VITTORIA - LA MITICA QUINTA A DEL " FERMI ": DOPO 30 ANNI TUTTI INSIEME... SEMPRE. CHI ALTRI CI RIESCE ?
La loro storia inizia alla fine degli anni settanta all´ Istituto Tecnico per Geometri " E. Fermi " di Vittoria.
Una trentina di ragazzini (solo maschi, come voleva allora la tradizione) iniziarono la loro avventura scolastica, che nel corso degli anni si sarebbe a poco a poco trasformata in una lunga storia di amicizia. Ed è così che loro da oltre trent´anni si ritrovano attorno ad una tavola a consacrare il loro legame.. Adesso cinquantenni, i nostri amici rivestono un ruolo nella società: stimati e apprezzati professionisti, rappresentanti delle forze dell´ordine, dirigenti universitari, insegnanti o liberi professionisti, poco cambia. Loro si ritrovano ogni anno, accompagnati dal loro insegnante preferito, il prof. Mimmo Piparo, il quale dopo tanti anni è diventato uno di quei trenta ex ragazzi della VA Geometri.
La bella storia di questo gruppo di amici è stata purtroppo funestata dalla perdita di due di loro, Gianfranco e Turi. Questo triste evento ha rafforzato il loro legame, rendendoli ancora più coesi. E, quando immancabilmente nei racconti Gianfranco e Turi vengono evocati, loro, quasi fosse un tacito accordo, ogni volta che pronunciano il loro nome lo accompagnano con un sorriso.
L´ultima rimpatriata, come loro usano chiamarla, si è appena conclusa. L´ instancabile organizzatore Sandro, come da tradizione, a fine serata riceve le bacchettate per qualcosa che è andato storto: anche questa pantomima fa parte del loro gioco iniziato oltre trent´anni fa e non ancora concluso, un gioco che li rende unici e che si perpetua ogni qualvolta si ritrovano insieme. Sandro si diverte e, da ottimo incassatore qual è, minaccia le dimissioni da quel ruolo. Ma tutti sanno che è solo un gioco.
A fine serata un abbraccio e l´augurio di ritrovarsi ancora. Ognuno riprende la propria vita rientrando nella propria quotidianità e quindi nella vita reale: ma loro per poche ore hanno avuto poco più di quindici anni, con la gioia di vivere e con la spensieratezza, che a quella età ci rendono liberi. Forse è proprio grazie alla scoperta di questa magica pozione, che loro ogni anno rinnovano il loro giuramento di amicizia, seduti attorno ad una tavola, sorridenti e abbracciati tra di loro, qualche capello in meno, i primi acciacchi, ma tanti bei ricordi e tanta voglia di continuare a sorridere.
Peppe Guastella, L´Eco degli Iblei
Una trentina di ragazzini (solo maschi, come voleva allora la tradizione) iniziarono la loro avventura scolastica, che nel corso degli anni si sarebbe a poco a poco trasformata in una lunga storia di amicizia. Ed è così che loro da oltre trent´anni si ritrovano attorno ad una tavola a consacrare il loro legame.. Adesso cinquantenni, i nostri amici rivestono un ruolo nella società: stimati e apprezzati professionisti, rappresentanti delle forze dell´ordine, dirigenti universitari, insegnanti o liberi professionisti, poco cambia. Loro si ritrovano ogni anno, accompagnati dal loro insegnante preferito, il prof. Mimmo Piparo, il quale dopo tanti anni è diventato uno di quei trenta ex ragazzi della VA Geometri.
La bella storia di questo gruppo di amici è stata purtroppo funestata dalla perdita di due di loro, Gianfranco e Turi. Questo triste evento ha rafforzato il loro legame, rendendoli ancora più coesi. E, quando immancabilmente nei racconti Gianfranco e Turi vengono evocati, loro, quasi fosse un tacito accordo, ogni volta che pronunciano il loro nome lo accompagnano con un sorriso.
L´ultima rimpatriata, come loro usano chiamarla, si è appena conclusa. L´ instancabile organizzatore Sandro, come da tradizione, a fine serata riceve le bacchettate per qualcosa che è andato storto: anche questa pantomima fa parte del loro gioco iniziato oltre trent´anni fa e non ancora concluso, un gioco che li rende unici e che si perpetua ogni qualvolta si ritrovano insieme. Sandro si diverte e, da ottimo incassatore qual è, minaccia le dimissioni da quel ruolo. Ma tutti sanno che è solo un gioco.
A fine serata un abbraccio e l´augurio di ritrovarsi ancora. Ognuno riprende la propria vita rientrando nella propria quotidianità e quindi nella vita reale: ma loro per poche ore hanno avuto poco più di quindici anni, con la gioia di vivere e con la spensieratezza, che a quella età ci rendono liberi. Forse è proprio grazie alla scoperta di questa magica pozione, che loro ogni anno rinnovano il loro giuramento di amicizia, seduti attorno ad una tavola, sorridenti e abbracciati tra di loro, qualche capello in meno, i primi acciacchi, ma tanti bei ricordi e tanta voglia di continuare a sorridere.
Peppe Guastella, L´Eco degli Iblei