RAGUSA - IL GOVERNO TAGLIA I FONDI PER LA METROPOLITANA
IL GOVERNO TAGLIA I FONDI PER LA METROPOLITANA;
DAI POLITICI SOLO PROPAGANDA E ARIA FRITTA!
Il governo Movimento 5 Stelle-Lega ha tagliato i fondi del Bando Periferie, all´interno del quale si trovavano i 18 milioni per la metropolitana di superficie, il cui iter, dopo le solite lungaggini burocratiche, sembrava giunto a conclusione dopo la firma della Convenzione tra Comune di Ragusa-Regione e RFI avvenuta lunedì 6 agosto.
Secondo l´onorevole Lorefice, per i 72 progetti bocciati (fra cui quello della metropolitana) "è stato necessario intervenire per valutare quali abbiano davvero una funzione di rilancio per le periferie; è stato necessario distinguere tra i Comuni che hanno dato avvio a progetti già esecutivi e su cui si è già investito e chi invece utilizza questo fondo al solo scopo di creare progetti di facciata".
Visto che il progetto ragusano è stato tagliato, ne desumiamo che il governo lo abbia ritenuto "di facciata", così come siamo portati a pensare che l´onorevole Lorefice abbia consultato l´ex sindaco Piccitto, del suo partito, che quel progetto firmò, oppure la sua collega on. Campo, che lo ha sostenuto, deducendone che il Movimento 5 Stelle ragusano abbia portato avanti un progetto fasullo e magari truffaldino.
In quanto al PD, intanto l´on. Dipasquale e il suo sodale Peppe Calabrese, che stanno "duramente" denunciando il taglio dei 18 milioni per la metro, dovrebbero spiegarci come mai anche il loro partito al senato abbia votato l´emendamento che elimina i fondi del "bando periferie", non distinguendosi quindi dai partiti di governo. Visto che le cose stanno così, non possiamo che considerare la loro denuncia pura aria fritta ferragostana, o tutt´al più una polemica da spiaggia. Il PD, prima il PDS e prima ancora il PCI, e poi anche Forza Italia cui Dipasquale aderiva, sono stati abbastanza anni al governo della città, dal 1995 ad oggi, ma sulla metropolitana non hanno fatto un bel nulla, altro che "cavallo di battaglia". L´avventura della metropolitana ragusana fra un anno e mezzo compirà un quarto di secolo e se queste forze che oggi ne rivendicano la paternità, si fossero mosse seriamente, sarebbe una realtà operativa da almeno 15 anni.
La CUB Trasporti denuncia la trasformazione in bagarre politica tra partiti di quello che è un fatto gravissimo che rischia di mandare all´aria un progetto per cui i ferrovieri da sempre, assieme a gruppi di cittadini sensibili, e di recente alla Società per la Mobilità Alternativa, si sono spesi con passione, competenza e continuità, contribuendo a creare quelle condizioni che fecero si che il Comune di Ragusa potesse partecipare al Bando per il rilancio delle periferie.
Oggi è importante non arrendersi e non accettare le strumentalizzazioni, così come è importante intraprendere azioni di protesta perché quei fondi ritornino nella disponibilità dei Comuni cui erano stati assegnati.
Se il "governo del cambiamento" (ma si può anche cambiare in peggio, non dimentichiamolo) dopo aver sparato a costo zero sui migranti, è ora alla ricerca di fondi per l´attuazione degli altri suoi programmi, che li vada a cercare riducendo le spese per gli armamenti e la difesa, che ammontano a 64 milioni di euro al giorno, e servono solo ad alimentare i profitti dei fabbricanti di morte e dei signori della guerra.
Per il coordinamento provinciale CUB Trasporti: Pippo Gurrieri
DAI POLITICI SOLO PROPAGANDA E ARIA FRITTA!
Il governo Movimento 5 Stelle-Lega ha tagliato i fondi del Bando Periferie, all´interno del quale si trovavano i 18 milioni per la metropolitana di superficie, il cui iter, dopo le solite lungaggini burocratiche, sembrava giunto a conclusione dopo la firma della Convenzione tra Comune di Ragusa-Regione e RFI avvenuta lunedì 6 agosto.
Secondo l´onorevole Lorefice, per i 72 progetti bocciati (fra cui quello della metropolitana) "è stato necessario intervenire per valutare quali abbiano davvero una funzione di rilancio per le periferie; è stato necessario distinguere tra i Comuni che hanno dato avvio a progetti già esecutivi e su cui si è già investito e chi invece utilizza questo fondo al solo scopo di creare progetti di facciata".
Visto che il progetto ragusano è stato tagliato, ne desumiamo che il governo lo abbia ritenuto "di facciata", così come siamo portati a pensare che l´onorevole Lorefice abbia consultato l´ex sindaco Piccitto, del suo partito, che quel progetto firmò, oppure la sua collega on. Campo, che lo ha sostenuto, deducendone che il Movimento 5 Stelle ragusano abbia portato avanti un progetto fasullo e magari truffaldino.
In quanto al PD, intanto l´on. Dipasquale e il suo sodale Peppe Calabrese, che stanno "duramente" denunciando il taglio dei 18 milioni per la metro, dovrebbero spiegarci come mai anche il loro partito al senato abbia votato l´emendamento che elimina i fondi del "bando periferie", non distinguendosi quindi dai partiti di governo. Visto che le cose stanno così, non possiamo che considerare la loro denuncia pura aria fritta ferragostana, o tutt´al più una polemica da spiaggia. Il PD, prima il PDS e prima ancora il PCI, e poi anche Forza Italia cui Dipasquale aderiva, sono stati abbastanza anni al governo della città, dal 1995 ad oggi, ma sulla metropolitana non hanno fatto un bel nulla, altro che "cavallo di battaglia". L´avventura della metropolitana ragusana fra un anno e mezzo compirà un quarto di secolo e se queste forze che oggi ne rivendicano la paternità, si fossero mosse seriamente, sarebbe una realtà operativa da almeno 15 anni.
La CUB Trasporti denuncia la trasformazione in bagarre politica tra partiti di quello che è un fatto gravissimo che rischia di mandare all´aria un progetto per cui i ferrovieri da sempre, assieme a gruppi di cittadini sensibili, e di recente alla Società per la Mobilità Alternativa, si sono spesi con passione, competenza e continuità, contribuendo a creare quelle condizioni che fecero si che il Comune di Ragusa potesse partecipare al Bando per il rilancio delle periferie.
Oggi è importante non arrendersi e non accettare le strumentalizzazioni, così come è importante intraprendere azioni di protesta perché quei fondi ritornino nella disponibilità dei Comuni cui erano stati assegnati.
Se il "governo del cambiamento" (ma si può anche cambiare in peggio, non dimentichiamolo) dopo aver sparato a costo zero sui migranti, è ora alla ricerca di fondi per l´attuazione degli altri suoi programmi, che li vada a cercare riducendo le spese per gli armamenti e la difesa, che ammontano a 64 milioni di euro al giorno, e servono solo ad alimentare i profitti dei fabbricanti di morte e dei signori della guerra.
Per il coordinamento provinciale CUB Trasporti: Pippo Gurrieri