RAGUSA - " SCIOGLIAMO I NODI ": TRE GIORNATE DI EVENTI CONTRO L´OMOFOBIA.

In occasione della Giornata mondiale contro l´omofobia, le associazioni ragusane di Agedo, Amensty International, Arcana, Arcigay, Try Changing e UAAR, organizzano alcuni eventi a partire da mercoledì 17 maggio. "Sciogliamo i nodi", è il filo conduttore delle iniziative. «Per cambiare un sistema a tratti così ottuso e immobile occorre mettersi in moto, essere in prima linea. Per questo, noi non stiamo fermi a guardare il lento deteriorarsi di una società nel suo processo di continuo regresso» - spiegano le associazioni promotrici degli eventi. Primo appuntamento il 17 maggio con la fiaccolata in memoria della vittime di Omo-bi-transfobia. Il raduno sarà alle 19 in piazza del Popolo (piazza Stazione). La fiaccolata inizierà alle 19,30 e seguirà questo percorso: viale Tenente Lena, via Dante Alighieri, via Ruggero Settimo, via Traspontino, via Angelo Maiorana, Ponte Vecchio, via Mariannina Coffa, piazza San Giovanni, corso Italia, via Mario Rapisardi, via Sant´Anna, via Angelo Maiorana, via Natalelli, Parco Giovanni Paolo II (City). Nella giornata del 17 maggio la bandiera coi colori dell´arcobaleno sventolerà sulla facciata di Palazzo dell´Aquila, sede del Comune. Giovedì 18 maggio, al Centro servizi culturali di via Diaz 56, verrà proiettato il film di Roland Emmerich "Stonewall". Al termine seguirà un dibattito sul film e sulle tematiche da esso affrontate. Il 21 maggio "Sciogliamo i nodi. Working day": un intero pomeriggio di laboratori interattivi a Ibla per grandi e piccoli. A partire dalle 16, in piazza Duomo, i laboratori saranno su vari temi: prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, produzione di manifesti artistico-propagandistici, storia del movimento Lgbti. «È questo il nostro intento: vedere il cambiamento, a cui tanto aspiriamo, riflesso sullo specchio ogni singola mattina. Vogliamo sensibilizzare la cittadinanza tutta – si legge nel documento politico redatto dalle sei associazioni - su certi valori, ancora distanti dalla realtà ragusana. Uno tra tutti: le diversità. Diversità intesa in chiave positiva. Che si tratti del colore della pelle, di credenze religiose o di orientamento sessuale, l´educazione alle diversità rappresenta il cemento per fondamenta solide. Qualcosa si sta muovendo, non lo neghiamo: un risultato evidente è stato conseguito dall´Assemblea Regionale Siciliana, con l´approvazione delle leggi contro l´omofobia e la transfobia. Tale evento non simboleggia, tuttavia, un punto d´arrivo. È semmai un punto di partenza, l´inizio di una "rivoluzione del pensiero" contro gli standard che la società ci impone». Gli standard dell´eteronormatività, o "eterosessualità obbligatoria", «secondo la quale per essere definito "normale" bisogna omologarsi all´orientamento sessuale dominante, non riconoscendo le altre identità, gli altri modi di vivere il proprio corpo, il desiderio, i sentimenti. O come dimenticarsi del patriarcato, un sistema sociopolitico nel quale il maschio e l´eterosessualità hanno supremazia sugli altri generi e orientamenti sessuali, ritenuti subalterni o non idonei. Intendiamo abbattere tabù e preconcetti che sono stati costruiti nel tempo, che riguardano le persone Lgbti. Alcuni esempi? I gay maschi non sono necessariamente "effemminati" e le lesbiche non vanno ridotte a "ragazzacce mascoline", senza trucco e con i capelli rasati. Questo può essere vero ed è giusto che chi si percepisce in questo modo viva se stesso/a nel modo più autentico e nel pieno rispetto dell´idea che ha di sé. Ma questa non è una rappresentazione che deve essere imposta a chiunque non rientri nei parametri della "normalità". Certe idee ci sono state inculcate fin dalla più tenera età. Non ci è mai stato detto, però, che l´arcobaleno affascina proprio per tutte quelle sfumature di colore che vi ritroviamo dentro. La diversità fa parte di ciascun individuo, e in ognuno in modo peculiare. Vogliamo creare le condizioni adatte per la libertà individuale, per l´autodeterminazione, per essere fieri/e della nostra natura, di fare coming-out senza temere i giudizi esterni e di dichiarare pubblicamente le nostre diversità senza alcun riscontro negativo. Con orgoglio».
Il Comitato promotore
Ragusa, 10 maggio 2017
Il Comitato promotore
Ragusa, 10 maggio 2017