RAGUSA - ATTIVO DELLA UILTEC SU VERSALIS
Versalis, a Ragusa i migliori clienti per la trasformazione del polietilene
"Serve un piano d´investimenti adeguato per rendere più competitivo il sito di Ragusa, consolidando l´esistente produttivo e occupazionale"
Lo dichiarano Andrea Bottaro e Peppe Scarpata, rispettivamente segretario generale e territoriale della Uiltec di Macro Area per il sud est Sicilia, alla platea dei delegati e dei dirigenti sindacali, riunita oggi a Ragusa per l´attivo del settore industria di casa UIL.
«Sugli investimenti di Versalis gravano ancora fortissime incognite. In primo luogo – illustrano i segretari nei loro interventi- non si conosce il progetto che Eni ha in mente per la chimica, o meglio, non si riesce ancora a distanza di 3 anni dalla presentazione dell´ultimo piano industriale, a definire l´assetto generale di questo fondamentale comparto economico, patrimonio industriale del Paese.
Lo stabilimento di Ragusa ha rappresentato, da sempre, per la chimica di Eni un punto di riferimento solido e affidabile sotto molteplici aspetti, non ultimo quello sulla sicurezza sul lavoro. I risultati ottenuti in questo campo, infatti, hanno visto un progressivo, drastico azzeramento degli incidenti per il personale del diretto e dell´indotto: nove anni a zero infortuni è testimonianza di una nuova e allo stesso tempo radicata cultura in materia, che ha permesso a Versalis di trasmettere un messaggio di affidabilità e professionalità all´esterno, anche nei confronti dei clienti e dei propri competitors. A Ragusa, occorre sottolinearlo, risiedono i migliori clienti di Versalis per la trasformazione del polietilene: non possiamo non pensare alla plastica guardando allo stabilimento di contrada Tabuna. Proprio quella plastica che ha contribuito allo sviluppo del territorio sostenendo integralmente la produzione agricola nelle serre».
Per i segretari della UILTEC, «chimica del polietilene e agricoltura a Ragusa hanno rappresentato il binomio perfetto nella cifra economica del "modello Ragusa". Oggi il mercato globale ha fame di plastica e di polietilene: occorre, dunque, pensare a un piano d´investimenti adeguato, da parte di Versalis, per rendere più competitivo il sito di Ragusa, irrobustendo l´integrazione con il sito di Priolo, consolidando, pertanto, l´esistente produttivo e occupazionale. Gli investimenti sulla chimica di Eni, in attesa della presentazione del piano industriale societario –concludono Andrea Bottaro e Peppe Scarpata- non possono non salvaguardare il sito Versalis di Ragusa, puntando su produzioni di specialities (polietilene ad alto valore aggiunto), guardando anche allo sviluppo di progetti convenzionali».
Priolo e Ragusa sono un´unica entità industriale spalmata, però, su due stabilimenti:
Priolo produce l´etilene (400 mila Tonnellate/anno) che Ragusa, poi, trasforma in politene. Il politene di Ragusa, 140 mila tonnellate annue, si presta a molteplici applicazioni industriali: dall´automotive, al film per alimenti e coperture agro e industriali, packaging, specialities sanitarie, rivestimento cavi elettrici e tubazioni, polimeri per pannelli solari, pavimentazioni, rivestimenti edili, abbigliamento e attrezzatture sportive, solo per citarne alcune. Gli stabilimenti di Ragusa e Priolo contano 700 addetti del diretto e mille dell´indotto. Le imprese terze che lavorano nei due petrolchimici sono a forte provenienza territoriale.
Ragusa, 26 maggio 2016
"Serve un piano d´investimenti adeguato per rendere più competitivo il sito di Ragusa, consolidando l´esistente produttivo e occupazionale"
Lo dichiarano Andrea Bottaro e Peppe Scarpata, rispettivamente segretario generale e territoriale della Uiltec di Macro Area per il sud est Sicilia, alla platea dei delegati e dei dirigenti sindacali, riunita oggi a Ragusa per l´attivo del settore industria di casa UIL.
«Sugli investimenti di Versalis gravano ancora fortissime incognite. In primo luogo – illustrano i segretari nei loro interventi- non si conosce il progetto che Eni ha in mente per la chimica, o meglio, non si riesce ancora a distanza di 3 anni dalla presentazione dell´ultimo piano industriale, a definire l´assetto generale di questo fondamentale comparto economico, patrimonio industriale del Paese.
Lo stabilimento di Ragusa ha rappresentato, da sempre, per la chimica di Eni un punto di riferimento solido e affidabile sotto molteplici aspetti, non ultimo quello sulla sicurezza sul lavoro. I risultati ottenuti in questo campo, infatti, hanno visto un progressivo, drastico azzeramento degli incidenti per il personale del diretto e dell´indotto: nove anni a zero infortuni è testimonianza di una nuova e allo stesso tempo radicata cultura in materia, che ha permesso a Versalis di trasmettere un messaggio di affidabilità e professionalità all´esterno, anche nei confronti dei clienti e dei propri competitors. A Ragusa, occorre sottolinearlo, risiedono i migliori clienti di Versalis per la trasformazione del polietilene: non possiamo non pensare alla plastica guardando allo stabilimento di contrada Tabuna. Proprio quella plastica che ha contribuito allo sviluppo del territorio sostenendo integralmente la produzione agricola nelle serre».
Per i segretari della UILTEC, «chimica del polietilene e agricoltura a Ragusa hanno rappresentato il binomio perfetto nella cifra economica del "modello Ragusa". Oggi il mercato globale ha fame di plastica e di polietilene: occorre, dunque, pensare a un piano d´investimenti adeguato, da parte di Versalis, per rendere più competitivo il sito di Ragusa, irrobustendo l´integrazione con il sito di Priolo, consolidando, pertanto, l´esistente produttivo e occupazionale. Gli investimenti sulla chimica di Eni, in attesa della presentazione del piano industriale societario –concludono Andrea Bottaro e Peppe Scarpata- non possono non salvaguardare il sito Versalis di Ragusa, puntando su produzioni di specialities (polietilene ad alto valore aggiunto), guardando anche allo sviluppo di progetti convenzionali».
Priolo e Ragusa sono un´unica entità industriale spalmata, però, su due stabilimenti:
Priolo produce l´etilene (400 mila Tonnellate/anno) che Ragusa, poi, trasforma in politene. Il politene di Ragusa, 140 mila tonnellate annue, si presta a molteplici applicazioni industriali: dall´automotive, al film per alimenti e coperture agro e industriali, packaging, specialities sanitarie, rivestimento cavi elettrici e tubazioni, polimeri per pannelli solari, pavimentazioni, rivestimenti edili, abbigliamento e attrezzatture sportive, solo per citarne alcune. Gli stabilimenti di Ragusa e Priolo contano 700 addetti del diretto e mille dell´indotto. Le imprese terze che lavorano nei due petrolchimici sono a forte provenienza territoriale.
Ragusa, 26 maggio 2016