VITTORIA - BIPERSONALE INCARDONA- FRANCHI DA VENERDI´ 16 A PALAZZO BERTONE

Venerdì 16 aprirà i battenti un nuovo spazio di Palazzo Bertone, Edonè lab,
spazio che vedrà protagonista tra le proprie mura una bi-personale in cui
gli antitetici stili di Angelo Incardona e Carlo Franchi incroceranno le
proprie vie,
pittura e scultura a confronto, dove la carica espressiva della scultura di
Incardona si coniugherà con le visioni caleidoscopiche della pittura di
Franchi.
Ecco alcuni cenni dei testi di presentazione dedicati a ciascun artista:
Carlo, artista ormai navigato che proviene dal teatro, dove tra l´altro, ha
avuto modo di conosce e collaborare con il nostro tanto amato conterraneo
Salvatore Fiume, sembra non aver mai abbandonato quel animo decoratore,
capace di ricreare ambienti e situazioni su di un palco che si discostano
poco, se non niente, dal reale.
Adesso però ad essere ricreate non più le scene per le opere dei grandi
compositori, ma le visioni contemporanee e caleidoscopiche dello stesso, che
in continua sperimentazione, lavora incessantemente a questa serie già da
diversi anni, riuscendo sempre a trovare nuovi spunti per non annoiare i
suoi ormai fidelizzati spettatori.
Questi lavori che prendono il titolo di Kaleidos, sono opere dal taglio
informale caratterizzate quasi sempre dalla presenza di due volti, due
profili dal guardo opposto, che sovrastano la composizione, ed un corpo
centrale, un vortice di colori, dove l´artista si diverte ad inserire, a
volte figure, altre volte segni, simboli, fotografie che nell´immaginario
proprio, carico di simbolismo, acquisiscono molteplici significati. (L.
Bosco)
Osservando le sculture di Angelo Incardona si ha come l´impressione di un
tentato e riuscito recupero: quello del gesto primordiale dell´artista, il
quale, per certi versi artigianalmente, estrae le proprie immagini
sottraendole alla muta incomunicabilità della materia grezza.
Ma ecco che l´ars combinatoria entra subito in gioco, e queste forme,
assimilate o giustapposte, assumono una valenza inedita e una forte carica
simbolica pur ne loro palese fascino per i materiali classici e il chiaro
richiamo alla plasticità tipica del primitivismo. (S. Incardona)
La mostra curata da Giovanni e Livio Bosco che inaugurerà venerdì 16 giugno
alle ore 20.00 sarà fruibile sino a domenica 16 luglio, con i soliti orari
ovvero 11-13 \ 18-21; salvo i fine settimana del Jazz Festival dove la
chiusura sarà prorogata alle 23.00.
spazio che vedrà protagonista tra le proprie mura una bi-personale in cui
gli antitetici stili di Angelo Incardona e Carlo Franchi incroceranno le
proprie vie,
pittura e scultura a confronto, dove la carica espressiva della scultura di
Incardona si coniugherà con le visioni caleidoscopiche della pittura di
Franchi.
Ecco alcuni cenni dei testi di presentazione dedicati a ciascun artista:
Carlo, artista ormai navigato che proviene dal teatro, dove tra l´altro, ha
avuto modo di conosce e collaborare con il nostro tanto amato conterraneo
Salvatore Fiume, sembra non aver mai abbandonato quel animo decoratore,
capace di ricreare ambienti e situazioni su di un palco che si discostano
poco, se non niente, dal reale.
Adesso però ad essere ricreate non più le scene per le opere dei grandi
compositori, ma le visioni contemporanee e caleidoscopiche dello stesso, che
in continua sperimentazione, lavora incessantemente a questa serie già da
diversi anni, riuscendo sempre a trovare nuovi spunti per non annoiare i
suoi ormai fidelizzati spettatori.
Questi lavori che prendono il titolo di Kaleidos, sono opere dal taglio
informale caratterizzate quasi sempre dalla presenza di due volti, due
profili dal guardo opposto, che sovrastano la composizione, ed un corpo
centrale, un vortice di colori, dove l´artista si diverte ad inserire, a
volte figure, altre volte segni, simboli, fotografie che nell´immaginario
proprio, carico di simbolismo, acquisiscono molteplici significati. (L.
Bosco)
Osservando le sculture di Angelo Incardona si ha come l´impressione di un
tentato e riuscito recupero: quello del gesto primordiale dell´artista, il
quale, per certi versi artigianalmente, estrae le proprie immagini
sottraendole alla muta incomunicabilità della materia grezza.
Ma ecco che l´ars combinatoria entra subito in gioco, e queste forme,
assimilate o giustapposte, assumono una valenza inedita e una forte carica
simbolica pur ne loro palese fascino per i materiali classici e il chiaro
richiamo alla plasticità tipica del primitivismo. (S. Incardona)
La mostra curata da Giovanni e Livio Bosco che inaugurerà venerdì 16 giugno
alle ore 20.00 sarà fruibile sino a domenica 16 luglio, con i soliti orari
ovvero 11-13 \ 18-21; salvo i fine settimana del Jazz Festival dove la
chiusura sarà prorogata alle 23.00.