COMISO - IL LABORATORIO " BERLINGUER " CHIEDE LA VERITA´ SULLO " SFRATTO " DELLA " LEGA DI MIGLIORAMENTO DEI CONTADINI "




LEGA DI MIGLIORAMENTO DEI CONTADINI...quando le bugie hanno le gambe corte!
Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso non intende scatenare alcuna polemica, il dirigente del PD Gigi Bellassai, se si eleva a chiarificatore di retroscena ebbene che lo faccia con la trasparenza e con la verità che in primis deve ai soci della Lega di Miglioramento dei Contadini, e ai cittadini tutti.
Se a suo dire di “sfratto” non si può parlare allora è di verità celate e di sotterfugi di cui bisognerà argomentare. Il “trasloco”, non è avvenuto certamente da pochi mesi, bensì da circa due anni, ed è avvenuto giocando con la buona fede degli anziani, i quali nel novembre del 2015 erano ancora convinti di rioccupare la loro sede appena terminati i lavori di restauro del palazzo.
Di fatto gli accordi di vendita erano gia stati presi e l’atto risulta redatto il 15 gennaio 2016 presso lo studio di uno storico dirigente di partito, e solo pochi giorni dopo hanno comunicato ai soci l’avvenuta vendita.
Legittimi e doverosi dunque gli interrogativi del LPBComiso:
- La trovata fantasiosa e luminare ha avuto consenso in tutto il PD?
- I dirigenti tutti del PD erano a conoscenza dell’esistenza dell’Associazione politica Comiso Euromediterranea che detiene tuttora le sedi del partito democratico comisano?
- I dirigenti tutti erano a conoscenza che tale associazione risulta essere diventata successivamente onlus, di avere la sede legale in via Conte di Torino, n. 12, avere natura giuridica: enti ospedalieri e avere avuto ultima rettifica di intestazione il 30 novembre 2015, a pochi mesi prima del rogito?
- I dirigenti tutti del PD erano a conoscenza che Gigi Bellassai era un socio fondatore della suddetta associazione?
- Il Sindaco Filippo Spataro, che dichiara: “...Il Comune poteva pertanto vendere i bassi o accollarsi le spese di ristrutturazione. E’ stata una scelta sofferta, ma inevitabile...”, era a conoscenza che i locali in Piazza Fonte Diana non appartenevano al Comune e dunque non poteva nè vendere i bassi nè accollarsi le spese di ristrutturazione?
- A quale titolo il Comune ha messo a disposizione la sede in Piazza delle Erbe?
La decisione di vendere la sede storica perchè non c’erano più le condizioni economiche per assicurare le dovute manutenzioni, è priva di fondamento in quanto durante i lavori di rifacimento della Piazza Fonte Diana i locali avevano già subito la ristrutturazione,prevedendo i servizi igienici e il restauro conservativo dell’immobile,rispettando le norme sulla sicurezza, il tutto gravando sui sacrifici e sui risparmi dei soci, risultati da sempre economicamente indipendenti dal PD.
Se di locali pessimi, dal punto di vista strutturale e di manutenzione ordinaria e che non rispettano le dovute norme sulla sicurezza bisogna parlare, è da riferirsi a quella che il chiarificatore di turno definisce “nuova sede”, tutt’altro che accogliente e confortevole e che nulla ha a che vedere con i locali in Piazza Fonte Diana.
Il ricavato della vendita, dichiara Bellassai, sarà utilizzato per la manutenzione e la gestione delle altre sedi, ma in nome della trasparenza e della verità non sarebbe stato più leale ammettere i problemi del partito democratico comisano, dovuti alla allegra gestione economica dei tempi passati, con la conseguenza che in data 08 ottobre 2015 il condominio Primavera ha proceduto a trascrivere un atto esecutivo o cautelare con verbale di pignoramento dell’immobile sito in via Conte di Torino, n. 12 ( sede Pio La Torre)?
Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso sente l’esigenza in nome della verità e della chiarezza per il quale si è sempre battuto di esporre con veridicità i retroscena di questa ingiustizia a dimostrazione che ha sempre posto alla base della propria associazione i principi di onestà intellettuale e gli ideali di umiltà e di solidarietà, che sembrerebbero non avere nulla a che vedere con il sistema politico attuale.
Non si può affermare che i luoghi fisici non sono correlati ai ricordi storici, non si può negare l’evidente sopruso nei confronti di chi a quella piazza era legato, che non si parli quindi di valori e di ricordi dopo aver calpestato la dignità storica e la libertà di questi anziani, che sono stati esempio di rispetto per le nostre generazioni. Se di targa si vuole parlare, sarebbe opportuno che essa ricordasse i nomi dei fautori di tale ingiustizia, altresì chamatela lapide!
Comiso, 31 Marzo 2016 DirettivoLPBComiso
Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso non intende scatenare alcuna polemica, il dirigente del PD Gigi Bellassai, se si eleva a chiarificatore di retroscena ebbene che lo faccia con la trasparenza e con la verità che in primis deve ai soci della Lega di Miglioramento dei Contadini, e ai cittadini tutti.
Se a suo dire di “sfratto” non si può parlare allora è di verità celate e di sotterfugi di cui bisognerà argomentare. Il “trasloco”, non è avvenuto certamente da pochi mesi, bensì da circa due anni, ed è avvenuto giocando con la buona fede degli anziani, i quali nel novembre del 2015 erano ancora convinti di rioccupare la loro sede appena terminati i lavori di restauro del palazzo.
Di fatto gli accordi di vendita erano gia stati presi e l’atto risulta redatto il 15 gennaio 2016 presso lo studio di uno storico dirigente di partito, e solo pochi giorni dopo hanno comunicato ai soci l’avvenuta vendita.
Legittimi e doverosi dunque gli interrogativi del LPBComiso:
- La trovata fantasiosa e luminare ha avuto consenso in tutto il PD?
- I dirigenti tutti del PD erano a conoscenza dell’esistenza dell’Associazione politica Comiso Euromediterranea che detiene tuttora le sedi del partito democratico comisano?
- I dirigenti tutti erano a conoscenza che tale associazione risulta essere diventata successivamente onlus, di avere la sede legale in via Conte di Torino, n. 12, avere natura giuridica: enti ospedalieri e avere avuto ultima rettifica di intestazione il 30 novembre 2015, a pochi mesi prima del rogito?
- I dirigenti tutti del PD erano a conoscenza che Gigi Bellassai era un socio fondatore della suddetta associazione?
- Il Sindaco Filippo Spataro, che dichiara: “...Il Comune poteva pertanto vendere i bassi o accollarsi le spese di ristrutturazione. E’ stata una scelta sofferta, ma inevitabile...”, era a conoscenza che i locali in Piazza Fonte Diana non appartenevano al Comune e dunque non poteva nè vendere i bassi nè accollarsi le spese di ristrutturazione?
- A quale titolo il Comune ha messo a disposizione la sede in Piazza delle Erbe?
La decisione di vendere la sede storica perchè non c’erano più le condizioni economiche per assicurare le dovute manutenzioni, è priva di fondamento in quanto durante i lavori di rifacimento della Piazza Fonte Diana i locali avevano già subito la ristrutturazione,prevedendo i servizi igienici e il restauro conservativo dell’immobile,rispettando le norme sulla sicurezza, il tutto gravando sui sacrifici e sui risparmi dei soci, risultati da sempre economicamente indipendenti dal PD.
Se di locali pessimi, dal punto di vista strutturale e di manutenzione ordinaria e che non rispettano le dovute norme sulla sicurezza bisogna parlare, è da riferirsi a quella che il chiarificatore di turno definisce “nuova sede”, tutt’altro che accogliente e confortevole e che nulla ha a che vedere con i locali in Piazza Fonte Diana.
Il ricavato della vendita, dichiara Bellassai, sarà utilizzato per la manutenzione e la gestione delle altre sedi, ma in nome della trasparenza e della verità non sarebbe stato più leale ammettere i problemi del partito democratico comisano, dovuti alla allegra gestione economica dei tempi passati, con la conseguenza che in data 08 ottobre 2015 il condominio Primavera ha proceduto a trascrivere un atto esecutivo o cautelare con verbale di pignoramento dell’immobile sito in via Conte di Torino, n. 12 ( sede Pio La Torre)?
Il Laboratorio Politico Berlinguer Comiso sente l’esigenza in nome della verità e della chiarezza per il quale si è sempre battuto di esporre con veridicità i retroscena di questa ingiustizia a dimostrazione che ha sempre posto alla base della propria associazione i principi di onestà intellettuale e gli ideali di umiltà e di solidarietà, che sembrerebbero non avere nulla a che vedere con il sistema politico attuale.
Non si può affermare che i luoghi fisici non sono correlati ai ricordi storici, non si può negare l’evidente sopruso nei confronti di chi a quella piazza era legato, che non si parli quindi di valori e di ricordi dopo aver calpestato la dignità storica e la libertà di questi anziani, che sono stati esempio di rispetto per le nostre generazioni. Se di targa si vuole parlare, sarebbe opportuno che essa ricordasse i nomi dei fautori di tale ingiustizia, altresì chamatela lapide!
Comiso, 31 Marzo 2016 DirettivoLPBComiso