VITTORIA - LA CGIL DENUNCIA I LICENZIAMENTI PRESSO LA DIACONIA VALDESE
Alla Diaconia Valdese CSD
Via Angrogna n. 18
10066 Torre Pellice (TO)
presidenza@diaconiavaldese.org
e. p
S.E. il Prefetto di Ragusa
Dott.ssa Filippina Cocuzza
protocollo.prefrg@pec.interno.it
Al Direttore del Servizio XVI C.P.I di Ragusa
Dott. Giovanni Vindigni
dipartimento.lavoro@certmail.regione.sicilia.it
Al Sindaco del Comune di Vittoria
Avv. Giovanni Moscato
sindaco@pec.comunevittoria.gov.it
Alla stampa
La Cgil di Ragusa e la FP Cgil non condividono e rigettano la decisione della Diaconia Valdese
CSD di Vittoria di procedere ai licenziamenti delle lavoratrici e dei lavoratori che si occupano del
servizio di assistenza agli anziani.
La Diaconia Valdese il 22 febbraio 18 ha comunicato alla suddetta O.S. l´intenzione di
procedere a 12 licenziamenti motivandoli con la necessità di dismettere un settore (l´assistenza agli
anziani) e occuparsi esclusivamente dell´accoglienza dei migranti.
La Cgil non ci sta! Da subito ha contestato la decisione di procedere, in modo repentino e -
a nostro parere- non rispettoso degli anziani, alla chiusura del servizio di assistenza agli anziani e
alla conseguente decisione di procedere ai licenziamenti, e abbiamo portato al tavolo della
trattativa soluzioni alternative per la tutela di tutti i posti di lavori.
Vico Cairoli n. 29, 97100 Ragusa - tel. 0932.656211 – cel 392.8693829 –
pec: cgil.ragusa@pecgil.it
Ci saremmo aspettati nei confronti del proprio personale un atteggiamento più umano, meno
distaccato perché in questi anni abbiamo positivamente concluso diverse trattative nel rispetto
reciproco dei ruoli e nell´interesse del Personale e dei servizi resi, poi perché avvertiamo in questi
ultimi approcci, terminati con un arroccamento della posizione datoriale, una netta contraddizione
rispetto ai principi ispiratori della Diaconia Valdese.
L´attuale Amministrazione della Diaconia Valdese, conosce benissimo il contesto difficile del mondo
del lavoro nel nostro territorio, specie per chi è avanti negli anni, come coloro che sono stati al
servizio nella struttura per più di venti anni e quindi fuori da ogni ciclo produttivo.
Considerando da sempre positivo, il fatto che la Diaconia Valdese di Vittoria si occupasse
anche dell´accoglienza dei migranti, (sia per il concetto di accoglienza in sé come soluzione nei
confronti dei più deboli, sia perché una delle possibili soluzioni alla crisi economica dell´ente perché
-come dichiarato dalla Casa- "ha consentito e consentirebbe di mantenere e incrementare la pianta
organica") abbiamo sempre ribadito, da un lato, la necessità che i due servizi (accoglienza e
assistenza) potessero coesistere in modo da garantire la sussistenza della casa e il ricollocamento
degli esuberi ma dall´altro contestando il modello "dell´accoglienza diffusa" dei migranti perché
prevede una gestione autonoma dei servizi di pulizia, lavanderia e ristorazione, un modello non
confacente alle reali esigenze dei migranti molti dei quali non autosufficienti.
Mantenendo i due servizi, una parte delle lavoratrici e dei lavoratori in esubero avrebbe
potuto occuparsi ancora degli anziani, mentre la restante parte, attraverso corsi di
riqualificazione, avrebbe potuto essere ricollocata nei servizi di accoglienza; il tutto all´interno di
un accordo che avrebbe garantito sia gli accolti ma anche gli operatori, cercando, come ultima
soluzione, di avviare percorsi di prepensionamento incentivati, visto l´età di alcune operatrici
difficilmente ricollocabili nel mercato del lavoro.
Tutto questo è stato vano perché, la Diaconia Valdese, senza alcun accordo che indicasse principi
oggettivi, unilaterale, ha deciso di procedere a 7 licenziamenti e ricollocare, "a chiamata diretta" i
restanti lavoratori, demansionandoli o assumendoli part-time.
Vico Cairoli n. 29, 97100 Ragusa - tel. 0932.656211 – cel 392.8693829 –
pec: cgil.ragusa@pecgil.it
Conclusosi negativamente il confronto sindacale, la trattativa si è spostata presso l´Ufficio del Lavoro
di Ragusa.
In sede istituzionale abbiamo ribadito le nostre soluzioni (no ai licenziamenti, ricollocazione di
tutti gli esuberi e incentivo all´esodo) e contestato il tipo di accoglienza dei migranti (la c.d.
accoglienza diffusa).
A nostro parere i due argomenti sono strettamente legati e una soluzione condivisa della
vertenza, garantirebbe un maggiore rispetto dei diritti sia dei lavoratori che dei migranti.
Per tali motivazioni saranno attivate tutte le forme di lotta atte alla salvaguardia degli interessi delle
lavoratrici e dei lavoratori.
Fp – Cgil di Ragusa
Ninzio Fernandez
Schembari Salvatore
Cgil di Ragusa
Francesco Maltese
Via Angrogna n. 18
10066 Torre Pellice (TO)
presidenza@diaconiavaldese.org
e. p
S.E. il Prefetto di Ragusa
Dott.ssa Filippina Cocuzza
protocollo.prefrg@pec.interno.it
Al Direttore del Servizio XVI C.P.I di Ragusa
Dott. Giovanni Vindigni
dipartimento.lavoro@certmail.regione.sicilia.it
Al Sindaco del Comune di Vittoria
Avv. Giovanni Moscato
sindaco@pec.comunevittoria.gov.it
Alla stampa
La Cgil di Ragusa e la FP Cgil non condividono e rigettano la decisione della Diaconia Valdese
CSD di Vittoria di procedere ai licenziamenti delle lavoratrici e dei lavoratori che si occupano del
servizio di assistenza agli anziani.
La Diaconia Valdese il 22 febbraio 18 ha comunicato alla suddetta O.S. l´intenzione di
procedere a 12 licenziamenti motivandoli con la necessità di dismettere un settore (l´assistenza agli
anziani) e occuparsi esclusivamente dell´accoglienza dei migranti.
La Cgil non ci sta! Da subito ha contestato la decisione di procedere, in modo repentino e -
a nostro parere- non rispettoso degli anziani, alla chiusura del servizio di assistenza agli anziani e
alla conseguente decisione di procedere ai licenziamenti, e abbiamo portato al tavolo della
trattativa soluzioni alternative per la tutela di tutti i posti di lavori.
Vico Cairoli n. 29, 97100 Ragusa - tel. 0932.656211 – cel 392.8693829 –
pec: cgil.ragusa@pecgil.it
Ci saremmo aspettati nei confronti del proprio personale un atteggiamento più umano, meno
distaccato perché in questi anni abbiamo positivamente concluso diverse trattative nel rispetto
reciproco dei ruoli e nell´interesse del Personale e dei servizi resi, poi perché avvertiamo in questi
ultimi approcci, terminati con un arroccamento della posizione datoriale, una netta contraddizione
rispetto ai principi ispiratori della Diaconia Valdese.
L´attuale Amministrazione della Diaconia Valdese, conosce benissimo il contesto difficile del mondo
del lavoro nel nostro territorio, specie per chi è avanti negli anni, come coloro che sono stati al
servizio nella struttura per più di venti anni e quindi fuori da ogni ciclo produttivo.
Considerando da sempre positivo, il fatto che la Diaconia Valdese di Vittoria si occupasse
anche dell´accoglienza dei migranti, (sia per il concetto di accoglienza in sé come soluzione nei
confronti dei più deboli, sia perché una delle possibili soluzioni alla crisi economica dell´ente perché
-come dichiarato dalla Casa- "ha consentito e consentirebbe di mantenere e incrementare la pianta
organica") abbiamo sempre ribadito, da un lato, la necessità che i due servizi (accoglienza e
assistenza) potessero coesistere in modo da garantire la sussistenza della casa e il ricollocamento
degli esuberi ma dall´altro contestando il modello "dell´accoglienza diffusa" dei migranti perché
prevede una gestione autonoma dei servizi di pulizia, lavanderia e ristorazione, un modello non
confacente alle reali esigenze dei migranti molti dei quali non autosufficienti.
Mantenendo i due servizi, una parte delle lavoratrici e dei lavoratori in esubero avrebbe
potuto occuparsi ancora degli anziani, mentre la restante parte, attraverso corsi di
riqualificazione, avrebbe potuto essere ricollocata nei servizi di accoglienza; il tutto all´interno di
un accordo che avrebbe garantito sia gli accolti ma anche gli operatori, cercando, come ultima
soluzione, di avviare percorsi di prepensionamento incentivati, visto l´età di alcune operatrici
difficilmente ricollocabili nel mercato del lavoro.
Tutto questo è stato vano perché, la Diaconia Valdese, senza alcun accordo che indicasse principi
oggettivi, unilaterale, ha deciso di procedere a 7 licenziamenti e ricollocare, "a chiamata diretta" i
restanti lavoratori, demansionandoli o assumendoli part-time.
Vico Cairoli n. 29, 97100 Ragusa - tel. 0932.656211 – cel 392.8693829 –
pec: cgil.ragusa@pecgil.it
Conclusosi negativamente il confronto sindacale, la trattativa si è spostata presso l´Ufficio del Lavoro
di Ragusa.
In sede istituzionale abbiamo ribadito le nostre soluzioni (no ai licenziamenti, ricollocazione di
tutti gli esuberi e incentivo all´esodo) e contestato il tipo di accoglienza dei migranti (la c.d.
accoglienza diffusa).
A nostro parere i due argomenti sono strettamente legati e una soluzione condivisa della
vertenza, garantirebbe un maggiore rispetto dei diritti sia dei lavoratori che dei migranti.
Per tali motivazioni saranno attivate tutte le forme di lotta atte alla salvaguardia degli interessi delle
lavoratrici e dei lavoratori.
Fp – Cgil di Ragusa
Ninzio Fernandez
Schembari Salvatore
Cgil di Ragusa
Francesco Maltese