RAGUSA - SABATO 4 FEBBRAIO PRESSO LA GALLERIA " SOQUADRO " FARNCO FRATANTONIO PARLERA´ CON IL PUBBLICO DELLA MOSTRA " VISIONI "
Tra sogno e realtà
Fratantonio lavora sulla sua terra, muovendosi al confine tra pastello e poesia.
"VISIONI" propone opere raffiguranti paesaggi, marine, spiagge, in cui la parola poetica diventa parte dell´immagine stessa.
Sabato 4 febbraio ore 18:30, presso Soquadro, l´artista Franco Fratantonio incontrerà il pubblico per raccontare il proprio percorso artistico e commentare le opere della mostra "VISIONI" presenti in galleria.
Qui non succede mai niente. E non si vede nessuno.
Il sole inizia e finisce ogni giorno il suo cammino. Talora i suoi raggi sono caldi e dorati, talaltra filtrati dalle nubi. Le nubi: bianche come la panna, o come pecore al pascolo. Mantegna vi avrebbe riconosciuto eroi e dragoni alati, ma a Franco Fratantonio la loro forma pare indefinita. La spiaggia, poi, è sempre la stessa. Placida, quieta, con le onde che lasciano mutevoli impronte sulla sabbia. Infine i campi: gialli di grano maturo o verdi neanche fossimo in Irlanda, con case e muri a secco al posto di alberi e canali e l´acqua della pompa irrigatrice dagli spruzzi irridenti.
Non si capisce che cosa abbiano questi luoghi di speciale. Eppure esercitano un´attrazione invincibile come la gravità. Bella forza, dirà il solito avveduto, sono i nostri!
Ma non basta. Indugia Franco sui palazzi barocchi, o sui presepi in forma di città che adornano gli Iblei? Non ci pensa neppure.
Ripeto, nei soggetti dei suoi quadri non c´è niente di eclatante. Nessun afflato lirico o meditativo, come di chi si perda in lontananze malinconiche o scruti le stelle per afferrare l´assoluto.
Un´impressione simile l´avranno provata i notabili inglesi riuniti da Lord Elgin intorno ai fregi del Partenone. Si aspettavano statue eroiche e voluttuose, roboanti come le copie ellenistiche cui erano assuefatti, e si trovarono davanti – parola di Canova – la vera natura.
È proprio perché cerca la natura, non una sua spenta imitazione, che Franco predilige ambientazioni familiari, bilanciando la consistenza dei volumi con l´impalpabile leggerezza del pastello.
I suoi lavori non sono affatto proiezioni del paesaggio: la forma – ce lo ha spiegato Argan – è la cosa stessa sublimata, trasposta in modo irripetibile dal piano dei sensi a quello del pensiero.
Sulla spiaggia di Sampieri il vento sale. Franco passeggia tra le cabine e i pali della luce scrutando il tramonto. Le Visioni nasceranno più tardi, nel silenzio profondo.
Potranno sembrarci, nella loro verità, addirittura ordinarie. Ma quanti sapranno riviverne lo spirito le terranno come il bene più prezioso.
Andrea Guastella
La mostra, aperta dal 14 gennaio all´11 febbraio, potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 13:00, pomeriggio dalle ore 16:30 alle 20:00. Lunedi´ mattina chiuso
***La mostra è prorogata sino a sabato 4 marzo***
Fratantonio lavora sulla sua terra, muovendosi al confine tra pastello e poesia.
"VISIONI" propone opere raffiguranti paesaggi, marine, spiagge, in cui la parola poetica diventa parte dell´immagine stessa.
Sabato 4 febbraio ore 18:30, presso Soquadro, l´artista Franco Fratantonio incontrerà il pubblico per raccontare il proprio percorso artistico e commentare le opere della mostra "VISIONI" presenti in galleria.
Qui non succede mai niente. E non si vede nessuno.
Il sole inizia e finisce ogni giorno il suo cammino. Talora i suoi raggi sono caldi e dorati, talaltra filtrati dalle nubi. Le nubi: bianche come la panna, o come pecore al pascolo. Mantegna vi avrebbe riconosciuto eroi e dragoni alati, ma a Franco Fratantonio la loro forma pare indefinita. La spiaggia, poi, è sempre la stessa. Placida, quieta, con le onde che lasciano mutevoli impronte sulla sabbia. Infine i campi: gialli di grano maturo o verdi neanche fossimo in Irlanda, con case e muri a secco al posto di alberi e canali e l´acqua della pompa irrigatrice dagli spruzzi irridenti.
Non si capisce che cosa abbiano questi luoghi di speciale. Eppure esercitano un´attrazione invincibile come la gravità. Bella forza, dirà il solito avveduto, sono i nostri!
Ma non basta. Indugia Franco sui palazzi barocchi, o sui presepi in forma di città che adornano gli Iblei? Non ci pensa neppure.
Ripeto, nei soggetti dei suoi quadri non c´è niente di eclatante. Nessun afflato lirico o meditativo, come di chi si perda in lontananze malinconiche o scruti le stelle per afferrare l´assoluto.
Un´impressione simile l´avranno provata i notabili inglesi riuniti da Lord Elgin intorno ai fregi del Partenone. Si aspettavano statue eroiche e voluttuose, roboanti come le copie ellenistiche cui erano assuefatti, e si trovarono davanti – parola di Canova – la vera natura.
È proprio perché cerca la natura, non una sua spenta imitazione, che Franco predilige ambientazioni familiari, bilanciando la consistenza dei volumi con l´impalpabile leggerezza del pastello.
I suoi lavori non sono affatto proiezioni del paesaggio: la forma – ce lo ha spiegato Argan – è la cosa stessa sublimata, trasposta in modo irripetibile dal piano dei sensi a quello del pensiero.
Sulla spiaggia di Sampieri il vento sale. Franco passeggia tra le cabine e i pali della luce scrutando il tramonto. Le Visioni nasceranno più tardi, nel silenzio profondo.
Potranno sembrarci, nella loro verità, addirittura ordinarie. Ma quanti sapranno riviverne lo spirito le terranno come il bene più prezioso.
Andrea Guastella
La mostra, aperta dal 14 gennaio all´11 febbraio, potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 13:00, pomeriggio dalle ore 16:30 alle 20:00. Lunedi´ mattina chiuso
***La mostra è prorogata sino a sabato 4 marzo***