COMISO - CONTINUA LA PROTESTA DEGLI ALUNNI DELL´INDIRIZZO ARTISTICO DEL " CARDUCCI ", AL TERZO GIORNO DI AUTOGESTIONE
Gli alunni dell´ex Liceo artistico " Fiume ", accorpato all´IIS " Carducci ", ormai da ben 3 giorni sono in assemblea permanente autogestita.La protesta era iniziata a causa della mancanza dei riscaldamenti ( a quanto pare da un anno non in funzione ) e dal non utilizzo della palestra, ultimata da mesi e ancora non a disposizione degli alunni.
Con il passare dei giorni la protesta si arricchisce di altre motivazioni, che riguardano la filosofia generale della " Buona scuola " renziana e le modalità stesse della didattica.
Infatti gli alunni hanno elencato i punti sostanziali del loro dissenso:
1) Alternanza scuola- lavoro ( non retribuita come avviene, invece, in altri paesi europei);
2) Privatizzazione della scuola ( pericolo di manipolazione della scuola pubblica da parte di aziende private );
3) Valutazione feroce ( necessità di " una valutazione narrativa " per esaltare le capacità e i mezzi per l´alunno);
4) Aziendalizzazione della scuola ( competizione conseguente tra scuole peggiori e scuole migliori);
5) Didattica nazionalista ( " altra didattica " per formare lo studente a 360 gradi );
6) School bonus ( preoccupazione per crediti formativi ottenuti con corsi a pagamento gestiti dai privati );
7) Assenza di una legge nazionale sul diritto allo studio ( esistono ben 23 leggi regionali diverse in materia );
8) Sensibilità nei confronti dei pendolari ( attenzione per i pendolari con permessi di uscita anticipata di 10 minuti).
Nei prossimi giorni vedremo quali delle richieste, ovviamente sul piano locale , verranno accolte per porre fine allo stato di agitazione degli studenti e permettere il regolare svolgimento dell´attività didattica.
Con il passare dei giorni la protesta si arricchisce di altre motivazioni, che riguardano la filosofia generale della " Buona scuola " renziana e le modalità stesse della didattica.
Infatti gli alunni hanno elencato i punti sostanziali del loro dissenso:
1) Alternanza scuola- lavoro ( non retribuita come avviene, invece, in altri paesi europei);
2) Privatizzazione della scuola ( pericolo di manipolazione della scuola pubblica da parte di aziende private );
3) Valutazione feroce ( necessità di " una valutazione narrativa " per esaltare le capacità e i mezzi per l´alunno);
4) Aziendalizzazione della scuola ( competizione conseguente tra scuole peggiori e scuole migliori);
5) Didattica nazionalista ( " altra didattica " per formare lo studente a 360 gradi );
6) School bonus ( preoccupazione per crediti formativi ottenuti con corsi a pagamento gestiti dai privati );
7) Assenza di una legge nazionale sul diritto allo studio ( esistono ben 23 leggi regionali diverse in materia );
8) Sensibilità nei confronti dei pendolari ( attenzione per i pendolari con permessi di uscita anticipata di 10 minuti).
Nei prossimi giorni vedremo quali delle richieste, ovviamente sul piano locale , verranno accolte per porre fine allo stato di agitazione degli studenti e permettere il regolare svolgimento dell´attività didattica.