COMISO - AUMENTO TARI DAL 6% AL 15%: BELLASSAI (PD) E GAGLIO ( SPIGA) INSORGONO.
Comiso, 29/06/2022
Nonostante il voto contrario delle opposizioni, la maggioranza in Consiglio comunale approva la proposta della Giunta Schembari di aumentare la tassa sui rifiuti dal 6% al 15%. Una mazzata per i cittadini e un fallimento per il sindaco e la sua amministrazione.
Altro che riduzione delle tasse e miglioramento dei servizi, ieri sera in Consiglio Comunale si è consumato un altro fallimento dell’Amministrazione Schembari che ha approvato, con il voto contrario delle opposizioni, l’inasprimento della tassa sui rifiuti con aumenti dal 6 al15% (da 20 a 50 euro di aumento annuo, in base a dimensioni e numero di componenti il nucleo familiare). Dopo l’inasprimento del costo del servizio idrico adesso la mazzata sulla TARI; l’Amministrazione non riesce a gestire i costi dei servizi e li scarica sulle spalle dei cittadini tartassati.
Ieri abbiamo assistito ad un Consiglio Comunale surreale, nel quale davanti a un provvedimento così importante che aggrava ancora la pressione fiscale, il sindaco non ci mette la faccia e lascia l’assessore al bilancio Manuela Pepi ad illustrare il provvedimento impopolare e in contrasto con le promesse e gli impegni elettorali di riduzione delle tasse che la Schembari aveva preso nella campagna elettorale.
“In Consiglio Comunale – ha dichiarato il segretario del PD cittadino Gigi Bellassai - abbiamo spiegato che da quattro anni chiediamo di intervenire per gestire e contenere il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in progressiva crescita che già da anni non corrispondente al ruolo, con uno scarto di almeno 200 mila euro. Avevamo chiesto un contrasto reale all’elusione fiscale per ampliare la base imponibile e ridurre le tasse ai cittadini che pagano onestamente le tasse, ma niente, nessun intervento serio. In questi anni abbiamo posto l’attenzione sul fatto che con una raccolta differenziata al 68%, risultava esigua la cifra di circa 300 mila euro (certificata nel PEF), proveniente dalla valorizzazione e dalla vendita dei materiali differenziati al CONAI, e che bisognava lavorare sul miglioramento della quantità e della qualità dei rifiuti differenziati per incrementare questo introito, ma nonostante la nostra battaglia l’Amministrazione non ha fatto nulla. Abbiamo suggerito e richiesto di attivare i trasponder nella raccolta porta a porta per ridurre le tasse dei cittadini più attenti e virtuosi nella differenziazione dei rifiuti ma anche in questo caso abbiamo trovato orecchie sorde. Non hanno voluto ascoltare nemmeno le richieste di maggiori controlli per individuare i cittadini incivili che abbandonano i rifiuti nel territorio eludendo la tassazione e incrementando il costo del servizio per gli interventi di bonifica che grava sulle spalle dei comisani rispettosi delle regole, ma anche in questo caso l’Amministrazione è stata latitante e non ha prodotto alcun risultato.”
Oggi, con uno straordinario tempismo che vede la città è sommersa dai rifiuti, ci vengono a dire che non si poteva fare altro che aumentare le tasse in modo lineare e indiscriminato per tutte le categorie e tutti i cittadini, facendo un blitz con l’inserimento del provvedimento solo qualche ora prima del Consiglio comunale. Niente di più falso, si poteva e si doveva lavorare in questi anni per scongiurare questo aumento, ma ciò richiedeva, impegno, collegialità, sforzi di controllo e un serio lavoro amministrativo. Hanno preferito la scorciatoia semplicistica di aumentare le tasse per tentare di salvare i già difficili equilibri di bilancio. Ieri la maggioranza che sostiene la Schembari in Consiglio ha irriso le nostre critiche sul provvedimento dichiarando che 20-30 ero l’anno rappresentano un aumento irrisorio spiegandoci che è come comprare qualche gelato. Questo modo di pensare ci da la cifra della superficialità e dell’approssimazione con la quale hanno amministrato in modo fallimentare in questi anni.
Nonostante il voto contrario delle opposizioni, la maggioranza in Consiglio comunale approva la proposta della Giunta Schembari di aumentare la tassa sui rifiuti dal 6% al 15%. Una mazzata per i cittadini e un fallimento per il sindaco e la sua amministrazione.
Altro che riduzione delle tasse e miglioramento dei servizi, ieri sera in Consiglio Comunale si è consumato un altro fallimento dell’Amministrazione Schembari che ha approvato, con il voto contrario delle opposizioni, l’inasprimento della tassa sui rifiuti con aumenti dal 6 al15% (da 20 a 50 euro di aumento annuo, in base a dimensioni e numero di componenti il nucleo familiare). Dopo l’inasprimento del costo del servizio idrico adesso la mazzata sulla TARI; l’Amministrazione non riesce a gestire i costi dei servizi e li scarica sulle spalle dei cittadini tartassati.
Ieri abbiamo assistito ad un Consiglio Comunale surreale, nel quale davanti a un provvedimento così importante che aggrava ancora la pressione fiscale, il sindaco non ci mette la faccia e lascia l’assessore al bilancio Manuela Pepi ad illustrare il provvedimento impopolare e in contrasto con le promesse e gli impegni elettorali di riduzione delle tasse che la Schembari aveva preso nella campagna elettorale.
“In Consiglio Comunale – ha dichiarato il segretario del PD cittadino Gigi Bellassai - abbiamo spiegato che da quattro anni chiediamo di intervenire per gestire e contenere il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in progressiva crescita che già da anni non corrispondente al ruolo, con uno scarto di almeno 200 mila euro. Avevamo chiesto un contrasto reale all’elusione fiscale per ampliare la base imponibile e ridurre le tasse ai cittadini che pagano onestamente le tasse, ma niente, nessun intervento serio. In questi anni abbiamo posto l’attenzione sul fatto che con una raccolta differenziata al 68%, risultava esigua la cifra di circa 300 mila euro (certificata nel PEF), proveniente dalla valorizzazione e dalla vendita dei materiali differenziati al CONAI, e che bisognava lavorare sul miglioramento della quantità e della qualità dei rifiuti differenziati per incrementare questo introito, ma nonostante la nostra battaglia l’Amministrazione non ha fatto nulla. Abbiamo suggerito e richiesto di attivare i trasponder nella raccolta porta a porta per ridurre le tasse dei cittadini più attenti e virtuosi nella differenziazione dei rifiuti ma anche in questo caso abbiamo trovato orecchie sorde. Non hanno voluto ascoltare nemmeno le richieste di maggiori controlli per individuare i cittadini incivili che abbandonano i rifiuti nel territorio eludendo la tassazione e incrementando il costo del servizio per gli interventi di bonifica che grava sulle spalle dei comisani rispettosi delle regole, ma anche in questo caso l’Amministrazione è stata latitante e non ha prodotto alcun risultato.”
Oggi, con uno straordinario tempismo che vede la città è sommersa dai rifiuti, ci vengono a dire che non si poteva fare altro che aumentare le tasse in modo lineare e indiscriminato per tutte le categorie e tutti i cittadini, facendo un blitz con l’inserimento del provvedimento solo qualche ora prima del Consiglio comunale. Niente di più falso, si poteva e si doveva lavorare in questi anni per scongiurare questo aumento, ma ciò richiedeva, impegno, collegialità, sforzi di controllo e un serio lavoro amministrativo. Hanno preferito la scorciatoia semplicistica di aumentare le tasse per tentare di salvare i già difficili equilibri di bilancio. Ieri la maggioranza che sostiene la Schembari in Consiglio ha irriso le nostre critiche sul provvedimento dichiarando che 20-30 ero l’anno rappresentano un aumento irrisorio spiegandoci che è come comprare qualche gelato. Questo modo di pensare ci da la cifra della superficialità e dell’approssimazione con la quale hanno amministrato in modo fallimentare in questi anni.
La segreteria del Partito Democratico
E dopo che lo avevamo preannunciato da tre anni in consiglio comunale arriva, seppur in ritardo, ma inevitabile, l’aumento della TARI a Comiso. Salgono i costi del servizio, peggiora inesorabilmente la situazione economica dell’Ente e devono aumentare la tasse. E intanto la città continua a diventare tutt’altro che “BELLISSIMA”.
Certo, pur comprendendo le ragioni dell’Assessore Pepi, resta singolare assistere all’aumento delle imposte sui rifiuti proprio quando i rifiuti siamo costretti a tenerceli in casa perché il sistema delle discariche è saltato e alcune amministrazioni comunali sono state un po’ più lente delle altre a trovare soluzioni alternative dopo essere state abbandonate a loro stesse dalla Regione Siciliana.
Bene ha fatto l’assessore alle finanze, che oggi in un comunicato ripete quasi le medesime dichiarazioni che faccio mettere a verbale da tre anni in consiglio comunale sui rischi di buchi di bilancio e sui conti che non tornavano, a sottrarsi al gioco al rinvio cui assistiamo dall’insediamento di questa Giunta.
Peccato però che fino a ieri ci avevano raccontato, e non ne ha certo colpa l’assessore Pepi, che le tasse sui rifiuti a Comiso sarebbero scese grazie, nell’ordine, al nuovo capitolato in vigore, alla distribuzione dei nuovi mastelli, alla differenziata in aumento, alle nuove utenze scoperte. Macchè, non era vero nulla, esattamente come avevamo previsto e ripetuto, invano, in aula.
Resta il rammarico per un aumento delle tasse di oltre il 7% per tutti (più di 350 mila euro nel complesso) che arriva in consiglio comunale con appena 24 ore di preavviso impedendo di fatto ai consiglieri di proporre correttivi. E che arriva assolutamente privo di agevolazioni mirate in grado di aiutare le imprese e i soggetti più devastati dalla crisi economica attuale ma con una crescita lineare del 7% per le imprese e di poco meno per i cittadini, finendo per penalizzare i soggetti più deboli. Nessuno sforzo politico in questo senso, nessun impegno per la città. Aumentano i costi e devono aumentare le tasse. Punto.
E resta, soprattutto, una Comiso in cui i cittadini differenziano lodevolmente, la ditta responsabile della raccolta lavora egregiamente, la giunta non ha colpe, la Regione ha un Presidente fantastico ma in cui le strade restano sporche, le discariche aumentano, i costi del servizio salgono, le tasse crescono e la colpa non è di nessuno.
Nel prossimo futuro ci toccherà cercarli seriamente questi folletti dispettosi che evidentemente ci impediscono di “diventarebellissimi” e spiegare loro che dovrebbero dedicarsi ad altro.
Comiso, 29 giugno 2022
Il capogruppo consiliare
della Lista Spiga
Gaetano Gaglio
Certo, pur comprendendo le ragioni dell’Assessore Pepi, resta singolare assistere all’aumento delle imposte sui rifiuti proprio quando i rifiuti siamo costretti a tenerceli in casa perché il sistema delle discariche è saltato e alcune amministrazioni comunali sono state un po’ più lente delle altre a trovare soluzioni alternative dopo essere state abbandonate a loro stesse dalla Regione Siciliana.
Bene ha fatto l’assessore alle finanze, che oggi in un comunicato ripete quasi le medesime dichiarazioni che faccio mettere a verbale da tre anni in consiglio comunale sui rischi di buchi di bilancio e sui conti che non tornavano, a sottrarsi al gioco al rinvio cui assistiamo dall’insediamento di questa Giunta.
Peccato però che fino a ieri ci avevano raccontato, e non ne ha certo colpa l’assessore Pepi, che le tasse sui rifiuti a Comiso sarebbero scese grazie, nell’ordine, al nuovo capitolato in vigore, alla distribuzione dei nuovi mastelli, alla differenziata in aumento, alle nuove utenze scoperte. Macchè, non era vero nulla, esattamente come avevamo previsto e ripetuto, invano, in aula.
Resta il rammarico per un aumento delle tasse di oltre il 7% per tutti (più di 350 mila euro nel complesso) che arriva in consiglio comunale con appena 24 ore di preavviso impedendo di fatto ai consiglieri di proporre correttivi. E che arriva assolutamente privo di agevolazioni mirate in grado di aiutare le imprese e i soggetti più devastati dalla crisi economica attuale ma con una crescita lineare del 7% per le imprese e di poco meno per i cittadini, finendo per penalizzare i soggetti più deboli. Nessuno sforzo politico in questo senso, nessun impegno per la città. Aumentano i costi e devono aumentare le tasse. Punto.
E resta, soprattutto, una Comiso in cui i cittadini differenziano lodevolmente, la ditta responsabile della raccolta lavora egregiamente, la giunta non ha colpe, la Regione ha un Presidente fantastico ma in cui le strade restano sporche, le discariche aumentano, i costi del servizio salgono, le tasse crescono e la colpa non è di nessuno.
Nel prossimo futuro ci toccherà cercarli seriamente questi folletti dispettosi che evidentemente ci impediscono di “diventarebellissimi” e spiegare loro che dovrebbero dedicarsi ad altro.
Comiso, 29 giugno 2022
Il capogruppo consiliare
della Lista Spiga
Gaetano Gaglio