RAGUSA - VERSO LO SCIOPERO UNITARIO DELLA SCUOLA DEL 17 MAGGIO
Martedì 16 aprile 2019 si sono riuniti i segretari provinciali delle OO.SS. della scuola di Ragusa
FLC CGIL – CISL FSUR – UIL RUA – SNALS CONFSAL – GILDA UNAMS
per definire il calendario delle assemblee sindacali che si terranno nelle scuole di tutti i comuni della Provincia di Ragusa in vista dello sciopero nazionale di categoria proclamato per il 17 maggio 2019.
Dagli incontri che si sono svolti giovedì 4 aprile 2019 e lunedì 8 aprile al Ministero, non sono emersi elementi che consentano di ritenere concluso positivamente il tentativo di conciliazione, sono state pertanto confermate le seguenti iniziative unitarie:
astensione dalle attività non obbligatorie a partire dal 26 aprile 2019 e con termine il 16 maggio 2019
sciopero generale di tutti i lavoratori del comparto istruzione e ricerca per l’intera giornata del 17 maggio 2019.
L’inizio delle assemblee sindacali è previsto per Mercoledì 08 maggio 2019 a S. Croce Camerina e si concluderanno a Ragusa Mercoledì 15 maggio 2019 con la partecipazione dei segretari regionali delle OO.SS.
Le nostre rivendicazioni
NO all’autonomia differenziata e alla regionalizzazione del sistema di istruzione. Il sistema di istruzione nazionale è un fattore di coesione culturale e sociale del nostro Paese. I progetti di regionalizzazione messi in campo dalla richiesta al governo di maggiori forme di autonomia anche in materia d’istruzione, minano alle basi l’idea di una scuola pubblica nazionale e mettono fortemente in discussione l’unità del sistema dei diritti.
Più risorse per rinnovo del Contratto Nazionale. Quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2019 non garantisce neppure la copertura dell’erosione stipendiale dovuta all’inflazione. Le retribuzioni del personale della scuola sono state fortemente penalizzate in questi lunghi anni di crisi e risultano essere le più povere tra tutti i lavoratori pubblici. Il bassissimo livello degli stipendi del personale della scuola emerge con ancora maggiore evidenza confrontando la situazione dei docenti italiani con quella dei colleghi dei principali paesi europei.
Richiesta di un piano straordinario di assunzioni del personale della scuola, dell'università, della ricerca e dell'AFAM, con l'avvio di una fase transitoria e straordinaria di reclutamento. A settembre saranno vacanti in organico di diritto non meno di 80.000 posti. Potrebbero altresì essere utili per consentire il rientro di migliaia di docenti ancora bloccati nelle scuole del Nord Italia.
FLC CGIL – CISL FSUR – UIL RUA – SNALS CONFSAL – GILDA UNAMS
per definire il calendario delle assemblee sindacali che si terranno nelle scuole di tutti i comuni della Provincia di Ragusa in vista dello sciopero nazionale di categoria proclamato per il 17 maggio 2019.
Dagli incontri che si sono svolti giovedì 4 aprile 2019 e lunedì 8 aprile al Ministero, non sono emersi elementi che consentano di ritenere concluso positivamente il tentativo di conciliazione, sono state pertanto confermate le seguenti iniziative unitarie:
astensione dalle attività non obbligatorie a partire dal 26 aprile 2019 e con termine il 16 maggio 2019
sciopero generale di tutti i lavoratori del comparto istruzione e ricerca per l’intera giornata del 17 maggio 2019.
L’inizio delle assemblee sindacali è previsto per Mercoledì 08 maggio 2019 a S. Croce Camerina e si concluderanno a Ragusa Mercoledì 15 maggio 2019 con la partecipazione dei segretari regionali delle OO.SS.
Le nostre rivendicazioni
NO all’autonomia differenziata e alla regionalizzazione del sistema di istruzione. Il sistema di istruzione nazionale è un fattore di coesione culturale e sociale del nostro Paese. I progetti di regionalizzazione messi in campo dalla richiesta al governo di maggiori forme di autonomia anche in materia d’istruzione, minano alle basi l’idea di una scuola pubblica nazionale e mettono fortemente in discussione l’unità del sistema dei diritti.
Più risorse per rinnovo del Contratto Nazionale. Quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2019 non garantisce neppure la copertura dell’erosione stipendiale dovuta all’inflazione. Le retribuzioni del personale della scuola sono state fortemente penalizzate in questi lunghi anni di crisi e risultano essere le più povere tra tutti i lavoratori pubblici. Il bassissimo livello degli stipendi del personale della scuola emerge con ancora maggiore evidenza confrontando la situazione dei docenti italiani con quella dei colleghi dei principali paesi europei.
Richiesta di un piano straordinario di assunzioni del personale della scuola, dell'università, della ricerca e dell'AFAM, con l'avvio di una fase transitoria e straordinaria di reclutamento. A settembre saranno vacanti in organico di diritto non meno di 80.000 posti. Potrebbero altresì essere utili per consentire il rientro di migliaia di docenti ancora bloccati nelle scuole del Nord Italia.