VITTORIA - " LA QUESTIONE PALESTINESE NON E' CAUSATA DALLA PRESENZA DI UN POPOLO IN PIU', BENSI' DALLA PRESENZA DI UNO STATO IN MENO ": IL GRANDE SUCCESSO DEL GRUPPO MESSINESE " I KUNSERTU ".


Un salto nel passato o se preferiamo un déjà-vu che ha riportato una vasta platea di ...entenni ai fasti del mitico Cabaret e di una città, Vittoria, che sembrava avviata verso una rinascita culturale e multietnica. Così ieri sera lo splendido Chiostro delle Grazie è stato il luogo magico che ha ospitato il concerto dei Kunsertu, storico gruppo messinese formatosi alla fine degli anni 70, pioniere dell'etno rock italiano.
La storica formazione con al comando Nello Mastroeni e Faisal Taher hanno regalato uno spettacolo da incorniciare nell'albo d'oro degli eventi musicali di questa città. Già, perché messi da parte per una sera gli eventi tristi che purtroppo affliggono Vittoria, l'associazione " Quattroettentatre ", con la direzione artistica di Alessandro Nobile, ci ha regalato un momento di svago con uno spettacolo di altissimo livello. I Kunsertu in due ore di buona musica hanno ripercorso i loro successi. Quarant'anni di canzoni e di ricordi. Il passaggio immancabile alla Palestina con Faisel, che ci ha ricordato che la questione palestinese non è causata dalla presenza di un popolo in più, bensì dalla presenza di uno Stato in meno. E poi ancora la struggente Dumà, canzone siciliana che parla della resa nei confronti di un amore che non c'è più. La rassegnazione come mezzo per guardare oltre.
L'immancabile Mokarta, quasi un inno all'amore e alla Sicilia, cantata da tutti i presenti. I ricordi così si accavallano nelle note di quei pezzi e nelle facce dei presenti. Ma poco contano i capelli bianchi o gli occhiali da vista. La loro musica arriva al cuore, e il cuore si sa' non conosce età, colore e nazione. Il pubblico freme seduto con quel ritmo che ti scuote dalla sedia. Adesso è la volta degli ultimi successi, la pizzica che, così come il morso della tarantola, non ci permette di stare seduti. Prima i portici del Chiostro e successivamente i piedi del palco vengono invasi da un pubblico festante e danzante. Il concerto si fonde con l'entusiasmo del pubblico che diventa parte integrante dello spettacolo. Alessandro Nobile, "deus ex machina" dell'evento, è assente per un improvviso malessere (da noi contattato ci ha rassicurato che non è nulla di grave): sarà Claudio Zarba a fare gli onori di casa presentando la serata. Faisel Taher più volte, durante la serata, rimarca l'assenza di Alessandro manifestando la sua voglia di incontrarlo subito dopo la fine del concerto.
La fine del concerto arriva... troppo presto, come sempre accade quando ti diverti. Un'ultima volta ancora Mokarta cantata tutti insieme e innaffiata da una leggera pioggerellina di maggio per un arrivederci alla prossima.
Peppe Guastella- Eco degli Iblei- Vittoria
La storica formazione con al comando Nello Mastroeni e Faisal Taher hanno regalato uno spettacolo da incorniciare nell'albo d'oro degli eventi musicali di questa città. Già, perché messi da parte per una sera gli eventi tristi che purtroppo affliggono Vittoria, l'associazione " Quattroettentatre ", con la direzione artistica di Alessandro Nobile, ci ha regalato un momento di svago con uno spettacolo di altissimo livello. I Kunsertu in due ore di buona musica hanno ripercorso i loro successi. Quarant'anni di canzoni e di ricordi. Il passaggio immancabile alla Palestina con Faisel, che ci ha ricordato che la questione palestinese non è causata dalla presenza di un popolo in più, bensì dalla presenza di uno Stato in meno. E poi ancora la struggente Dumà, canzone siciliana che parla della resa nei confronti di un amore che non c'è più. La rassegnazione come mezzo per guardare oltre.
L'immancabile Mokarta, quasi un inno all'amore e alla Sicilia, cantata da tutti i presenti. I ricordi così si accavallano nelle note di quei pezzi e nelle facce dei presenti. Ma poco contano i capelli bianchi o gli occhiali da vista. La loro musica arriva al cuore, e il cuore si sa' non conosce età, colore e nazione. Il pubblico freme seduto con quel ritmo che ti scuote dalla sedia. Adesso è la volta degli ultimi successi, la pizzica che, così come il morso della tarantola, non ci permette di stare seduti. Prima i portici del Chiostro e successivamente i piedi del palco vengono invasi da un pubblico festante e danzante. Il concerto si fonde con l'entusiasmo del pubblico che diventa parte integrante dello spettacolo. Alessandro Nobile, "deus ex machina" dell'evento, è assente per un improvviso malessere (da noi contattato ci ha rassicurato che non è nulla di grave): sarà Claudio Zarba a fare gli onori di casa presentando la serata. Faisel Taher più volte, durante la serata, rimarca l'assenza di Alessandro manifestando la sua voglia di incontrarlo subito dopo la fine del concerto.
La fine del concerto arriva... troppo presto, come sempre accade quando ti diverti. Un'ultima volta ancora Mokarta cantata tutti insieme e innaffiata da una leggera pioggerellina di maggio per un arrivederci alla prossima.
L'evento rientra nell'ambito della rassegna " Paralleli Sonori", che si concluderà il prossimo 24 maggio con il concerto di Luca Madonia, altro evento da non perdere.