COMISO - GIGI BELLASSAI (PD) E IL PROBLEMA DELLA SICCITA' NEL TERRITORIO
Contro la siccità e necessario un uso sostenibile dell’acqua nel nostro territorio
Stiamo vivendo un periodo di siccità senza precedenti. Quest’anno abbiamo registrato in Sicilia e in particolare nel territorio ipparino un trend delle precipitazioni negativo, probabilmente peggiore del biennio 2016-17, con meno di 480 mm di pioggia nell’area Comiso Vittoria Acate e torna l’allarme siccità. Tra il caldo estremo della scorsa estate con i quasi 45 gradi centigradi registrati l’11 agosto nel territorio di Comiso, e quello torrido di questi giorni, oltre ad un aumento dei giorni senza piogge, passati da 40 a oltre 150, gli effetti iniziano a essere visibili e fanno scattare l’alert. L’abbassamento del livello delle falde idriche dei pozzi per l’approvvigionamento urbano e agricolo e l’abbassamento dei livelli degli invasi ha superato le oscillazioni critiche. Le aree agricole o ex agricole da allarme rosso. Nel 2021 ci sono stati 140 giorni consecutivi senza piogge nella zona ipparina. La richiesta è quella di attivarsi in fretta per essere pronti, agire con una contromossa per evitare di dover correre ai ripari quando le ripercussioni sull’agricoltura e sulla qualità della distribuzione idrica sono devastanti. C’è l’esigenza, insomma, di programmare rapidamente gli interventi per una migliore gestione delle risorse idriche, che diverranno sempre più scarse. L’Associazione Nazionale dei Consorzi di bonifica (Anbi), su dati del Consiglio nazionale della ricerca, ha proiettato il “rischio di inaridimento sul 70% dei suoli agricoli disponibili della Sicilia” e contemporaneamente una riduzione della quantità di risorse idriche per uso umano e domestico per le nostre comunità. Per la distribuzione urbana nell’immediato è necessaria la verifica dei livelli piezometrici dei pozzi, il controllo e il monitoraggio delle perdite di rete (in media intorno al 40%) e la ricerca di nuovi pozzi di riserva per l’approvvigionamento nl caso di emergenza. E’ necessario inoltre sensibilizzare i cittadini del nostro territorio, in questa fase ma anche per il futuro, per un uso più attento della risorsa idrica, evitando sprechi e usi impropri. E’ opportuno recuperare e finanziare i progetti per la realizzazione, con il supporto della neonata “Iblea acque spa”, un servizio idrico integrato, pubblico che avvii di un sistema più moderno di distribuzione idrica con acquedotti attraverso l’utilizzo razionale di recipienti e bottini idrici, evitando che l’acqua venga messa in rete direttamente, con sovrasfruttamenti e scarsa capacità di programmazione dell’uso razionale e sostenibile delle risorse idriche.
Gigi Bellassai, Geologo
Stiamo vivendo un periodo di siccità senza precedenti. Quest’anno abbiamo registrato in Sicilia e in particolare nel territorio ipparino un trend delle precipitazioni negativo, probabilmente peggiore del biennio 2016-17, con meno di 480 mm di pioggia nell’area Comiso Vittoria Acate e torna l’allarme siccità. Tra il caldo estremo della scorsa estate con i quasi 45 gradi centigradi registrati l’11 agosto nel territorio di Comiso, e quello torrido di questi giorni, oltre ad un aumento dei giorni senza piogge, passati da 40 a oltre 150, gli effetti iniziano a essere visibili e fanno scattare l’alert. L’abbassamento del livello delle falde idriche dei pozzi per l’approvvigionamento urbano e agricolo e l’abbassamento dei livelli degli invasi ha superato le oscillazioni critiche. Le aree agricole o ex agricole da allarme rosso. Nel 2021 ci sono stati 140 giorni consecutivi senza piogge nella zona ipparina. La richiesta è quella di attivarsi in fretta per essere pronti, agire con una contromossa per evitare di dover correre ai ripari quando le ripercussioni sull’agricoltura e sulla qualità della distribuzione idrica sono devastanti. C’è l’esigenza, insomma, di programmare rapidamente gli interventi per una migliore gestione delle risorse idriche, che diverranno sempre più scarse. L’Associazione Nazionale dei Consorzi di bonifica (Anbi), su dati del Consiglio nazionale della ricerca, ha proiettato il “rischio di inaridimento sul 70% dei suoli agricoli disponibili della Sicilia” e contemporaneamente una riduzione della quantità di risorse idriche per uso umano e domestico per le nostre comunità. Per la distribuzione urbana nell’immediato è necessaria la verifica dei livelli piezometrici dei pozzi, il controllo e il monitoraggio delle perdite di rete (in media intorno al 40%) e la ricerca di nuovi pozzi di riserva per l’approvvigionamento nl caso di emergenza. E’ necessario inoltre sensibilizzare i cittadini del nostro territorio, in questa fase ma anche per il futuro, per un uso più attento della risorsa idrica, evitando sprechi e usi impropri. E’ opportuno recuperare e finanziare i progetti per la realizzazione, con il supporto della neonata “Iblea acque spa”, un servizio idrico integrato, pubblico che avvii di un sistema più moderno di distribuzione idrica con acquedotti attraverso l’utilizzo razionale di recipienti e bottini idrici, evitando che l’acqua venga messa in rete direttamente, con sovrasfruttamenti e scarsa capacità di programmazione dell’uso razionale e sostenibile delle risorse idriche.
Gigi Bellassai, Geologo