RAGUSA - ARRETRATI NON PAGATI AI DIPENDENTI DEL LIBERO CONSORZIO: INTERVIENE MARIO D´ASTA ( PD).
MANCATO PAGAMENTO DEGLI ARRETRATI CONTRATTUALI AL PERSONALE DIPENDENTE DEL LIBERO CONSORZIO, IL PRESIDENTE PROVINCIALE DEL PD D´ASTA: "RAGUSA NON PAGA PERCHE´ NON HA APPROVATO IL BILANCIO MENTRE AGRIGENTO LO HA FATTO PUR TROVANDOSI NELLE STESSE CONDIZIONI. E POI PERCHE´ NON SONO STATE ACCANTONATE LE RELATIVE SOMME PER IL 2016 E IL 2017?"
Il presidente provinciale del Pd, Mario D´Asta, torna a battere sul tasto del mancato pagamento degli arretrati del nuovo contratto delle funzioni locali sottoscritto con l´Aran il 21 maggio scorso al personale del Libero consorzio comunale di Ragusa. Gli arretrati contrattuali riguardano il periodo che intercorre dal 1° gennaio 2016 al 31 maggio 2018 e si tratta di un assegno «una tantum» maturato per il periodo 1° gennaio 2016-31 maggio 2018 che andrà da un minimo di 592,50 euro per la fascia A1 a un massimo di 883,10 euro per la fascia D6. Per legge, i dipendenti del Libero consorzio comunale di Ragusa, sono circa trecento quelli interessati, avrebbero dovuto trovare questi soldi nella busta paga di giugno ma, così come è stato confermato dallo stesso commissario straordinario dell´ente di viale del Fante, ciò non è stato possibile a differenza di buona parte degli altri enti locali che ha già saldato i propri dipendenti. "Il commissario Piazza – sottolinea D´Asta – ha spiegato proprio in queste ultime ore, con una comunicazione pubblica, che, per una procedura tecnica, non è stato possibile liquidare il dovuto in quanto occorre che prima sia approvato il bilancio di previsione 2018, cosa che non è stata ancora fatta a palazzo di viale del Fante. Come partito, però, chiediamo a Piazza perché, pur non avendo approvato il bilancio di previsione 2018, il Libero consorzio comunale di Agrigento, trovandosi quindi nelle stesse condizioni di quello di Ragusa, abbia pagato gli arretrati. E ancora il commissario ci dica come mai, visto che per il 2016 e il 2017 gli enti avrebbero già dovuto accantonare le somme relative agli incrementi previsti per quegli anni, non si è proceduto in tal senso. Tutt´al più il problema si sarebbe potuto porre per i primi 5 mesi del 2018 ma per il resto i dipendenti avrebbero dovuto ricevere già gli arretrati relativi al 2016 e 2017". Il presidente provinciale del Pd poi punta il dito sulla necessità di modificare le norme che fissano il prelievo forzoso. "Mettere mano a questa norma – sostiene – consentirà agli enti locali e alle comunità amministrate di potere sopravvivere. Il nostro intento è quello di sensibilizzare i parlamentari a tutti i livelli per determinare un impegno politico istituzionale atto a risolvere la delicata questione dei mancati pagamenti dei dipendenti e a sensibilizzare il commissario a procedere con la liquidazione sull´esempio del Libero consorzio di Agrigento".
29 agosto 2018
Mario D´Asta
Presidente provinciale
PD Ragusa
Il presidente provinciale del Pd, Mario D´Asta, torna a battere sul tasto del mancato pagamento degli arretrati del nuovo contratto delle funzioni locali sottoscritto con l´Aran il 21 maggio scorso al personale del Libero consorzio comunale di Ragusa. Gli arretrati contrattuali riguardano il periodo che intercorre dal 1° gennaio 2016 al 31 maggio 2018 e si tratta di un assegno «una tantum» maturato per il periodo 1° gennaio 2016-31 maggio 2018 che andrà da un minimo di 592,50 euro per la fascia A1 a un massimo di 883,10 euro per la fascia D6. Per legge, i dipendenti del Libero consorzio comunale di Ragusa, sono circa trecento quelli interessati, avrebbero dovuto trovare questi soldi nella busta paga di giugno ma, così come è stato confermato dallo stesso commissario straordinario dell´ente di viale del Fante, ciò non è stato possibile a differenza di buona parte degli altri enti locali che ha già saldato i propri dipendenti. "Il commissario Piazza – sottolinea D´Asta – ha spiegato proprio in queste ultime ore, con una comunicazione pubblica, che, per una procedura tecnica, non è stato possibile liquidare il dovuto in quanto occorre che prima sia approvato il bilancio di previsione 2018, cosa che non è stata ancora fatta a palazzo di viale del Fante. Come partito, però, chiediamo a Piazza perché, pur non avendo approvato il bilancio di previsione 2018, il Libero consorzio comunale di Agrigento, trovandosi quindi nelle stesse condizioni di quello di Ragusa, abbia pagato gli arretrati. E ancora il commissario ci dica come mai, visto che per il 2016 e il 2017 gli enti avrebbero già dovuto accantonare le somme relative agli incrementi previsti per quegli anni, non si è proceduto in tal senso. Tutt´al più il problema si sarebbe potuto porre per i primi 5 mesi del 2018 ma per il resto i dipendenti avrebbero dovuto ricevere già gli arretrati relativi al 2016 e 2017". Il presidente provinciale del Pd poi punta il dito sulla necessità di modificare le norme che fissano il prelievo forzoso. "Mettere mano a questa norma – sostiene – consentirà agli enti locali e alle comunità amministrate di potere sopravvivere. Il nostro intento è quello di sensibilizzare i parlamentari a tutti i livelli per determinare un impegno politico istituzionale atto a risolvere la delicata questione dei mancati pagamenti dei dipendenti e a sensibilizzare il commissario a procedere con la liquidazione sull´esempio del Libero consorzio di Agrigento".
29 agosto 2018
Mario D´Asta
Presidente provinciale
PD Ragusa