DONGO / GIULINO DI MEZZEGRA: IL 28 APRILE 1945 FINIVA IL FASCISMO CON I GERARCHI FUCILATI, TRA CUI IL NETINO RUGGERO ROMANO.
Il 28 aprile 1945 si chiudevano i conti con il Fascismo: Benito Mussolini e Claretta Petacci vennero fucilati davanti al cancello di casa De Maria, dove erano stati rinchiusi, a Giulino di Mezzegra, frazione di Dongo. Nella piazza principale di Dongo ( oggi intitolsta al comandante partigiano Giulio Paracchini, ucciso dall Brigate nere il 24 aprile 1945 sopra Dongo) 15 gerarchi furono fucilati da un plotone comandato dal colonnello Valerio ( Walter Audisio). La ringhiera del lungolago non è stata mai sostituita e conserva ancora oggi i segni dei proiettili sparati dal plotone dei partigiani.
Ecco l'elenco dei fucilati: Alessandro Pavolini, Ministro segretario del PFR; Francesco Maria Barracu, colonnello, sottosegretario alla presidenza del Consiglio; Ferdinando Mezzasoma, Ministro della Cultura Popolare; Augusto Liverani, Ministro delle Comunicazioni; Ruggero Romano, Ministro dei Lavori Pubblici; Paolo Zerbino, Ministro dell’Interno;
Luigi Gatti, ex prefetto di Milano e segretario di Mussolini; Paolo Porta, federale di Como; Idreno Utimpergher, comandante della Brigata nera di Empoli;
Nicola Bombacci, già sindacalista rivoluzionario socialista e a Livorno nel '21 uno dei più autorevoli fondatori del Partito Comunista d’Italia, poi aderente al Fascismo; Pietro Calistri, capitano pilota dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana;
Goffredo Coppola, rettore dell’Università di Bologna;
Ernesto Daquanno, giornalista, direttore dell’Agenzia Stefani;
Mario Nudi, questore comandante della Presidenziale; Vito Casalinuovo, colonnello della GNR, ufficiale d’ordinanza di Mussolini e giudice nel processo di Verona.
Tra i fucilati ricordiamo Ruggero Romano, ministro dei Lavori Pubblici, nato a Noto nel 1895. Laureato a Catnai in Giurisprudenza Romano fu più volte deputato con incarichi governativi ( notizie dettagliate su Romano digitando nome e cognome sull'icona " cerca " di www.ecodegliblei.it)