COMISO - FINE DI SOACO, INGLOBATA NELLA SAC: AL COMUNE DI COMISO IL 2,04% DELLE AZIONI SAC. LE REAZIONI DI MELCHIORRE ( MEC) E DI LAROSA ( LEGA)

Nel corso di una conferenza stampa al Palaregione di Catania è stata annunciata la fusione tra SAC (società di gestione dell'aeroporto di Catania) e Soaco ( società di gestione dell'aeroporto di Comiso), alla presenza del presidente della Regione, Musumeci, dei sindaci di Catania, Pogliese, e Comiso, Maria Rita Schembari, degli AD di Catania, Nico Torrisi, e Comiso, Rosario Dibennardo.Non era presente l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Marco Falcone.
La SAC già possedeva il 65% delle azioni di Soaco: facendo parte, ormai, i due aeroporti di un'unica struttura gestionale, il comune di Comiso ( che prima deteneva il 35% di Soaco) si riduce ora al 2,04% della nuova società, perdendo, di conseguenza ogni potere contrattuale. Siccome al tempo stesso si è verificato lo scorporo della Cam-Com del Sud-Est ( con due Camere distinte, quella di SR,RG,CL,AG,TP e quella di Catania, con due commissari straordinari distinti), sarà rideterminato il nuovo assetto societario della nuova società di gestione aeroportuale, di cui fanno parte le Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, il comune di Catania, le Province di Catania e di Siracusa, il comune di Comiso ( con il 2,04%).
Intanto iniziano ad arrivare le prime reazioni, quella di Claudi Melchiorre, responsabile del MEC, e quella di Andrea La Rosa, esponente vittoriese della Lega.
Al presidente del Consiglio dei Ministri Dr. Mario DRAGHI Palazzo Chigi ROMA presidente@pec.governo.it
Alla Commissione Europea Dr. Margarethe VESTAGER Place Madou, Madouplein 1 1210 Saint-Josse-ten-Noode /Sint-Joost-ten-Noode B E L G I U M stateaidgreffe@ec.europa.eu
Al Presidente del Garante per la Concorrenza e del Mercato Alberto RUSTICHELLI Piazza G. Verdi n. 6/A 00198 R O M A protocollo.agcm@pec.agcm.it
Al Presidente della Regione Siciliana On. Sebastiano MUSUMECI Palazzo d’Orleans P A L E R M O presidente@certmail.regione.sicilia.it.
Al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana On. Gianfranco MICCICHÈ Palazzo dei Normanni P A L E R M O Gabinetto.ars@pec.it
Al Commissario dello Stato per la Regione Siciliana Sua Eccellenza Prefetto Dr.ssa Giovanna Cagliostro Presidenza del Consiglio dei Ministri Piazza Principe di Camporeale, 23 P A L E R M O e-mail comstasicilia@governo.it
Alla Corte dei Conti della regione Siciliana c.a. dr. Salvatore Pilato Via F. Cordova, 36 90143 P A L E R M O sicilia.controllo@corteconticert.it
Al sig. Procuratore della Repubblica di Catania Dr. Carmelo Zuccaro prot.procura.catania@giustiziacert.it
Al sig. Procuratore della Repubblica di Siracusa Dr. Sabrina Gambino procura.siracusa@giustizia.it
Al sig. Procuratore della Repubblica di Ragusa Dr. Fabio D’Anna Prot.procura.ragusa@giustiziacert.it
E Al Rappresentante legale di SAC SpA
Al Rappresentante legale di SOACO SpA
Al Sindaco del Comune di Comiso
Al presidente del Consiglio comunale di Comiso
Ai commissari delle provincie di Siracusa, Catania, Ragusa
Ai commissari delle Camere di Commercio di Catania e delle provincie di Siracusa e Ragusa
Al presidente ENAC
Al presidente dell’Agenzia del Demanio L O R O S E D I
Data: 21 gennaio 2022
Oggetto: segnalazione possibile lesione della Costituzione e degli statuti della società SOACO, oltre a danno erariale e possibilità di reati contro la pubblica amministrazione e societari. Protocollo: 20220121/MC/mc
Gentili e onorevoli signore e signori, Ricolleghiamo questa vicenda alla nostra del maggio scorso, quando presentammo una nota alle autorità in indirizzo, cui ne abbiamo aggiunte altre, per competenza e interesse. Allora, venne deliberato un finanziamento in favore del comune di Comiso, per sottoscrivere un aumento di capitale della società privata SOACO, ma costituita con capitale pubblico e sistematicamente in perdita dall’inizio della sua operatività. Solo per rendere comprensibile la questione, ricordiamo alcuni aspetti.
SAC, socia di maggioranza in SOACO già nel 2019 chiude un accordo per assorbire la partecipazione azionaria di Iniziative Editoriali Sicilia in InterSac e pertanto diventa azionista diretta con il 64% delle azioni di Soaco. In virtù di questa struttura societaria, SAC è definitivamente signora e padrona della gestione dell’aeroporto di Comiso, stante la partecipazione del Comune di Comiso in posizione di mero controllo degli atti, attraverso il presidente della società, all’epoca, dr. Silvio Meli, adesso dr. Giuseppe Mistretta, già componente del CdA dell’aeroporto di Palermo. Un progetto di incorporazione, qualche tempo fa, di SOACO in SAC subì l’opposizione del Comune di Comiso o comunque non si realizzò e si concluse con un prestito di 1,2 milioni di SAC nei confronti di SOACO, inserendo una clausola che avrebbe ridotto automaticamente la partecipazione del Comune di Comiso nella società SOACO. Anche allora la scrivente sottolineò l’illiceità, a nostro avviso, di quell’accordo. Ricordiamo che questo accade mentre vengono iscritte a bilancio ulteriori perdite annuali, con conseguente esaurimento del capitale sociale. Questa situazione sarebbe perfettamente identificata, ancora una volta, nella previsione statutaria di ritiro della concessione, ma non viene fatto nulla. Oltretutto, SOACO è gestita comunque da SAC e questo comporta che gestione in perdita, progetto di incorporazione e identificazione del maggiore creditore coincidano, lasciando l’impressione che possa esserci una fattispecie penale grave. Sicuramente, in un mondo normale, questa coincidenza sarebbe immediatamente rilevata e sarebbe ragione di per sé per verificare se siano stati commessi dei reati, considerato il vantaggio di acquisire definitivamente e senza più vincoli e opzioni per la sospensione o ritiro della concessione da parte del Comune. Vale la pena ricordare che nel contratto di concessione delle aree su cui insiste l’aeroporto di Comiso, è stabilito che, nel caso la società di gestione presenti bilanci in rosso per tre esercizi consecutivi, la concedente ha diritto di ritirare la concessione e riassegnarla. In questo caso, la continuità operativa dovrà comunque essere garantita per le norme pubblicistiche in materia di trasporti e aeroporti che qui non vengono affrontati. Ricordiamo anche che nello statuto SOACO è chiaramente stabilito un limite minimo sotto il quale la proprietà pubblica non può scendere, considerate le necessità di controllo della Pubblica Amministrazione concedente sulla gestione del bene pubblico. Pare di tutta evidenza che l’attività di controllo e la clausola di salvaguardia di ritiro della concessione non siano state mai utilizzate, nonostante le perdite di SOACO si siano ripetute in tutti gli esercizi di bilancio e dovrebbero essere arrivate oltre i venti milioni. Tali perdite al momento, pesano tutte sui soci SAC e Comune di Comiso anche il socio maggioritario è anche, come ricordato, il maggior creditore di SOACO. La Regione Siciliana ha elargito 2,1 milioni al comune di Comiso per ricapitalizzare la SOACO, solo pochi mesi fa. La somma pare tuttora giacente nei conti correnti del Comune perché appare molto probabile che tale contributo contravverrebbe tanto alla legge Madia che alla disciplina sugli aiuti di Stato comunitaria, come la scrivente ebbe modo di sottolineare. Tutto ciò considerato e considerata anche la comunicazione che correla l’incorporazione di SOACO in SAC per ‘procedere alla privatizzazione degli aeroporti’, appare evidente che questo atto sarebbe perpetrato in evidente contrasto con le previsioni della concessione e dello statuto di SOACO che dovrebbero essere modificate per consentire l’operazione. Ora, SAC, con i commissari alle Camere di Commercio, appena nominati, con tempismo chirurgico, presenta un piano per una ‘rete’ aeroportuale della quale non si conoscono piani, sistemi di cooperazione, ma soprattutto senza chiarire da dove dovrebbe arrivare il risanamento di SOACO o la sua missione imprenditoriale, considerato che chi ha collezionato solo debiti sarebbe lo stesso soggetto che dovrebbe risanare la situazione. Va da sé che il risanamento e il rilancio appaiono poco credibili. Va anche detto che un simile progetto dovrebbe essere pianificato da una struttura politica e non da un consiglio di amministrazione e dal di questi amministratore delegato, peraltro in scadenza.. La paventata privatizzazione, ribadita anche oggi, cozza pienamente con gli interessi del popolo siciliano e dei consumatori, ma anche con norme di diritto civile, di diritto penale e le previsioni statutarie e concessionarie dell’aeroporto di Comiso. Va parimenti notato che né l’autonomia delle parti né lo stesso sindaco di Comiso, né il consiglio o la giunta del comune di Comiso possono disporre di clausole di salvaguardia poste dal concedente per tutelare il controllo pubblico su un’area del demanio, anche se il concedente è lo stesso comune, considerato che si tratta di norma prescrittiva e costitutiva di SOACO e della concessione. Qualora si proceda con l’incorporazione, la diluizione delle quote in SOACO renderebbe impossibile, tra l’altro, tanto il controllo preventivo assicurato dal combinato disposto dei contratti e delle concessioni e farebbe sparire, in modo surrettizio, anche la possibilità di ritirare la concessione in caso di ripetuti deficit. Con ulteriore danno economico e sostanziale. Non conosciamo le ragioni per le quali il depauperamento costante che è stato operato sull’aeroporto di Comiso non abbia mai condotto all’atto dovuto del ritiro della concessione, per evitare una perdita ingente nel bilancio comunale, che già si è verificata, ma il colpo mortale all’erario che deriverebbe dalla perdita di qualsiasi possibilità di controllo sulla gestione aeroportuale sarebbe oltretutto un danno che dovrebbe essere addebitato a chiunque approvi una simile ‘road map’. Resta solo una nota da aggiungere: tanto negli appalti concessi dai due aeroporti, quanto nella complessa struttura commissariale dei soci e quindi anche nelle procedure di elezione degli organi sociali, sono state tante le inchieste e le polemiche pubbliche, mai fugate. Le inchieste anche sugli appalti di SAC e di SOACO non hanno mai avuto vita lunga, e va notato che l’attuale situazione è figlia diretta di quell’epoca che le cronache di stampa chiamarono ‘Montante’ e che l’attuale presidente della Regione chiamò ‘sistema Lumia’. Non sappiamo a chi intitolare quell’era, ma sappiamo con certezza che il dr. Montante ha tuttora in corso dei processi e che quanti furono eletti o nominati in quella epoca che forse porta il suo nome, sono al loro posto, in questa vicenda. La stampa ebbe modo di pubblicare anche le congratulazioni che il dr. Antonello Montante ebbe a fare al dr. Nico Torrisi dopo la sua nomina, nel corso di una lotta a colpi di titoli professionali sui quali pure è mancata un’indagine approfondita da parte delle istituzioni pubbliche, se non della magistratura. La stampa, all’epoca, ricordò anche che colei che era stata nominata amministratore delegato prima del dr. Nico Torrisi, contro la quale furono fatte denunce per carenza di titoli, avrebbe avuto piena giustificazione se Confindustria, allora sotto il controllo del dr. Antonello Montante, avesse trasmesso la necessaria certificazione, ma che mai arrivò, facendo soccombere la resistenza della dr.ssa Ornella Laneri che non tornò mai più sulla questione. Per concludere questa purtroppo lunga ma non esaustiva nota, prego le signorie loro di attivare le procedure di controllo degli atti sia in fase preventiva che successiva, considerato che gli aeroporti in un’isola sono infrastrutture strategiche che beneficiano di contributi pubblici dalla loro nascita e che non possono essere alienati. In tutti i casi, e certamente, l’aeroporto di Comiso non può avere una società di gestione incorporata in una società terza che viene pubblicamente indicata in vendita ma senza certezze né sul valore, né sulle modalità di eventuale pagamento, né circa la correttezza delle procedure seguite nel processo, perché in più di una parte probabilmente illegittime. Facciamo notare che più di una volta lo scrivente comitato e la scrivente associazione hanno fatto rilevare gli errori o le sottovalutazioni commesse dai soggetti coinvolti e persino dalle istituzioni, a dimostrazione di come spesso la fretta fa diventare persone nominate ad uffici delicati, spericolate. In ogni caso, questa operazione produce una perdita secca del patrimonio pubblico, con beneficio in favore di terzi non ben identificati e senza che siano chiariti valori, pagamenti, tempi di corresponsione delle somme. Crediamo che sia opportuna anche l’apertura di inchieste approfondite che mettano in relazione la complessità delle gestioni aeroportuali, considerato che il debito complessivo di SOACO sarebbe di oltre ventidue milioni, a fronte di risorse capitali molto più basse e che dovrebbero portare ad una ricapitalizzazione, prima di ogni e qualsiasi ulteriore atto che, in ogni caso, comporterebbe un grave danno erariale, con responsabilità in capo a tutti i soggetti pubblici che dovessero approvare una simile procedura, alla quale sarebbero chiamati a rispondere con il proprio patrimonio personale. Nella speranza che questa nostra comunicazione-esposto possa essere di aiuto per evitare danni enormi alla collettività, ai consumatori in particolare, e la vendita di beni patrimoniali di tutti i siciliani in favore di gruppi multinazionali che certo non contribuiranno alla ripresa economica siciliana, in un settore definito in letteratura come ‘monopolio naturale’, nel quale gli investimenti sono sempre stati a carico delle casse pubbliche, porgiamo cordiali saluti.
Con ossequio,
Il Presidente del MEC e dei comitati VUSSIA (Claudio Melchiorre)
Aeroporto di Comiso, La Rosa: “Il sindaco informi il territorio ibleo sui vantaggi
derivanti dalla fusione tra Soaco e Sac dopo che sono aumentati i passeggeri”
“In merito alla fusione per incorporazione di Soaco in Sac, è opportuno che il sindaco di Comiso informi il territorio sulle motivazioni e sui vantaggi di questa fusione”. E’ il responsabile provinciale Enti locali della Lega Ragusa, Andrea La Rosa, anche nella qualità di presidente provinciale Mpsi, ad evidenziarlo dopo la presentazione del progetto della rete aeroportuale della Sicilia orientale in cui si prevede l’assorbimento di Soaco da parte di Sac. “Abbiamo letto che la quota del Comune di Comiso sarà salvaguardata come quella del Comune di Catania, che, lo ricordiamo – chiarisce La Rosa – vanta una percentuale del 2,04 nella Sac. Una partecipazione azionaria così irrisoria, però, farà perdere al Comune di Comiso il potere di incidere sulle scelte strategiche di sviluppo dell’aeroporto Pio La Torre e per questo riteniamo che i cittadini della provincia di Ragusa siano informati dei vantaggi oggettivi derivanti da questa fusione non dimenticando che lo scalo casmeneo, pur in periodo di pandemia, ha visto aumentare il numero dei passeggeri”.
“Inoltre – continua La Rosa – con il commissariamento della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa avvenuto in questi giorni presumibilmente cambieranno anche i vertici Sac. Quindi, è ancora più importante capire i vantaggi di questa fusione proprio in questo momento. Ad ogni modo, io guardo alla ricchezza della struttura e alle sue potenzialità che sono enormi anche in funzione del bando sul cargo aereo in scadenza il prossimo mese di febbraio che, secondo uno studio elaborato da esperti nominati dal Comune di Comiso, potrà contribuire in maniera significativa alla crescita dell’economia della nostra provincia”.
Comiso, 22 gennaio 2022
Andrea La Rosa
Responsabile provinciale
Enti locali Lega Ragusa
Presidente provinciale Mpsi
derivanti dalla fusione tra Soaco e Sac dopo che sono aumentati i passeggeri”
“In merito alla fusione per incorporazione di Soaco in Sac, è opportuno che il sindaco di Comiso informi il territorio sulle motivazioni e sui vantaggi di questa fusione”. E’ il responsabile provinciale Enti locali della Lega Ragusa, Andrea La Rosa, anche nella qualità di presidente provinciale Mpsi, ad evidenziarlo dopo la presentazione del progetto della rete aeroportuale della Sicilia orientale in cui si prevede l’assorbimento di Soaco da parte di Sac. “Abbiamo letto che la quota del Comune di Comiso sarà salvaguardata come quella del Comune di Catania, che, lo ricordiamo – chiarisce La Rosa – vanta una percentuale del 2,04 nella Sac. Una partecipazione azionaria così irrisoria, però, farà perdere al Comune di Comiso il potere di incidere sulle scelte strategiche di sviluppo dell’aeroporto Pio La Torre e per questo riteniamo che i cittadini della provincia di Ragusa siano informati dei vantaggi oggettivi derivanti da questa fusione non dimenticando che lo scalo casmeneo, pur in periodo di pandemia, ha visto aumentare il numero dei passeggeri”.
“Inoltre – continua La Rosa – con il commissariamento della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa avvenuto in questi giorni presumibilmente cambieranno anche i vertici Sac. Quindi, è ancora più importante capire i vantaggi di questa fusione proprio in questo momento. Ad ogni modo, io guardo alla ricchezza della struttura e alle sue potenzialità che sono enormi anche in funzione del bando sul cargo aereo in scadenza il prossimo mese di febbraio che, secondo uno studio elaborato da esperti nominati dal Comune di Comiso, potrà contribuire in maniera significativa alla crescita dell’economia della nostra provincia”.
Comiso, 22 gennaio 2022
Andrea La Rosa
Responsabile provinciale
Enti locali Lega Ragusa
Presidente provinciale Mpsi