RAGUSA - MARCELLA GIULIA PACE, ASTROFOTOGRAFA RAGUSANA, DOCENTE A CORTINA D'AMPEZZO, SPIEGA IL SUO LAVORO SULL' "ANALEMMA SOLARE ", LA CUI FOTO E' STATA SCELTA DALLA NASA PER IL SOLSTIZIO D'ESTATE.
E' ragusana, classe 1975, Marcella Giulia Pace, astrofotografa, più volte premiata per i suoi lavori a livello nazionale e internazionale. Il suo lavoro sull'analemma solare, frutto di due foto scatate da contrada Gatto Corvino in anni diversi, ha ottenuto dalla NASA il riconoscimento di foto dell'anno per celebrare il 21 giugno, solstizio d'estate.
"L’immagine che ha pubblicato la NASA è composta da due tipi di lavori: l’Amplitudine Occasa e l’Analemma.
L’amplitudine occasa (realizzato tra il 2016/17)
Il Sole, nel suo movimento apparente, non sorge sempre esattamente ad Est come non tramonta sempre esattamente ad Ovest, ma si sposta sulla linea linea dell’orizzonte di qualche grado verso sud o verso nord.
Ho così voluto sperimentare fotograficamente questo spostamento scegliendo una postazione dove il Sole, per tutto il periodo di ripresa da Solstizio invernale a Solstizio estivo, sarebbe tramontato sulla linea dell’orizzonte marino. Il punto che ho individuato si trovava a Gatto Corvino.
Posizione: Gatto Corvino (Rg), Sicilia 36°48'47,5"N 14°33'55,9”E
Ho iniziato il lavoro di ripresa per il solstizio di inverno del 2016 e l’ho terminato dopo 6 mesi di ripresa perché, dopo il solstizio d’estate (raggiunto il punto più estremo a a Nord-Ovest) il Sole, avrebbe "rilasciato i tramonti sull’orizzonte" ripetendo il tragitto in maniera inversa fino al solstizio d’inverno Sud-Ovest).
L’immagine finale è la somma di 20 scatti, scelti tra circa 120 tramonti osservati e fotografati sempre dalla stessa posizione e nel momento in cui il Sole stava per toccare l’orizzonte.
L’arco che definisce i gradi di spostamento, dal punto Ovest, del Sole al tramonto si definisce Amplitudine Occasa.
L’arco che definisce i gradi di spostamento dal punto Est, del Sole all’alba si definisce, Amplitudine Ortiva.
Intorno agli equinozi, il Sole raggiunge la minima amplitudine poiché si avvicina all’Est o Ovest e
L’intenzione non era solo quella di realizzare una foto che mostrasse l’amplitudine al tramonto ma era anche quella di documentare ogni singolo tramonto.
Ho utilizzato 3 tipi di strumenti per documentare i tramonti in 3 diverse modalità:
- Nikon D 7100 Reflex a 18mm con la quale ho effettuato tutti gli scatti per comporre la foto e dentro i 18mm rientra tutta l’ampitudine.
- l’intera sequenza del Sole l’ho ripresa con lo zoom a 215mm di una Canon SX 50 HS
- 1 video ripresa con una Sony Handicam
All’interno del sito è così possibile rivedere ogni tramonto nel dettaglio.
Grazie alla disponibilità dei ragazzi della protezione civile del porto turistico di Marina di Ragusa che mi hanno fornito lo storico dei dati meteo della loro stazione meteorologica, son riuscita a calcolare anche gli azimut e l’ora del tramonto tenendo quindi conto della rifrazione, che alla mia latitudine, tarda il tramonto di circa 2 minuti di tempo e di circa 20’ di azimut.
L’Analemma (realizzato sempre dalla postazione di Gatto Corvino, tra in 2018/19)
L’analemma, si ottiene dalla sovrapposizione di scatti in direzione del Sole ripresi ogni giorno (nel mio caso ogni 10 giorni) alla stessa ora dallo stesso posto.
Nel mondo, parecchi astrofotografi si cimentano nel realizzare questo tipo di lavoro che richiede molta costanza, impegno e precisione. Ognuno lo realizza dalla propria località e in base alla latitudine della Terra in cui viene ripreso, l’analemma varia la sua inclinazione ma non la sua forma: una curva a forma di 8 o più propriamente detta: lemniscata.
L’ora in cui viene ripreso in genere, corrisponde al culmine del Sole nel giorno del solstizio d’estate, quando il Sole raggiunge la sua massima declinazione positiva e, nel nostro emisfero, inizia l’estate.
Nel caso di un analemma in cui si è scelto il mezzogiorno come ora di ripresa, si ottiene la lemniscata perpendicolare all’orizzonte.
L’analemma di me realizzato, si presenta invece appoggiato sulla linea dell’orizzonte e questo perché l’ora di ripresa scelta, corrisponde a quella del tramonto più anticipato dell’anno che, alla latitudine del punto di ripresa, corrisponde alle 16:45 ( 4:45 p.m di T.M.E.C. (Tempo Medio dell’Europa Centrale).
Il giorno del tramonto più anticipato dell’anno è più comunemente riconosciuto come “il giorno di Santa Lucia”.
Il Sole in corrispondenza di questo giorno, è quello che appunto, è posizionato sulla linea dell’orizzonte perché sta tramontando. Se si osserva, invece, la posizione del Sole al solstizio di inverno,il Sole si trova poco sopra l’orizzonte alle 4.45 e sarebbe tramontato alle 4:49 p.m.
Si poteva pensare che le estremità dell’analemma potessero corrispondere al Sole dei solstizi ma in realtà agli apici si trovano rispettivamente: in basso il Sole dei primi di dicembre e in alto, il Sole di fine giugno, inizio luglio. Quindi, il primo e l’ultimo tramonto dell’anno.
La motivazione di questa discrepanza (equazione del tempo) è spiegata dalle leggi di Keplero oltre che dall’inclinazione del piano dell’orbita terrestre. La Terra descrive quindi un'orbita ellittica attorno al Sole e, in base alla distanza dal Sole durante la sua rivoluzione, si muove più o meno velocemente. Afelio e Perielio si trovano rispettivamente vicino ai solstizi.
"L’immagine che ha pubblicato la NASA è composta da due tipi di lavori: l’Amplitudine Occasa e l’Analemma.
L’amplitudine occasa (realizzato tra il 2016/17)
Il Sole, nel suo movimento apparente, non sorge sempre esattamente ad Est come non tramonta sempre esattamente ad Ovest, ma si sposta sulla linea linea dell’orizzonte di qualche grado verso sud o verso nord.
Ho così voluto sperimentare fotograficamente questo spostamento scegliendo una postazione dove il Sole, per tutto il periodo di ripresa da Solstizio invernale a Solstizio estivo, sarebbe tramontato sulla linea dell’orizzonte marino. Il punto che ho individuato si trovava a Gatto Corvino.
Posizione: Gatto Corvino (Rg), Sicilia 36°48'47,5"N 14°33'55,9”E
Ho iniziato il lavoro di ripresa per il solstizio di inverno del 2016 e l’ho terminato dopo 6 mesi di ripresa perché, dopo il solstizio d’estate (raggiunto il punto più estremo a a Nord-Ovest) il Sole, avrebbe "rilasciato i tramonti sull’orizzonte" ripetendo il tragitto in maniera inversa fino al solstizio d’inverno Sud-Ovest).
L’immagine finale è la somma di 20 scatti, scelti tra circa 120 tramonti osservati e fotografati sempre dalla stessa posizione e nel momento in cui il Sole stava per toccare l’orizzonte.
L’arco che definisce i gradi di spostamento, dal punto Ovest, del Sole al tramonto si definisce Amplitudine Occasa.
L’arco che definisce i gradi di spostamento dal punto Est, del Sole all’alba si definisce, Amplitudine Ortiva.
Intorno agli equinozi, il Sole raggiunge la minima amplitudine poiché si avvicina all’Est o Ovest e
L’intenzione non era solo quella di realizzare una foto che mostrasse l’amplitudine al tramonto ma era anche quella di documentare ogni singolo tramonto.
Ho utilizzato 3 tipi di strumenti per documentare i tramonti in 3 diverse modalità:
- Nikon D 7100 Reflex a 18mm con la quale ho effettuato tutti gli scatti per comporre la foto e dentro i 18mm rientra tutta l’ampitudine.
- l’intera sequenza del Sole l’ho ripresa con lo zoom a 215mm di una Canon SX 50 HS
- 1 video ripresa con una Sony Handicam
All’interno del sito è così possibile rivedere ogni tramonto nel dettaglio.
Grazie alla disponibilità dei ragazzi della protezione civile del porto turistico di Marina di Ragusa che mi hanno fornito lo storico dei dati meteo della loro stazione meteorologica, son riuscita a calcolare anche gli azimut e l’ora del tramonto tenendo quindi conto della rifrazione, che alla mia latitudine, tarda il tramonto di circa 2 minuti di tempo e di circa 20’ di azimut.
L’Analemma (realizzato sempre dalla postazione di Gatto Corvino, tra in 2018/19)
L’analemma, si ottiene dalla sovrapposizione di scatti in direzione del Sole ripresi ogni giorno (nel mio caso ogni 10 giorni) alla stessa ora dallo stesso posto.
Nel mondo, parecchi astrofotografi si cimentano nel realizzare questo tipo di lavoro che richiede molta costanza, impegno e precisione. Ognuno lo realizza dalla propria località e in base alla latitudine della Terra in cui viene ripreso, l’analemma varia la sua inclinazione ma non la sua forma: una curva a forma di 8 o più propriamente detta: lemniscata.
L’ora in cui viene ripreso in genere, corrisponde al culmine del Sole nel giorno del solstizio d’estate, quando il Sole raggiunge la sua massima declinazione positiva e, nel nostro emisfero, inizia l’estate.
Nel caso di un analemma in cui si è scelto il mezzogiorno come ora di ripresa, si ottiene la lemniscata perpendicolare all’orizzonte.
L’analemma di me realizzato, si presenta invece appoggiato sulla linea dell’orizzonte e questo perché l’ora di ripresa scelta, corrisponde a quella del tramonto più anticipato dell’anno che, alla latitudine del punto di ripresa, corrisponde alle 16:45 ( 4:45 p.m di T.M.E.C. (Tempo Medio dell’Europa Centrale).
Il giorno del tramonto più anticipato dell’anno è più comunemente riconosciuto come “il giorno di Santa Lucia”.
Il Sole in corrispondenza di questo giorno, è quello che appunto, è posizionato sulla linea dell’orizzonte perché sta tramontando. Se si osserva, invece, la posizione del Sole al solstizio di inverno,il Sole si trova poco sopra l’orizzonte alle 4.45 e sarebbe tramontato alle 4:49 p.m.
Si poteva pensare che le estremità dell’analemma potessero corrispondere al Sole dei solstizi ma in realtà agli apici si trovano rispettivamente: in basso il Sole dei primi di dicembre e in alto, il Sole di fine giugno, inizio luglio. Quindi, il primo e l’ultimo tramonto dell’anno.
La motivazione di questa discrepanza (equazione del tempo) è spiegata dalle leggi di Keplero oltre che dall’inclinazione del piano dell’orbita terrestre. La Terra descrive quindi un'orbita ellittica attorno al Sole e, in base alla distanza dal Sole durante la sua rivoluzione, si muove più o meno velocemente. Afelio e Perielio si trovano rispettivamente vicino ai solstizi.
I due Lavori: amplitudine e analemma, ripresi quindi, tutti dalla stessa postazione, sono stati sovrapposti in unico lavoro che la NASA ha di certo apprezzato per il suo valore didattico e per l’esclusività. "
Marcella Giulia Pace
Di seguito una breve biografia discorsiva di Marcella Giulia Pace:
Marcella Giulia Pace (Ragusa,1975) insegna presso la Scuola Primaria di Cortina d’Ampezzo.
Il suo interesse per l’astronomia e i fenomeni ottici atmosferici (fotometeore) nel tempo la porta a creare un sito di divulgazione scientifica (www.greenflash.photo) con circa 1000 tra immagini e video di fotometeore anche rare, osservate in tutta Italia e soprattutto sui monti Iblei (Rg) e sulle Dolomiti in Cadore, paesaggi scelti per la grande diversità orografica, climatica e di luminosità diurna e notturna, oltre che per la loro posizione alle due latitudine estreme dell’Italia.
Nel 2011 riceve dal Ministro della Pubblica Amministrazione il premio nazionale per l’innovazione nella didattica nelle scuole “Innovascuola”.
Nel 2015 la sua foto “Moon and Antelao” rientra nella Shortlist del concorso fotografico del Royal Museum of Greenwich “Astronomy Photographer of the Year", che seleziona da tutto il Mondo le migliori astrofotografie dell’anno. La foto fu poi anche pubblicata all’interno del volume “Astronomy Photographer of the Year 2015” edito dal Royal Observatory of Greenwich in collaborazione con la BBC, il sito fotografico Flickr e la casa editrice Collins ed esposta all’interno dell’Osservatorio Astronomico di Greenwich. La stessa foto, diventerà l’immagine del mese di dicembre del calendario dell’osservatorio astronomico di Greenwich del 2017.
Nel 2016 espone le sue foto in una mostra personale a San Vito di Cadore (Bl), con più di 100 foto di fenomeni ottici atmosferici da tutta Italia. L'evento è stato la prima mostra in Italia completa di video dedicata alle fotometeore.
Il lavoro di divulgazione attraverso video e fotografia prosegue negli anni successivi e molte sue immagini vengono pubblicate dalle maggiori riviste di astronomia nazionali (Colelum Astronomia, Nuovo Orione e Le Stelle, Focus) e internazionali (Astronomy Now, Sky and Telescope) oltre che da siti di primaria rilevanza scientifica come quelli di Spaceweather, di USRA e della NASA.
Nel 2016, documenta la visibilità dell’arcipelago maltese dalla provincia di Ragusa e le sue immagini e i suoi filmati vengono trasmessi dalla TV nazionale maltese che, nell'interviste, definiscono i suoi lavori come le prime riprese dell’arcipelago maltese dagli iblei.
Dal 2017 entra a far parte del consiglio direttivo del CISA (Centro Ibleo Studi Astronomici), delegazione UAI (Unione Astrofili Italiani) per la provincia di Ragusa, che si prefigge di promuovere attivamente l’astronomia in provincia di Ragusa, contribuendo con conferenze sull’ottica atmosferica.
Nel settembre 2018 la NASA pubblica una sua immagine che riprende la Luna che tramonta accanto al cratere attivo di sud-est dell’Etna.
Nel 2019 la rivista nazionale “Nuovo Orione” pubblica il calendario con le sue immagini: 12 foto che raccontano il cielo delle Dolomiti e degli Iblei.
Per il solstizio d’estate del 2019, la NASA pubblica il suo lavoro sull’Analemma solare, un lavoro selezionato per la sua valenza didattica e per la singolarità nel realizzare un “Analemma al tramonto”.
Per deformazione professionale, coniuga sempre la sua passione per le fotometeore alla sua professione, incentrando i suoi lavori sul valore didattico, divulgativo e di originalità, cercando di cogliere ciò che ancora non è stato mai prodotto, semplificando per renderlo alla portata di tutti.
Il suo interesse per l’astronomia e i fenomeni ottici atmosferici (fotometeore) nel tempo la porta a creare un sito di divulgazione scientifica (www.greenflash.photo) con circa 1000 tra immagini e video di fotometeore anche rare, osservate in tutta Italia e soprattutto sui monti Iblei (Rg) e sulle Dolomiti in Cadore, paesaggi scelti per la grande diversità orografica, climatica e di luminosità diurna e notturna, oltre che per la loro posizione alle due latitudine estreme dell’Italia.
Nel 2011 riceve dal Ministro della Pubblica Amministrazione il premio nazionale per l’innovazione nella didattica nelle scuole “Innovascuola”.
Nel 2015 la sua foto “Moon and Antelao” rientra nella Shortlist del concorso fotografico del Royal Museum of Greenwich “Astronomy Photographer of the Year", che seleziona da tutto il Mondo le migliori astrofotografie dell’anno. La foto fu poi anche pubblicata all’interno del volume “Astronomy Photographer of the Year 2015” edito dal Royal Observatory of Greenwich in collaborazione con la BBC, il sito fotografico Flickr e la casa editrice Collins ed esposta all’interno dell’Osservatorio Astronomico di Greenwich. La stessa foto, diventerà l’immagine del mese di dicembre del calendario dell’osservatorio astronomico di Greenwich del 2017.
Nel 2016 espone le sue foto in una mostra personale a San Vito di Cadore (Bl), con più di 100 foto di fenomeni ottici atmosferici da tutta Italia. L'evento è stato la prima mostra in Italia completa di video dedicata alle fotometeore.
Il lavoro di divulgazione attraverso video e fotografia prosegue negli anni successivi e molte sue immagini vengono pubblicate dalle maggiori riviste di astronomia nazionali (Colelum Astronomia, Nuovo Orione e Le Stelle, Focus) e internazionali (Astronomy Now, Sky and Telescope) oltre che da siti di primaria rilevanza scientifica come quelli di Spaceweather, di USRA e della NASA.
Nel 2016, documenta la visibilità dell’arcipelago maltese dalla provincia di Ragusa e le sue immagini e i suoi filmati vengono trasmessi dalla TV nazionale maltese che, nell'interviste, definiscono i suoi lavori come le prime riprese dell’arcipelago maltese dagli iblei.
Dal 2017 entra a far parte del consiglio direttivo del CISA (Centro Ibleo Studi Astronomici), delegazione UAI (Unione Astrofili Italiani) per la provincia di Ragusa, che si prefigge di promuovere attivamente l’astronomia in provincia di Ragusa, contribuendo con conferenze sull’ottica atmosferica.
Nel settembre 2018 la NASA pubblica una sua immagine che riprende la Luna che tramonta accanto al cratere attivo di sud-est dell’Etna.
Nel 2019 la rivista nazionale “Nuovo Orione” pubblica il calendario con le sue immagini: 12 foto che raccontano il cielo delle Dolomiti e degli Iblei.
Per il solstizio d’estate del 2019, la NASA pubblica il suo lavoro sull’Analemma solare, un lavoro selezionato per la sua valenza didattica e per la singolarità nel realizzare un “Analemma al tramonto”.
Per deformazione professionale, coniuga sempre la sua passione per le fotometeore alla sua professione, incentrando i suoi lavori sul valore didattico, divulgativo e di originalità, cercando di cogliere ciò che ancora non è stato mai prodotto, semplificando per renderlo alla portata di tutti.