RAGUSA - LA CAMPAGNA ELETTORALE FINISCE IN TRIBUNALE: L´ING. MAURIZIO TUMINIO QUERELA " LA PRIMA TV " E OTTIENE IL SEQUESTRO DI DUE SERVIZI TELEVISIVI; L´EMITTENTE COMISANA PREANNUNCIA IL RICORSO IN TRIBUNALE IN NOME DEL DIRITTO DI CRONACA.
Sempre più accesi si fanno i toni degli ultimi giorni di campagna elettorale a Ragusa, in vista del voto del prossimo 10 giugno. " La prima TV ", emittente televisiva comisana facente parte, tecnicamente, del bouquet nazionale di " Canale Italia ", ha mandato in onda, nei giorni scorsi due servizi in seguito alla notizia del rinvio a processo, il prossimo ottobre, di uno dei candidati a sindaco di Ragusa ( per controversie private ), l´ing. Maurizio Tumino.
L´ing. Tumino aveva convocato una conferenza stampa, nel corso della quale aveva dichiarato di essere, dal punto di vista del certificato penale, totalmente immacolato e aveva attaccato una certa stampa, rea di diffondere " fake news " con il solo scopo di azzopparlo politicamente.
Lasciava perplessi il fatto che la campagna di stampa a danno del candidato Tumino fosse partita a soli 10 giorni dal voto, con riferimento a fatti e a indagini da collocare indietro nel tempo. Certamente sospetta è la data scelta per la diffusione delle notizie in merito, cosa che non fa altro che aumentare le nostre perplessità. Sembra quasi di essere tornati ai tempi di " Tangentopoli ", quando l´informazione preannunciava per chi suonava la campana di Di Pietro e degli altri giudici del pool di " mani pulite ".
L´emittente " La prima TV " rispondeva con due servizi, a dire la verità molto violenti nel contenuto: nell´ultimo si metteva in evidenza una società, formata dalle mogli di diversi protagonisti della vicenda, relativamente a una serie di interventi di edilizia popolare e convenzionata a Ragusa, con al centro proprio l´ing. Maurizio Tumino.
Questi prontamente ha reagito, affidando ai suoi legali una querela, che sarebbe andata a buon fine, secondo quanto annunciato da Tumino, con il sequestro dei servizi sopra citati: usiamo il condizionale perchè Angelo Di Natale, responsabile dei servizi televisivi de " La prima TV ", dichiara di non avere avuto notificato nulla fino a questo momento.
Non solo: lo stesso Angelo Di Natale, giornalista molto noto in provincia e già redattore della Terza rete RAI, ribadisce l´assoluta veridicità e correttezza dei contenuti riportati nei servizi incriminati. Se i due servizi fossero stati sequestrati, Di Natale preannuncia immediato ricorso al giudice in nome del diritto di cronaca e del diritto dei cittadini a essere informati: data la singolarità della tempistica del provvedimento eventuale di sequestro, al danno irrimediabile per il candidato a sindaco si opporrebbe il danno irrimediabile alla libertà di stampa - sempre secondo Di Natale - se l´autorità giudiziaria non avesse accertato la veridicità dei fatti narrati.
Come si vede, a soli 3 giorni dal voto, a Ragusa la campagna elettorale è diventata infuocata: noi ribadiamo, ancora una volta, il fatto che troppo tempestiva è stata la fuga di notizie alla stampa sul "caso Tumino ". Perchè e chi, proprio in questi giorni, ha voluto alzare un gran polverone ai danni di un candidato a sindaco? " Cui prodest "? Con la risposta a tale domanda avremo trovato l´autore della diffusione di notizie alla vigilia del voto, che sarebbe potuto essere tranquillo e democraticamente consapevole, senza essere " turbato " da querelles giudiziarie.
Girolamo Piparo.