RAGUSA - L´ANTICA FILANDA DONNAFUGATA LOCATION DI ECCEZIONE DI IBLA BUSKERS 2016.
L´ANTICA FILANDA DONNAFUGATA LOCATION DI ECCEZIONE DI IBLA BUSKERS 2016. IL VECCHIO FILATOIO OSPITERA´ ALCUNI SPETTACOLI IN PROGRAMMA, AGGIUNGENDO SUGGESTIONE ALLA GIA´ INCANTEVOLE ARTE DI STRADA.
RAGUSA – La storia incontra la magia, donando parte del suo fascino ad uno spettacolo di emozioni e meraviglia. Un luogo di antica memoria, che adesso si apre alla suggestione, in cui il tempo trascorreva lento, battuto dai rumori incessanti dei macchinari, all´avanguardia per l´epoca, e dall´operosità dei dipendenti, una cinquantina di "fortunati" che ogni giorno, per anni, trasformavano fibre tessili in fili.
E´ la Filanda Donnafugata, il vecchio opificio della metà dell´800 nel cuore del quartiere barocco, che dal 6 al 9 ottobre prossimi ospiterà la magia dell´arte di strada di Ibla Buskers, insieme al resto delle vie e delle piazze di Ragusa Ibla. Una grande sorpresa per l´edizione 2016 dell´appuntamento del festival più prestigioso dell´Italia meridionale, che ha scelto l´antico opificio, unica testimonianza di archeologia industriale dell´antico quartiere, come location d´eccezione per alcuni spettacoli in programma. Il risultato sarà mozzafiato per una manifestazione che supera se stessa e riesce in una missione finora impensabile: aggiungere fascino al già straordinariamente incantevole festival.
La "cotton factory", come la definiva all´epoca la guida turistica tedesca Baedeker, allocata lungo la discesa San Leonardo, antica via di comunicazione che da Ragusa Ibla portava all´altopiano, fu costruita a metà ottocento dal barone Francesco Arezzo di Donnafugata e in pochi anni divenne uno dei centri più produttivi del tempo. Per due decenni, fino al 1874, anno in cui a causa della crisi del settore le attività cessarono, la sua attività ha infatti inciso significativamente nell´economia dell´epoca, a tal punto da essere inserita nella Carta Regionale dei luoghi dell´identità e della memoria redatta dall´Assessorato Regionale dei Beni Culturali, censita tra i luoghi "archeologizzati" della lavorazione della Sicilia.
Della struttura originaria resta oggi solo parte del fabbricato e la scenografica ciminiera che ne è diventato il simbolo.
"Siamo orgogliosi di questa grande sorpresa che farà conoscere una realtà così importante, a molti ignota, della nostra terra - commenta Antonio La Cognata, organizzatore insieme a Francesco Pinna di Ibla Buskers e appassionato e studioso della storia locale – Il nostro festival, ormai da 22 anni, attira ogni anno migliaia di spettatori da ogni parte di Italia e non solo, così come da ogni parte del mondo arrivano gli artisti ospiti. Una grande occasione per apprezzare le bellezze naturalistiche, storiche e architettoniche della nostra splendida zona, a cui oggi si aggiunge il vecchio filatoio, simbolo della produttività e ingegnosità iblee. Ogni anno cerchiamo di far conoscere alcune zone dimenticate o poco conosciute di Ragusa Ibla con l´obiettivo di ritrovare l´identità stessa della nostra città".
Il festival, organizzato come sempre dall´associazione Edrisi, gode del patrocinio del Comune di Ragusa e del supporto di tanti sponsor privati. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.iblabuskers.it.
17 settembre 2016
ufficio stampa
Michele Barbagallo
RAGUSA – La storia incontra la magia, donando parte del suo fascino ad uno spettacolo di emozioni e meraviglia. Un luogo di antica memoria, che adesso si apre alla suggestione, in cui il tempo trascorreva lento, battuto dai rumori incessanti dei macchinari, all´avanguardia per l´epoca, e dall´operosità dei dipendenti, una cinquantina di "fortunati" che ogni giorno, per anni, trasformavano fibre tessili in fili.
E´ la Filanda Donnafugata, il vecchio opificio della metà dell´800 nel cuore del quartiere barocco, che dal 6 al 9 ottobre prossimi ospiterà la magia dell´arte di strada di Ibla Buskers, insieme al resto delle vie e delle piazze di Ragusa Ibla. Una grande sorpresa per l´edizione 2016 dell´appuntamento del festival più prestigioso dell´Italia meridionale, che ha scelto l´antico opificio, unica testimonianza di archeologia industriale dell´antico quartiere, come location d´eccezione per alcuni spettacoli in programma. Il risultato sarà mozzafiato per una manifestazione che supera se stessa e riesce in una missione finora impensabile: aggiungere fascino al già straordinariamente incantevole festival.
La "cotton factory", come la definiva all´epoca la guida turistica tedesca Baedeker, allocata lungo la discesa San Leonardo, antica via di comunicazione che da Ragusa Ibla portava all´altopiano, fu costruita a metà ottocento dal barone Francesco Arezzo di Donnafugata e in pochi anni divenne uno dei centri più produttivi del tempo. Per due decenni, fino al 1874, anno in cui a causa della crisi del settore le attività cessarono, la sua attività ha infatti inciso significativamente nell´economia dell´epoca, a tal punto da essere inserita nella Carta Regionale dei luoghi dell´identità e della memoria redatta dall´Assessorato Regionale dei Beni Culturali, censita tra i luoghi "archeologizzati" della lavorazione della Sicilia.
Della struttura originaria resta oggi solo parte del fabbricato e la scenografica ciminiera che ne è diventato il simbolo.
"Siamo orgogliosi di questa grande sorpresa che farà conoscere una realtà così importante, a molti ignota, della nostra terra - commenta Antonio La Cognata, organizzatore insieme a Francesco Pinna di Ibla Buskers e appassionato e studioso della storia locale – Il nostro festival, ormai da 22 anni, attira ogni anno migliaia di spettatori da ogni parte di Italia e non solo, così come da ogni parte del mondo arrivano gli artisti ospiti. Una grande occasione per apprezzare le bellezze naturalistiche, storiche e architettoniche della nostra splendida zona, a cui oggi si aggiunge il vecchio filatoio, simbolo della produttività e ingegnosità iblee. Ogni anno cerchiamo di far conoscere alcune zone dimenticate o poco conosciute di Ragusa Ibla con l´obiettivo di ritrovare l´identità stessa della nostra città".
Il festival, organizzato come sempre dall´associazione Edrisi, gode del patrocinio del Comune di Ragusa e del supporto di tanti sponsor privati. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.iblabuskers.it.
17 settembre 2016
ufficio stampa
Michele Barbagallo