ROMA - GIUSEPPE LA ROSA, EX ALUNNO DEL " FABIO BESTA ", INSIGNITO DAL PRESIDENTE MATTARELLA " CAVALIERE DELL´ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA ".
Peppe La Rosa, classe 1988, diplomato ragioniere presso l´ ITCA " Fabio Besta " di Ragusa, è stato individuato e scelto dal Presidente della Repubblica Mattarella come " Cavaliere dell´ Ordine al Merito della Repubblica Italiana " per il suo impegno umanitario a favore dei migranti.
Giuseppe La Rosa, oggi arruolato nella Marina Militare ( esattamente come sottocapo di III classe nel Corpo della Capitaneria di Porto di Messina ) e imbarcato attualmente sulla nave " Dattilo " della Guardia Costiera, ha frequentato per cinque anni il corso di ragioniere a Ragusa e, dopo qualche esperienza nel settore della ristorazione, ha intrapreso ben presto la carriera militare: i genitori, entrambi docenti di Educazione Fisica ( la madre è attualmente coordinatrice provinciale di Educazione Fisica presso l´Ufficio scolastico di Ragusa ), interpellati telefonicamente, non hanno nascosto il loro orgoglio e la soddisfazione per un ragazzo in prima linea nel soccorso in mare ai migranti. " Per il suo impegno e per il generoso servizio in soccorso di tanti migranti in mare " è proprio la motivazione espressa nel riconoscimento assegnato da Capo dello Stato.
In effetti Giuseppe fa parte della squadra immediatamente impegnata nel soccorso: è il primo ad avere contatti con i disperati, che sui barconi affrontano mille peripezie e, purtroppo, anche la morte in mare. Sono, infatti, ormai centinaia di migliaia i migranti che attraversano il Mediterraneo e vengono soccorsi dai mezzi della nostra Marina Militare: molti vengono sbarcati nei centri di accoglienza e di identificazione della nostra isola, " in primis " a Pozzallo. E sono i più fortunati, considerato che migliaia sono ormai i migranti che non ce l´ hanno fatta e giacciono cadaveri in fondo al mare.
Oggi Giuseppe è un Rescue Swimmer in servizio sulla nave Dattilo CP940 . Recupera, raggiungendoli a nuoto, i migranti caduti in acqua. E´ anche il primo a mettere piede sui barconi.
E´ stato uno dei 40 premiati oggi da Mattarella.
A Peppe l´affetto sincero di " ecodegliblei.it " e di tutta la comunità iblea, orgogliosa di un suo figlio tanto generoso.
Girolamo Piparo
Giuseppe La Rosa, oggi arruolato nella Marina Militare ( esattamente come sottocapo di III classe nel Corpo della Capitaneria di Porto di Messina ) e imbarcato attualmente sulla nave " Dattilo " della Guardia Costiera, ha frequentato per cinque anni il corso di ragioniere a Ragusa e, dopo qualche esperienza nel settore della ristorazione, ha intrapreso ben presto la carriera militare: i genitori, entrambi docenti di Educazione Fisica ( la madre è attualmente coordinatrice provinciale di Educazione Fisica presso l´Ufficio scolastico di Ragusa ), interpellati telefonicamente, non hanno nascosto il loro orgoglio e la soddisfazione per un ragazzo in prima linea nel soccorso in mare ai migranti. " Per il suo impegno e per il generoso servizio in soccorso di tanti migranti in mare " è proprio la motivazione espressa nel riconoscimento assegnato da Capo dello Stato.
In effetti Giuseppe fa parte della squadra immediatamente impegnata nel soccorso: è il primo ad avere contatti con i disperati, che sui barconi affrontano mille peripezie e, purtroppo, anche la morte in mare. Sono, infatti, ormai centinaia di migliaia i migranti che attraversano il Mediterraneo e vengono soccorsi dai mezzi della nostra Marina Militare: molti vengono sbarcati nei centri di accoglienza e di identificazione della nostra isola, " in primis " a Pozzallo. E sono i più fortunati, considerato che migliaia sono ormai i migranti che non ce l´ hanno fatta e giacciono cadaveri in fondo al mare.
Oggi Giuseppe è un Rescue Swimmer in servizio sulla nave Dattilo CP940 . Recupera, raggiungendoli a nuoto, i migranti caduti in acqua. E´ anche il primo a mettere piede sui barconi.
E´ stato uno dei 40 premiati oggi da Mattarella.
A Peppe l´affetto sincero di " ecodegliblei.it " e di tutta la comunità iblea, orgogliosa di un suo figlio tanto generoso.
Girolamo Piparo