VITTORIA - PER IL VICESINDACO CAVALLO ESISTE UNA SOLA REGIA NEGLI INCENDI DELLA DISCARICA
Incendio della vasca e dei mezzi dell´impresa aggiudicataria dei lavori nella discarica. Cavallo: c´Ã¨ un´unica regia
In relazione all´incendio doloso ad opera di ignoti, verificatosi giorni fa nella discarica comprensoriale di Pozzo Bollente, l´assessore Filippo Cavallo ha voluto "ribadire piena solidarietà per il vile gesto intimidatorio subito dall´impresa che ha vinto la gara per la messa in sicurezza della discarica".
"Esorto - ha continuato Cavallo - i responsabili dell´impresa a denunciare alle forze dell´ordine eventuali pressioni o intimidazioni subite e nel contempo li invito, per dare un segnale indiscutibile ai malavitosi, ad iniziare subito i lavori per cui si sono aggiudicati la gara, dando così un tangibile gesto di ribellione ad un sistema intimidatorio al quale il nostro territorio si è sempre opposto e ribellato denunciando ogni qualvolta ci sono stati tentativi in questo senso. Invito, altresì, il Rup, Rocca e il direttore dei lavori, Giancarlo Di Martino, a dare il proprio professionale contributo affinché l´impresa aggiudicataria sia messa nelle condizioni di dare subito inizio ai lavori di che trattasi, naturalmente appena saranno chiuse le indagini. A margine di quanto accaduto ritengo doveroso fare una riflessione e cioè che il fatto criminoso che ha portato alla distruzione dei due mezzi che dovevano essere impiegati l´indomani per dare inizio ai lavori, è stato finalizzato proprio per bloccare l´intervento sulla discarica? È stato un atto mirato ad una attività estorsiva o cos´altro? Il 31 maggio 2015 la discarica di Vittoria è stata interessata da un incendio: in quel giorno non vi erano condizioni meteorologiche tali da determinare un´autocombustione, in quanto la giornata era fresca e ventilata. In quel caso se non si fosse intervenuto per tempo, anche se vi fu un leggero ritardo, avremmo dovuto registrare dei danni tali da rendere insufficienti i lavori programmati con la necessità di rivedere il progetto già approvato con conseguente slittamento dell´inizio dei lavori. A distanza di un mese si è verificato l´incendio dei mezzi dell´impresa appaltatrice dei lavori. Allora, se dovessimo mettere in correlazione i due episodi, ci dovremmo riallacciare alla riflessione di cui sopra, facendo una nuova considerazione che ingenera altri dubbi: si vogliono ritardare i lavori della messa in sicurezza di una discarica chiusa dal 2010? E se sì, perché? Il periodo più idoneo per gli interventi di messa i sicurezza previsti in progetto è quello estivo, in quanto viene ridotta la probabilità di precipitazioni meteoriche ed è quindi possibile operare quei movimenti di rifiuti all´interno della discarica resisi necessari per risagomare i profili della stessa. È inutile aggiungere che gli stessi lavori realizzati in periodo invernale verrebbero ritardati e, a secondo le precipitazioni, addirittura interrotti, con conseguente ulteriore produzione di percolato, il cui costo di smaltimento varia da setanta a ottanta euro per tonnellata. È quindi quasi ovvio evidenziare che, operando in tempi brevi la messa in sicurezza programmata con la copertura provvisoria della discarica con un telo impermeabile, si azzererebbe l´ulteriore produzione addivenire del percolato e resterebbe da smaltire solo la quantità residua accumulatasi nel tempo. Con un risparmio immediato per la collettività e la possibilità di effettuare con cadenze da crono-programma lo svuotamento delle vasche. Tutte queste considerazioni le faccio, a margine di questi due episodi di chiara origine dolosa, ventilando l´ipotesi di una stretta correlazione tra loro che si riconduce all´ostracismo circa la volontà di mettere in sicurezza una discarica che evidentemente qualcuno vuole che continui a produrre quel danno ambientale oramai riconosciuto a tutti i livelli".
Salvatore Genovese
addetto stampa Comune Vittoria
In relazione all´incendio doloso ad opera di ignoti, verificatosi giorni fa nella discarica comprensoriale di Pozzo Bollente, l´assessore Filippo Cavallo ha voluto "ribadire piena solidarietà per il vile gesto intimidatorio subito dall´impresa che ha vinto la gara per la messa in sicurezza della discarica".
"Esorto - ha continuato Cavallo - i responsabili dell´impresa a denunciare alle forze dell´ordine eventuali pressioni o intimidazioni subite e nel contempo li invito, per dare un segnale indiscutibile ai malavitosi, ad iniziare subito i lavori per cui si sono aggiudicati la gara, dando così un tangibile gesto di ribellione ad un sistema intimidatorio al quale il nostro territorio si è sempre opposto e ribellato denunciando ogni qualvolta ci sono stati tentativi in questo senso. Invito, altresì, il Rup, Rocca e il direttore dei lavori, Giancarlo Di Martino, a dare il proprio professionale contributo affinché l´impresa aggiudicataria sia messa nelle condizioni di dare subito inizio ai lavori di che trattasi, naturalmente appena saranno chiuse le indagini. A margine di quanto accaduto ritengo doveroso fare una riflessione e cioè che il fatto criminoso che ha portato alla distruzione dei due mezzi che dovevano essere impiegati l´indomani per dare inizio ai lavori, è stato finalizzato proprio per bloccare l´intervento sulla discarica? È stato un atto mirato ad una attività estorsiva o cos´altro? Il 31 maggio 2015 la discarica di Vittoria è stata interessata da un incendio: in quel giorno non vi erano condizioni meteorologiche tali da determinare un´autocombustione, in quanto la giornata era fresca e ventilata. In quel caso se non si fosse intervenuto per tempo, anche se vi fu un leggero ritardo, avremmo dovuto registrare dei danni tali da rendere insufficienti i lavori programmati con la necessità di rivedere il progetto già approvato con conseguente slittamento dell´inizio dei lavori. A distanza di un mese si è verificato l´incendio dei mezzi dell´impresa appaltatrice dei lavori. Allora, se dovessimo mettere in correlazione i due episodi, ci dovremmo riallacciare alla riflessione di cui sopra, facendo una nuova considerazione che ingenera altri dubbi: si vogliono ritardare i lavori della messa in sicurezza di una discarica chiusa dal 2010? E se sì, perché? Il periodo più idoneo per gli interventi di messa i sicurezza previsti in progetto è quello estivo, in quanto viene ridotta la probabilità di precipitazioni meteoriche ed è quindi possibile operare quei movimenti di rifiuti all´interno della discarica resisi necessari per risagomare i profili della stessa. È inutile aggiungere che gli stessi lavori realizzati in periodo invernale verrebbero ritardati e, a secondo le precipitazioni, addirittura interrotti, con conseguente ulteriore produzione di percolato, il cui costo di smaltimento varia da setanta a ottanta euro per tonnellata. È quindi quasi ovvio evidenziare che, operando in tempi brevi la messa in sicurezza programmata con la copertura provvisoria della discarica con un telo impermeabile, si azzererebbe l´ulteriore produzione addivenire del percolato e resterebbe da smaltire solo la quantità residua accumulatasi nel tempo. Con un risparmio immediato per la collettività e la possibilità di effettuare con cadenze da crono-programma lo svuotamento delle vasche. Tutte queste considerazioni le faccio, a margine di questi due episodi di chiara origine dolosa, ventilando l´ipotesi di una stretta correlazione tra loro che si riconduce all´ostracismo circa la volontà di mettere in sicurezza una discarica che evidentemente qualcuno vuole che continui a produrre quel danno ambientale oramai riconosciuto a tutti i livelli".
Salvatore Genovese
addetto stampa Comune Vittoria