COMISO - AGLI ALLARMISMI DEL SINDACO SCHEMBARI RISPONDONO SCOLLO (PD) E GAGLIO ( LISTA SPIGA) SUL FUTURO DELL'OSPEDALE
PD Comiso-Pedalino
Circolo cittadino “Pio La Torre”
Sanità Comisana: quale futuro?
La situazione del servizio sanitario a Comiso, sia per quanto riguarda la RSA, sia in merito ai servizi in generale che, in particolare, all’imminente trasferimento del reparto di Oculistica. Abbiamo apprezzato l’intervento di Italia Viva sulla chiusura della RSA, grazie a cui si è riusciti ad avere notizie in merito, anche se, tempestive, ce le saremmo aspettate dal sindaco, capo della sanità cittadina, che, a quanto pare, era invece all’oscuro di tutto. Ma tant’è.
E’ di queste ore un suo comunicato stampa in cui, dopo una intensa, profonda lezioncina su falsi allarmismi, inesistenza di nosocomi “cittadini”, estraneità della politica nella programmazione del servizio sanitario e nelle decisioni sulle strutture ospedaliere (come se vivessimo a Marte e non stessimo assistendo, proprio in questi giorni, al balletto della politica, regionale in questo caso, per la nomina del nuovo manager dell’ASP di Ragusa!) ecco, finalmente, la notizia: entro il mese di gennaio – assicura il Sindaco – anzi, subito dopo l’Epifania, “il centro kasmeneo sarà riaperto e fruibile”.
Notizie un po’ tardive, certo, ma rassicuranti. Speriamo che tra qualche giorno siano confermate dai fatti e che non vada a finire come in altri casi simili: si chiude un reparto e, per un motivo o per un altro, non si riapre.
Passiamo ora al trasferimento di Oculistica. Se non ricordiamo male questo reparto nella rete ospedaliera dovrebbe avere sede proprio a Comiso, dunque il trasferimento da Vittoria dovuto all’emergenza pandemica aveva in un certo senso messo le cose a posto. Ma non vogliamo qui scatenare sciocche polemiche di campanile. Se la rete ospedaliera è stata aggiornata o se è necessario per questioni tecnico–sanitarie trasferire il reparto a Vittoria per rendere un migliore servizio agli utenti, bene così. Ma ci chiediamo cosa ne sarà degli attuali locali che ospitano il reparto: ritorneranno gli anestetisti per garantire gli interventi di chirurgia generale, verranno riattivati i posti di lungo degenza o c’è in programma di attivare altri servizi?
Ci aspettiamo, pretendiamo risposte, dal Sindaco e dai vertici ASP. Non risposte vaghe, ma certe e, per quanto possibile, definitive.
Ove mai la tempistica di riapertura dell’RSA non fosse rispettata (prevista, ripetiamolo, “probabilmente subito dopo l’Epifania”), ma anche se rispettata, chiediamo al Sindaco di avviare subito un’interlocuzione, un tavolo ufficiale con i vertici ASP (una volta cessato il balletto e quindi in presenza di un interlocutore ufficiale) per capire quale futuro attende il nostro nosocomio. Per quanto ci riguarda, qualsiasi iniziativa il Sindaco decidesse in futuro di intraprendere per difenderlo, tutelarlo e rilanciarlo, non potrebbe che vederci, convintamente, al suo fianco.
Il segretario cittadino
Circolo cittadino “Pio La Torre”
Sanità Comisana: quale futuro?
La situazione del servizio sanitario a Comiso, sia per quanto riguarda la RSA, sia in merito ai servizi in generale che, in particolare, all’imminente trasferimento del reparto di Oculistica. Abbiamo apprezzato l’intervento di Italia Viva sulla chiusura della RSA, grazie a cui si è riusciti ad avere notizie in merito, anche se, tempestive, ce le saremmo aspettate dal sindaco, capo della sanità cittadina, che, a quanto pare, era invece all’oscuro di tutto. Ma tant’è.
E’ di queste ore un suo comunicato stampa in cui, dopo una intensa, profonda lezioncina su falsi allarmismi, inesistenza di nosocomi “cittadini”, estraneità della politica nella programmazione del servizio sanitario e nelle decisioni sulle strutture ospedaliere (come se vivessimo a Marte e non stessimo assistendo, proprio in questi giorni, al balletto della politica, regionale in questo caso, per la nomina del nuovo manager dell’ASP di Ragusa!) ecco, finalmente, la notizia: entro il mese di gennaio – assicura il Sindaco – anzi, subito dopo l’Epifania, “il centro kasmeneo sarà riaperto e fruibile”.
Notizie un po’ tardive, certo, ma rassicuranti. Speriamo che tra qualche giorno siano confermate dai fatti e che non vada a finire come in altri casi simili: si chiude un reparto e, per un motivo o per un altro, non si riapre.
Passiamo ora al trasferimento di Oculistica. Se non ricordiamo male questo reparto nella rete ospedaliera dovrebbe avere sede proprio a Comiso, dunque il trasferimento da Vittoria dovuto all’emergenza pandemica aveva in un certo senso messo le cose a posto. Ma non vogliamo qui scatenare sciocche polemiche di campanile. Se la rete ospedaliera è stata aggiornata o se è necessario per questioni tecnico–sanitarie trasferire il reparto a Vittoria per rendere un migliore servizio agli utenti, bene così. Ma ci chiediamo cosa ne sarà degli attuali locali che ospitano il reparto: ritorneranno gli anestetisti per garantire gli interventi di chirurgia generale, verranno riattivati i posti di lungo degenza o c’è in programma di attivare altri servizi?
Ci aspettiamo, pretendiamo risposte, dal Sindaco e dai vertici ASP. Non risposte vaghe, ma certe e, per quanto possibile, definitive.
Ove mai la tempistica di riapertura dell’RSA non fosse rispettata (prevista, ripetiamolo, “probabilmente subito dopo l’Epifania”), ma anche se rispettata, chiediamo al Sindaco di avviare subito un’interlocuzione, un tavolo ufficiale con i vertici ASP (una volta cessato il balletto e quindi in presenza di un interlocutore ufficiale) per capire quale futuro attende il nostro nosocomio. Per quanto ci riguarda, qualsiasi iniziativa il Sindaco decidesse in futuro di intraprendere per difenderlo, tutelarlo e rilanciarlo, non potrebbe che vederci, convintamente, al suo fianco.
Il segretario cittadino
Gaetano Scollo
Lista Spiga
Atto dopo atto e fatto dopo fatto continua il progressivo smantellamento delle strutture sanitarie di Comiso. E’ giunto il momento che si torni ad investire nell’ospedale della nostra città in termini di interventi strutturali e di dotazione di medici e personale.
Prima la chiusura della RSA e poi il ritorno a Vittoria del reparto di oculistica, avvenuti con singolare coincidenza a cavallo delle festività natalizie, costituiscono un pessimo segnale del continuo smantellamento in atto da anni delle strutture sanitarie della città di Comiso.
Ci stavamo preparando a chiedere al Sindaco della città di far sentire la propria voce su tutti i tavoli istituzionali per sollecitare il potenziamento dell’ospedale cittadino, per chiedere conto e ragione dei progetti che lo interessano, per non abbandonare ad uno spreco insensato le sale operatorie ed i reparti in ottime condizioni e praticamente inutilizzati, quando siamo stati gelati dal comunicato stampa della nostra prima cittadina.
Il nostro sindaco, che è responsabile della condizione di salute della popolazione nel suo territorio si limita ad una professione di impotenza, dicendo che le scelte sono altrui, e rimprovera come “allarmismi su questioni note e risapute da tempo” le preoccupate segnalazioni del coordinatore provinciale di Italia Viva Salvo Liuzzo.
Credo sia il momento di finirla con queste difese d’ufficio e lavate di mani di fronte a un processo continuo di smantellamento del nostro ospedale. Ci viene ricordato che Oculistica era a Vittoria da anni, certo. Ma non devo essere io a ricordare al Sindaco quali e quanti reparti erano invece a Comiso prima di essere trasferiti altrove. Di questi dobbiamo ricordarci, a meno di non avere una memoria selettiva.
I tetti vanno riparati e di corsa per riaprire la RSA, le strutture ospedaliere vanno potenziate con investimenti e con medici e anestesisti, dato che è la carenza di anestesisti a Comiso che ha determinato il ritorno a Vittoria del reparto di oculistica e non un generico “ritorno a casa”.
E’ il momento che la politica tutta prenda atto che l’ospedale di Vittoria è un ospedale congestionato, obbligato a servire un bacino enorme con lunghe liste d’attesa e struttura e personale in sofferenza.
E’ il momento di razionalizzare davvero i reparti e usare i fondi straordinari di questi anni per creare le condizioni per il rilancio dell’ospedale di Comiso.
E’ il momento che il nostro ospedale torni al centro del dibattito e dell’azione politica.
Vogliamo l’ospedale sotto casa? Si, vogliamo che il nostro ospedale non degradi in una somma di uffici amministrativi disperdendo un patrimonio inestimabile.
Se il Sindaco di Comiso dovesse cambiare idea ci troverà al suo fianco a combattere per vincere questa sfida all’ottusità di un sistema che sta costringendo i cittadini a rischiare ormai la propria salute. Evidentemente neppure la pandemia ci ha insegnato che ci vogliono più medici, più ospedali, più strutture a prescindere dalle distanze chilometriche tra Comuni.
Comiso, 28 dicembre 2022
Il capogruppo consiliare
della Lista Spiga
Gaetano Gaglio
Prima la chiusura della RSA e poi il ritorno a Vittoria del reparto di oculistica, avvenuti con singolare coincidenza a cavallo delle festività natalizie, costituiscono un pessimo segnale del continuo smantellamento in atto da anni delle strutture sanitarie della città di Comiso.
Ci stavamo preparando a chiedere al Sindaco della città di far sentire la propria voce su tutti i tavoli istituzionali per sollecitare il potenziamento dell’ospedale cittadino, per chiedere conto e ragione dei progetti che lo interessano, per non abbandonare ad uno spreco insensato le sale operatorie ed i reparti in ottime condizioni e praticamente inutilizzati, quando siamo stati gelati dal comunicato stampa della nostra prima cittadina.
Il nostro sindaco, che è responsabile della condizione di salute della popolazione nel suo territorio si limita ad una professione di impotenza, dicendo che le scelte sono altrui, e rimprovera come “allarmismi su questioni note e risapute da tempo” le preoccupate segnalazioni del coordinatore provinciale di Italia Viva Salvo Liuzzo.
Credo sia il momento di finirla con queste difese d’ufficio e lavate di mani di fronte a un processo continuo di smantellamento del nostro ospedale. Ci viene ricordato che Oculistica era a Vittoria da anni, certo. Ma non devo essere io a ricordare al Sindaco quali e quanti reparti erano invece a Comiso prima di essere trasferiti altrove. Di questi dobbiamo ricordarci, a meno di non avere una memoria selettiva.
I tetti vanno riparati e di corsa per riaprire la RSA, le strutture ospedaliere vanno potenziate con investimenti e con medici e anestesisti, dato che è la carenza di anestesisti a Comiso che ha determinato il ritorno a Vittoria del reparto di oculistica e non un generico “ritorno a casa”.
E’ il momento che la politica tutta prenda atto che l’ospedale di Vittoria è un ospedale congestionato, obbligato a servire un bacino enorme con lunghe liste d’attesa e struttura e personale in sofferenza.
E’ il momento di razionalizzare davvero i reparti e usare i fondi straordinari di questi anni per creare le condizioni per il rilancio dell’ospedale di Comiso.
E’ il momento che il nostro ospedale torni al centro del dibattito e dell’azione politica.
Vogliamo l’ospedale sotto casa? Si, vogliamo che il nostro ospedale non degradi in una somma di uffici amministrativi disperdendo un patrimonio inestimabile.
Se il Sindaco di Comiso dovesse cambiare idea ci troverà al suo fianco a combattere per vincere questa sfida all’ottusità di un sistema che sta costringendo i cittadini a rischiare ormai la propria salute. Evidentemente neppure la pandemia ci ha insegnato che ci vogliono più medici, più ospedali, più strutture a prescindere dalle distanze chilometriche tra Comuni.
Comiso, 28 dicembre 2022
Il capogruppo consiliare
della Lista Spiga
Gaetano Gaglio
Per completezza di informazione di seguito il comunicato del sindaco Schembari:
Il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, interviene su alcuni fatti relativi all’ospedale di Comiso. “E’ necessario fare chiarezza e fugare qualunque allarmismo insorgente”.
“In qualità di primo cittadino mi preme far chiarezza su alcune cose che, in questo periodo natalizio, stanno creando allarmismi, soprattutto nelle persone meno informate. Ma forse l’obbiettivo è questo. Innanzitutto – spiega il sindaco di Comiso – i progetti relativi alla sanità e quindi le varie decisioni sulle strutture ospedaliere, sono il frutto di programmazione attinente solo ed esclusivamente all’Azienda Ospedaliera, a livello nazionale e regionale, e scaturiscono da scelte che nulla hanno a che vedere con la politica a qualsivoglia livello. Va inoltre ribadito – ancora Maria Rita Schembari – che già da anni non esistono più i nosocomi “cittadini”, bensì i distretti che garantiscono maggiori specializzazioni in ciascuna delle strutture. Le strutture ospedaliere quindi, rispondono alle esigenze di una utenza, nel caso di Vittoria e Comiso, che abbraccia i territori di Comiso, Vittoria, Acate fino a Gela e Niscemi. Sposare dunque la tesi dell’ospedale sotto casa, sarebbe un’operazione che implicherebbe il doppio del personale, il doppio delle risorse economiche. Detto questo, riferendomi nello specifico al reparto di oculistica che “viene trasferito” a Vittoria invece di restare a Comiso, vorrei ricordare che il reparto di oculistica si trovava già a Vittoria da più di un decennio anzi, se la memoria non m’inganna, addirittura da quasi vent’anni. Il trasferimento a Comiso, come molti ricorderanno, è stato effettuato durante il periodo più critico della pandemia da Covid poiché la quasi totalità del nosocomio ipparino è stato destinato ai ricoveri Covid. Ora che si è tornati alla quasi normalità, il reparto di oculistica torna dove è stato per anni. Del resto, non è credibile che poco più di sei chilometri costituiscano un disagio insormontabile solo ora che il reparto torna dov’era da anni. Altra puntualizzazione – continua il sindaco di Comiso – va fatta relativamente alla chiusura temporanea del RSA di Comiso da parte dei NAS. A parte le infiltrazioni d’acqua riscontrate, c’era anche la necessità di un riordino generale di atti e documenti. Avendo chiesto lumi, il dott. Raffaele Elia ha assicurato che entro il mese di gennaio, probabilmente subito dopo l’Epifania, il centro kasmeneo sarà riaperto e fruibile. La domanda dunque – conclude Maria Rita Schembari – è “cui prodest”, nell’alveo della politica ed in particolar modo della politica locale, ingenerare allarmismi su questioni note a tutti e risapute da tempo”
Comiso 27 dicembre 2022
“In qualità di primo cittadino mi preme far chiarezza su alcune cose che, in questo periodo natalizio, stanno creando allarmismi, soprattutto nelle persone meno informate. Ma forse l’obbiettivo è questo. Innanzitutto – spiega il sindaco di Comiso – i progetti relativi alla sanità e quindi le varie decisioni sulle strutture ospedaliere, sono il frutto di programmazione attinente solo ed esclusivamente all’Azienda Ospedaliera, a livello nazionale e regionale, e scaturiscono da scelte che nulla hanno a che vedere con la politica a qualsivoglia livello. Va inoltre ribadito – ancora Maria Rita Schembari – che già da anni non esistono più i nosocomi “cittadini”, bensì i distretti che garantiscono maggiori specializzazioni in ciascuna delle strutture. Le strutture ospedaliere quindi, rispondono alle esigenze di una utenza, nel caso di Vittoria e Comiso, che abbraccia i territori di Comiso, Vittoria, Acate fino a Gela e Niscemi. Sposare dunque la tesi dell’ospedale sotto casa, sarebbe un’operazione che implicherebbe il doppio del personale, il doppio delle risorse economiche. Detto questo, riferendomi nello specifico al reparto di oculistica che “viene trasferito” a Vittoria invece di restare a Comiso, vorrei ricordare che il reparto di oculistica si trovava già a Vittoria da più di un decennio anzi, se la memoria non m’inganna, addirittura da quasi vent’anni. Il trasferimento a Comiso, come molti ricorderanno, è stato effettuato durante il periodo più critico della pandemia da Covid poiché la quasi totalità del nosocomio ipparino è stato destinato ai ricoveri Covid. Ora che si è tornati alla quasi normalità, il reparto di oculistica torna dove è stato per anni. Del resto, non è credibile che poco più di sei chilometri costituiscano un disagio insormontabile solo ora che il reparto torna dov’era da anni. Altra puntualizzazione – continua il sindaco di Comiso – va fatta relativamente alla chiusura temporanea del RSA di Comiso da parte dei NAS. A parte le infiltrazioni d’acqua riscontrate, c’era anche la necessità di un riordino generale di atti e documenti. Avendo chiesto lumi, il dott. Raffaele Elia ha assicurato che entro il mese di gennaio, probabilmente subito dopo l’Epifania, il centro kasmeneo sarà riaperto e fruibile. La domanda dunque – conclude Maria Rita Schembari – è “cui prodest”, nell’alveo della politica ed in particolar modo della politica locale, ingenerare allarmismi su questioni note a tutti e risapute da tempo”
Comiso 27 dicembre 2022