ".
Ed è appunto nell’episodio de "Il diario del ’43" che le riprese nel 2018 sono toccate dal dolore per la scomparsa di uno dei grandi protagonisti ragusani della lunga serie: si tratta del dottore Pasquano, medico legale, grande professionista, insofferente alle richieste di straordinari di Montalbano che, tra un cannolo e una rottura di cabbasisi, intercala durante le indagini ,spezzando la nota noire del racconto. La parte è amabilmente interpretata da Marcello Perracchio, scomparso nel luglio del 2017.
Peppe Guastella- Eco degli Iblei- Vittoria
Ed è così che noi, abitanti della provincia babba, abbiamo iniziato questa lunga e piacevole convivenza col set di Montalbano in giro per le nostre spiagge, per le nostre assolate strade rivestite di calcare, le nostre chiese barocche, i nostri cimiteri e le nostre campagne. Il merito va tutto ad Alberto Sironi, il regista che ha fatto conoscere questo lembo di Sicilia al mondo intero: sì, perchè " Il commissario Montalbano " viene visto in tutto il mondo e i dati dello share sono incredibili. Coadiuvato da Pasquale Spadola nelle scelte delle location, Sironi attira l’attenzione dello spettatore direttamente sul paesaggio quasi sempre privo di personaggi se non l’attore della scena. Per il resto, basole assolate, capitelli barocchi, spiagge sabbiose, tavole imbandite con piatti e vini che noi siciliani definiamo “nostri”, hanno fatto sì che gli itinerari turistici hanno coniato un nuovo termine e una nuova meta: " I luoghi di Montalbano ".
La stanza del commissario, ubicata nel municipio di Scicli, diventa meta di pellegrinaggio e, grazie alla lungimiranza di amministratori e funzionari comunali, lì nasce una sorta di museo dedicato alla fiction. Il porto di Scoglitti, le palme del " Gabbiano ", il promontorio di Kamarina, le dune di Randello, le nuotate di Salvo Montalbano sotto l’occhio attento del faro di Punta Secca sono ormai noti allo spettatore di tutto il mondo.
Sono centinaia gli attori, le comparse, i figuranti che nel corso di questi venti anni han preso parte alle riprese della serie, compagnie intere come quella della Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo di Vittoria, Già bene immateriale dell’Unesco, che grazie a Gianni Battaglia partecipa nell’ episodio " Il campo del Vasaio ", oppure la festa di san Giorgio a Ragusa, ripresa nel " Diario del ’43 ".
Ed è appunto nell’episodio de "Il diario del ’43" che le riprese nel 2018 sono toccate dal dolore per la scomparsa di uno dei grandi protagonisti ragusani della lunga serie: si tratta del dottore Pasquano, medico legale, grande professionista, insofferente alle richieste di straordinari di Montalbano che, tra un cannolo e una rottura di cabbasisi, intercala durante le indagini ,spezzando la nota noire del racconto. La parte è amabilmente interpretata da Marcello Perracchio, scomparso nel luglio del 2017.
Alberto Sironi, regista del nord, evidentemente contagiato dalla sua nuova terra di adozione, decide così di donare un tributo alla memoria di Marcello Perracchio- Dott. Pasquano e lo fa con classe e con affetto, tracciandone l’indole e la passione con due elementi fondamentali: l’attaccamento al lavoro e i cannoli siciliani. Montalbano dopo i funerali convoca i colleghi nella sua stanza ed ecco arrivare un vassoio di cannoli: la consegna è affidata ad un signore dalla folta barba bianca. Ed è qui che lo spettatore attento scorge lo stesso Sironi, il quale, con un cameo che entrerà nella storia, ricorda e rende omaggio all’amico, all’attore, al collega Marcello Perracchio. Piccoli gesti che fanno grande un uomo. E noi con lui salutiamo Marcello con un cannolo, una gran rottura di cabbasisi e un immancabile sorriso.