RAGUSA - " LE MADONNE MARMOREE DEL ´400 DI FRANCESCO LAURANA NEGLI IBLEI " A CURA DELL´ARCHITETTO SALVO GILIBERTO.




Conferenza su alcuni TESORI del Rinascimento Italiano ...a due passi da casa.
Le Madonne marmoree del ´400 di Francesco Laurana negli Iblei
Interessante conferenza con dia-proiezioni ,commentate dall´Arch. Salvo Giliberto, nell´ambito delle attivita´ della chiusura dell´anno sociale dell´associazione culturale che si rifa´ ai principi della Beata Maria Cristina di Savoia.
Davanti ad un nutrito ed interessatissimo gruppo di partecipanti si è svolta questa seguita conferenza in cui sono state analizzate alcune fra le opere piu´ belle e significative di Francesco Laurana ,le Madonne con Bambino in marmo bianco che lo scultore (di origine Dalmate, essendo nato a LoVrana vicino Zara) realizzo´ nella Sicilia Sud-Orientale nel periodo fra il 1470 ed il 1471, per le chiese di Palazzolo Acreide e Noto.
I partecipanti sono stati condotti alla comprensione delle peculiarita´ e dell´importanza di tale scultore nell´ambito del passaggio della scultura "marmorara" tra il periodo Gotico ed il primo Rinascimento Italiano, prima di essere condotti in visita (dall´architetto) nelle chiese ospitanti per apprezzare de-visu questi capolavori .
Il Francesco Laurana rinomato Scultore , Architetto e Medaglista che aveva avuto modo di distinguersi a Rimini (sotto il maestro Agostino di Duccio) e a Genova (lavorando assieme a Domenico Gaggini) fu inizialmente chiamato dal Conte Carlo Luna d´Aragona nel 1467, a Sciacca; Conte Luna che lo aveva di molto apprezzato per la realizzazione dell´Arco trionfale del Castelnuovo di Napoli eseguito per onorare Alfonso V " il Magnanimo" nell´entrata trionfale a Napoli dopo la cacciata degli Angioini.
Dopo circa tre anni dai primi lavori realizzati a Sciacca e Partanna ,con la realizzazione di alcune Madonne per il Conte Onofrio Graffeo e per alcune chiese del Trapanese fu invitato dalla famiglia degli Speciale e dagli Alagona ad eseguire le due Madonne -trattate in conferenza- con approfondimenti sui particolari stilistici e sul modellato che hanno permesso all´artista di essere annoverato tra le figure emergenti del Rinascimento Italiano.
La Madonna della Neve realizzata a Noto antica nel 1470 per la chiesa del S.S. Crocifisso e la Madonna delle Grazie per la Chiesa "de-palazzo" a Palazzolo Acreide ,scampate al tremendo terremoto del 1693 e seppur collocate in altre chiese ricostruite, danno prontezza della valenza ed dell´importanza dello scultore Dalmata nell´ambito della scultura Italiana dell´epoca.
Tali sculture definite dall´architetto Giliberto come "gemme nascoste in uno scrigno prezioso quale quello del territorio Ibleo" seppur sconosciute ai molti - per il semplice motivo di essere dislocate...a due passi da casa- meritano la divulgazione e la valorizzazione massima.
La dolcezza dei volti delle Madonne ,la perfezione stilistica ,il modellato e l´umanizzazione del rapporto madre-figlio contraddistinto da teneri sguardi vicendevoli hanno, a parere dell´Architetto, avvicinato l´artista ad alcune Madonne di Piero della Francesca (Madonna Barenson) e perfino all´Annunziata di Antonello da Messina; artista che Francesco Laurana sicuramente ebbe modo di incontrare a Noto nell´ottobre del 1470 allorquando venne a consegnare la splendida Madonna della Neve .
L´Annunziata , il capolavoro conservato all´Abatellis di Palermo , risale al 1476 : alcuni anni dopo -quindi -che Antonello da Messina incontrasse il Laurana a Noto o a Palazzolo.
nelle immagini " La Madonna delle Grazie "a Palazzolo Acreide e " La Madonna della Neve " a Noto, oltre ad alcuni momenti della conferenza.
Le Madonne marmoree del ´400 di Francesco Laurana negli Iblei
Interessante conferenza con dia-proiezioni ,commentate dall´Arch. Salvo Giliberto, nell´ambito delle attivita´ della chiusura dell´anno sociale dell´associazione culturale che si rifa´ ai principi della Beata Maria Cristina di Savoia.
Davanti ad un nutrito ed interessatissimo gruppo di partecipanti si è svolta questa seguita conferenza in cui sono state analizzate alcune fra le opere piu´ belle e significative di Francesco Laurana ,le Madonne con Bambino in marmo bianco che lo scultore (di origine Dalmate, essendo nato a LoVrana vicino Zara) realizzo´ nella Sicilia Sud-Orientale nel periodo fra il 1470 ed il 1471, per le chiese di Palazzolo Acreide e Noto.
I partecipanti sono stati condotti alla comprensione delle peculiarita´ e dell´importanza di tale scultore nell´ambito del passaggio della scultura "marmorara" tra il periodo Gotico ed il primo Rinascimento Italiano, prima di essere condotti in visita (dall´architetto) nelle chiese ospitanti per apprezzare de-visu questi capolavori .
Il Francesco Laurana rinomato Scultore , Architetto e Medaglista che aveva avuto modo di distinguersi a Rimini (sotto il maestro Agostino di Duccio) e a Genova (lavorando assieme a Domenico Gaggini) fu inizialmente chiamato dal Conte Carlo Luna d´Aragona nel 1467, a Sciacca; Conte Luna che lo aveva di molto apprezzato per la realizzazione dell´Arco trionfale del Castelnuovo di Napoli eseguito per onorare Alfonso V " il Magnanimo" nell´entrata trionfale a Napoli dopo la cacciata degli Angioini.
Dopo circa tre anni dai primi lavori realizzati a Sciacca e Partanna ,con la realizzazione di alcune Madonne per il Conte Onofrio Graffeo e per alcune chiese del Trapanese fu invitato dalla famiglia degli Speciale e dagli Alagona ad eseguire le due Madonne -trattate in conferenza- con approfondimenti sui particolari stilistici e sul modellato che hanno permesso all´artista di essere annoverato tra le figure emergenti del Rinascimento Italiano.
La Madonna della Neve realizzata a Noto antica nel 1470 per la chiesa del S.S. Crocifisso e la Madonna delle Grazie per la Chiesa "de-palazzo" a Palazzolo Acreide ,scampate al tremendo terremoto del 1693 e seppur collocate in altre chiese ricostruite, danno prontezza della valenza ed dell´importanza dello scultore Dalmata nell´ambito della scultura Italiana dell´epoca.
Tali sculture definite dall´architetto Giliberto come "gemme nascoste in uno scrigno prezioso quale quello del territorio Ibleo" seppur sconosciute ai molti - per il semplice motivo di essere dislocate...a due passi da casa- meritano la divulgazione e la valorizzazione massima.
La dolcezza dei volti delle Madonne ,la perfezione stilistica ,il modellato e l´umanizzazione del rapporto madre-figlio contraddistinto da teneri sguardi vicendevoli hanno, a parere dell´Architetto, avvicinato l´artista ad alcune Madonne di Piero della Francesca (Madonna Barenson) e perfino all´Annunziata di Antonello da Messina; artista che Francesco Laurana sicuramente ebbe modo di incontrare a Noto nell´ottobre del 1470 allorquando venne a consegnare la splendida Madonna della Neve .
L´Annunziata , il capolavoro conservato all´Abatellis di Palermo , risale al 1476 : alcuni anni dopo -quindi -che Antonello da Messina incontrasse il Laurana a Noto o a Palazzolo.
nelle immagini " La Madonna delle Grazie "a Palazzolo Acreide e " La Madonna della Neve " a Noto, oltre ad alcuni momenti della conferenza.