COMISO - SUGLI " INVISIBILI " POLEMICA USB / ASS. ALFANO: INTERVIENE IL DOTT. MICHELE ASSENZA.
All' Eco degli Iblei
Alla c.a. Prof. Girolamo Piparo
Chiedo ospitalità per una richiesta e per alcune considerazioni in merito ad un lungo comunicato del 6 u.s. a firma Federazione del Sociale USB Ragusa – Unione Sindacale di base, pubblicato da codesto Organo di Informazione, in cui l'Avv. Giuseppe Alfano, Assessore dell' Agricoltura e dei Servizi Sociali del Comune di Comiso, è stato fatto oggetto di biasimo,in particolare, per la sua presunta “insopportabile ipocrisia arraffa-voti” . Reo, secondo la nota, di insensibilità vero gli “invisibili nelle serre”.
Il presente intervento non vuole essere una difesa d'ufficio dell'Avv. Alfano perché in tal senso è sufficiente il suo diuturno e concreto impegno a favore dei produttori agricoli e di ciò la sua presenza presso il Mercato Ortofrutticolo di Comiso all'orario di apertura, praticamente di notte, è la testimonianza palese e non certo mera propaganda elettorale. Basterebbe solo ricordare due recenti delibere, approvate all'unanimità dal Consiglio comunale di Comiso, su sua proposta: l'istituzione della Consulta comunale per l'Agricoltura e l'adesione alla petizione promossa da Coldiretti per stabilire per legge in Italia il divieto della produzione di cibo sintetico.
Nel dare atto a codesto Giornale di svolgere un ruolo importante dando voce a tutti, tuttavia registro che inevitabilmente talora viene consentito a taluni di ledere la dignità di altri. Nel caso a me pare che, oltre alle affermazioni, a dir poco gratuite e offensive, nei confronti dell'Avv. Alfano, siano state scritte alcune argomentazioni offensive della dignità della stragrande maggioranza dei produttori agricoli, spesso piccoli, che hanno il solo torto di lavorare per sostenere la propria famiglia coltivando la terra ed al contempo custodendo il territorio a beneficio di tutti.
Io, che sono un piccolo produttore, chiedo la cortesia di informare le persone fisiche che si nascondono dietro la sigla citata, che sono invitati a promuovere un pubblico dibattito per confrontarsi nel merito degli argomenti sollevati, anche chiedendo la convocazione di consigli comunali aperti.
Ora solo alcune brevi considerazioni:
1)gli estensori della nota hanno sicuramente sbagliato bersaglio in quanto certamente in merito alle serie problematiche citate ben poco può fare da solo un Assessore di un Comune, almeno che non si parli a suocera perché nuora intenda;
2)anziché sparare nel mucchio perché non si ha il coraggio di denunciare agli Organi competenti fatti circostanziati e persone responsabili degli stessi?
3)è troppo facile salire su banco dei giudici e lanciare accuse di tutti i tipi ergendosi a paladini difensori degli “invisibili” e degli indifesi.
Problematiche serie come infortuni sul lavoro e abusi a danno delle donne sono troppo serie per liquidarle addossandone la colpa in maniera frettolosa a “certa politica”. Da cittadino che da sempre fa politica con passione e con spirito di servizio alla comunità, mi chiedo: ma non può essere che qualche errore potrebbero anche averlo fatto proprio alcuni Sindacati? Sono proprio sicuri di essere indenni da colpe, tanto da poter scagliare le pietre?
Grazie
Michele Assenza
Consigliere comunale e piccolo produttore agricolo
Alla c.a. Prof. Girolamo Piparo
Chiedo ospitalità per una richiesta e per alcune considerazioni in merito ad un lungo comunicato del 6 u.s. a firma Federazione del Sociale USB Ragusa – Unione Sindacale di base, pubblicato da codesto Organo di Informazione, in cui l'Avv. Giuseppe Alfano, Assessore dell' Agricoltura e dei Servizi Sociali del Comune di Comiso, è stato fatto oggetto di biasimo,in particolare, per la sua presunta “insopportabile ipocrisia arraffa-voti” . Reo, secondo la nota, di insensibilità vero gli “invisibili nelle serre”.
Il presente intervento non vuole essere una difesa d'ufficio dell'Avv. Alfano perché in tal senso è sufficiente il suo diuturno e concreto impegno a favore dei produttori agricoli e di ciò la sua presenza presso il Mercato Ortofrutticolo di Comiso all'orario di apertura, praticamente di notte, è la testimonianza palese e non certo mera propaganda elettorale. Basterebbe solo ricordare due recenti delibere, approvate all'unanimità dal Consiglio comunale di Comiso, su sua proposta: l'istituzione della Consulta comunale per l'Agricoltura e l'adesione alla petizione promossa da Coldiretti per stabilire per legge in Italia il divieto della produzione di cibo sintetico.
Nel dare atto a codesto Giornale di svolgere un ruolo importante dando voce a tutti, tuttavia registro che inevitabilmente talora viene consentito a taluni di ledere la dignità di altri. Nel caso a me pare che, oltre alle affermazioni, a dir poco gratuite e offensive, nei confronti dell'Avv. Alfano, siano state scritte alcune argomentazioni offensive della dignità della stragrande maggioranza dei produttori agricoli, spesso piccoli, che hanno il solo torto di lavorare per sostenere la propria famiglia coltivando la terra ed al contempo custodendo il territorio a beneficio di tutti.
Io, che sono un piccolo produttore, chiedo la cortesia di informare le persone fisiche che si nascondono dietro la sigla citata, che sono invitati a promuovere un pubblico dibattito per confrontarsi nel merito degli argomenti sollevati, anche chiedendo la convocazione di consigli comunali aperti.
Ora solo alcune brevi considerazioni:
1)gli estensori della nota hanno sicuramente sbagliato bersaglio in quanto certamente in merito alle serie problematiche citate ben poco può fare da solo un Assessore di un Comune, almeno che non si parli a suocera perché nuora intenda;
2)anziché sparare nel mucchio perché non si ha il coraggio di denunciare agli Organi competenti fatti circostanziati e persone responsabili degli stessi?
3)è troppo facile salire su banco dei giudici e lanciare accuse di tutti i tipi ergendosi a paladini difensori degli “invisibili” e degli indifesi.
Problematiche serie come infortuni sul lavoro e abusi a danno delle donne sono troppo serie per liquidarle addossandone la colpa in maniera frettolosa a “certa politica”. Da cittadino che da sempre fa politica con passione e con spirito di servizio alla comunità, mi chiedo: ma non può essere che qualche errore potrebbero anche averlo fatto proprio alcuni Sindacati? Sono proprio sicuri di essere indenni da colpe, tanto da poter scagliare le pietre?
Grazie
Michele Assenza
Consigliere comunale e piccolo produttore agricolo