AGRIGENTO - PUBBLICATA LA RICERCA DI ALBERTO TODARO: DI ROSA, PRIVITERA, FIORE E CAMIOLO I 4 " DESAPARECIDOS " SICILIANI UCCISI DAL REGIME DI VIDELA IN ARGENTINA.
Si deve al prof. Alberto Todaro, agrigentino insegnante di Inglese di 60 anni, una ricerca approfondita, con un viaggio in Argentina durante i mondiali del Qatar, sui "desaparecidos "italiani e siciliani nel paese di Maradona. Sulla ricerca del prof. Todaro, legata a una borsa di studio bandita dall'Università di Granata, il quotidiano " La Scilia " ha pubblicato nei giorni scorsi un ampio servizio, da cui abbiamo tratto la foto pubblicata ( I quattro desaparecidos siciliani: Claudio Di Rosa, Salvatore Privitera, Vincenzo Fiore e Giovanni Camiolo ).
Dall'Unità d'Italia sono stati ben 3 milioni - secondo Todaro - gli Italiani emigrati nel paese sudamericano: tra il 1976 e il 1983 sono scomparse ben 30.000 persone, a causa della repressione del regime di Videla, Agosti e Massera. Di questi " desaparecidos" 45 sarebbero stati italiani e 4 siciliani, tutti non di origine italiana, bensì italiani emigrati nel secondo dopoguerra.
Molti sono stati caricati su aerei militari, drogati e buttati dall'aereo ancora vivi in pieno Atlantico. Per anni a Plaza del Mayo, a Buenos Aires, prima le " madri " e poi le " abuelas ", cioè le nonne dei " desaparecidos ", hanno manifestato per avere notizie dei figli o dei nipoti scomparsi durante la dittatura di Videla.
Ecco i 4 siciliani, oggetto della ricerca del prof. Todaro.
Si tratta di Salvatore Privitera, proveniente da Grammichele, scomparso a 33 anni nel 1980. Medico, viveva a Mendoza e appateneva ai " montoneros ", movimento peronista. Il secondo era Claudio Di Rosa, originario di Piazza Armerina, scomparso nel 1977 a 21 anni, montonero, sequestrato per strada.
Il terzo siciliano è Vincenzo Fiore, sequestrato dai militari a 27 anni nel 1977, socialista originario di San Mauro Castelverde, provincia di Palermo.
L'ultimo è Giovanni Camiolo, sequestrato a 25 anni nel 1977: veniva da Valguarnera Caropepe. Venne catturato mentre era alla guida del suo furgone.
4 gennaio 2023